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aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaasstoyanovNel mondo sportivo è usuale rincorrere le dichiarazioni dei protagonisti da parte della stampa. E’ curioso e divertente quando i risultati sono positivi, di meno quando si deve parlare di risultati negativi anche se, paradossalmente, alla fine si finisce per parlare molto di più di quando, molte altre volte, si è vinto. E’ un po’ quello che abbiamo vissuto intervistando Patrizio Deniso, responsabile tecnico della Nazionale Italiana assoluta che è uscito male dall’ultimo europeo insieme ai suoi atleti. Preferendo far decantare un po’ le riflessioni su quanto accaduto ecco il commento che il tecnico ha fatto, senza fare sconti a nessuno, neanche a se stesso, sull’esperienza portoghese a distanza di una settimana dall’avventura finita male.

“Ultimamente, almeno per quanto riguarda il settore maschile, ero abituato a commentare in maniera positiva, considerato che nelle ultime tre importanti competizioni a squadre, Giochi del Mediterraneo, Europei di Vienna e Campionati del Mondo d Tokyo, abbiamo subito solo due sconfitte: in finale contro la Turchia ai GDM e con l'Inghilterra, ormai a giochi fatti, ai Mondiali.
Purtroppo, l'impegno continentale appena concluso, ha dimostrato che le mie aspettative, che avevo riposto in questa squadra e mi riferisco al gruppo, erano state esagerate, avevo alzato, erroneamente, l'asticella  troppo in alto.”

In che senso, spiegaci meglio.
“Ho, purtroppo, commesso evidenti errori di valutazione, che hanno influito e determinato l'esito finale del risultato e la partita contro l'Ungheria ne è stata la prova. In altre occasioni, ritengo di essere stato determinante al raggiungimento del risultato. Questa volta no! Non puoi immaginare la delusione. Essere  ritornati nel secondo gruppo Europeo è un dispiacere che, conoscendomi, supererò solo quando centrerò un altro grande obiettivo. La colpa è mia, pensavo di proporre una squadra diversa, siamo stati in parte competitivi, ma non abbastanza per determinare l'esito finale che mi aspettavo.”

Le ultime prestazioni prima degli europei erano sembrate molto buone.
“Avevo riservato troppe aspettative, senza rendermi conto che è necessario ancora del tempo  per crescere. È stato evidente la mancanza di un numero tre in grado di dare il suo apporto nel caso la squadra non avesse trovato i punti di Bobocica. I ragazzi hanno lavorato bene, con  determinazione, non posso rimproverare nulla riguardo il loro impegno, ma, a parte la mia autocritica, vanno fatte alcune considerazioni.
Rech e Baciocchi sono cresciuti, sono evidenti i loro progressi tecnici, ma, mentalmente, la gestione della partita non è quella dei grandi giocatori, commettono ancora troppi errori e non sempre le loro scelte tecnico-tattiche sono quelle giuste. Comunque, le premesse ci sono. Sono contento del lavoro fatto e rimango convinto che se il loro percorso di crescita sarà sostenuto da un intenso e duro lavoro, finalmente avremo prima o poi altri due giocatori nei primi 100 del Mondo.
Bobocica, non ha giocato male, ha vinto alcune difficili partite, ma si è sciolto come neve al sole nell'incontro più importante contro la Rep. Ceca. Non è stato Leader decisivo e non è stato competitivo come invece avrebbe dovuto esserlo contro questi giocatori .
Stoyanov ha dimostrato che i suoi ultimi ottimi risultati non sono stati causali, ha giocato un grande tennistavolo. È un anno e mezzo che Niagol si è messo in discussione, sia sul piano fisico che tecnico ed i risultati si vedono. Mi aspetto ancora molto, specialmente riguardo l'aspetto fisico, ha ancora margini di miglioramento può essere sulla buona strada per centrare l'obiettivo Olimpiade.
In questo Europeo, mi rimane il solo rimpianto della sua sconfitta 3-2 contro lo svedese Gerell.
Riguardo Mutti, con rammarico ho dovuto constatare la sua inconsistenza tecnico-fisica, non è  mai è stato all'altezza dei giocatori incontrati. Non posso non evidenziare le enormi carenze palesate da Leonardo ed il suo scarso miglioramento ottenuto dal Mondiale ad oggi. Leo, e l'avevo già evidenziato in una mia precedente intervista, deve rimettersi in discussione, non solo tecnicamente, ma in particolar modo fisicamente. Deve fare un'analisi e chiedersi con quanti giocatori di classifica superiore ha vinto negli ultimi due anni. I suoi pari età in questo momento sono più competitivi di lui a livello internazionale.”

Un giudizio molto severo.
“Spero che leggendo queste mie critiche, capisca che sono critiche costruttive, la mia fiducia nei suoi confronti non è cambiata e rimane enorme, tanto da avere condizionato in negativo le mie scelte in questo Europeo. So quanto potrebbe fare se decidesse, veramente, di cambiare qualcosa.
Comunque, questo è un lavoro che faremo insieme e ci siederemo a tavolino per stabilire cosa fare per toglierci da questo stallo tecnico.
Riguardo agli incontri, non so quanto abbia potuto influenzare la sconfitta nella prima partita contro la Bielorussia, Leo stava 2 set a 1, 4-1 nel 4 set contro Platonov. Sta di fatto che la partita successiva contro la Polonia l'abbiamo vinta e ci siamo rimessi in corsa per passare il girone e giocarci la semi, ma ci siamo imbattuti in una forte, giovane e determinata Svezia, che pur mettendola in difficoltà nei primi due incontri, non ci ha concesso nulla. Dopo questo incontro,è stata tutta una fatica, ci siamo indeboliti mentalmente ed era palesemente chiaro quanto fossimo in difficoltà.”

Concludendo si è trattato solo di aspettative troppo elevate?
“Concludo dicendo che la scarsa abitudine a competere a questi livelli, ci ha condizionato e per ora, e mi piace sottolineare per ora, la nostra Nazionale non ha ancora la consistenza e la forza fisico-tecnica per competere con le prime squadre del Mondo. Lavoreremo ancora di più per esserlo, i ragazzi lo vogliono, io lo voglio e ci crediamo, non siamo lontani. Dobbiamo mettere in atto solo alcuni accorgimenti ed intensificare alcuni interventi specialmente sul piano fisico.”

Dunque non lo consideri un fallimento?
“La retrocessione è stata una grande delusione, ma vorrei avere una nuova prova d'appello prima di pronunciare la parola fallimento.”

Meglio le ragazze che hanno fatto quanto nelle loro corde.

“Sulle ragazze parlerà più dettagliatamente Gatti. Hanno fatto squadra ed hanno vinto le partite che dovevano vincere. Denisa ha fatto il suo ed ha dato un forte contributo, non solo tecnico, ma anche psicologico alla squadra. Peccato per la partita persa con la Bulgaria che ci avrebbe permesso di passare il girone ed entrare nelle prime  24 .Chiara, con la Renzi, era avanti 2-0 con match ball al 3° set sul 2-0 per noi, ma le potevamo chiedere di più...?

Comunque, inizio a vedere un pò di luce in fondo a questo nero tunnel del settore femminile.”