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Paolo DAgostino ed Emilia PulinaÈ un periodo di grande crescita per la classe arbitrale italiana, che punta con numeri sempre maggiori ai vertici delle qualifiche internazionali. Nei mesi scorsi Carmine Vitale e Sergio Turco avevano raggiunto Nicola Capurso in qualità di Blue Badge in Progress e negli ultimi giorni il gruppo si è ampliato nuovamente, con l’ingresso di Emilia Pulina e Paolo D’Agostino.

Entrambi hanno superato il corso ARE e il corso AUT, che sono tenuti da istruttori della International Table Tennis Federation. Uno viene effettuato online e il secondo in presenza ed entrambi sono obbligatori, assieme all'esame vero e proprio, consistente nel rispondere a 60 domande in 60 minuti, che sono formulate in inglese e vertono sul regolamento internazionale. Hanno poi sostenuto un’intervista in inglese della durata minima di 40 minuti, che riguarda argomenti generali. Per diventare Blue Badge dovranno ottenere 4 MEET da altrettanti certificatori internazionali diversi, in competizioni sportive ufficiali della ITTF oppure della ETTU, entro il termine massimo di 5 anni. 

Pulina ha appena terminato il suo lavoro ai Mondiali Master di Roma. «Sono molto contenta - spiega - di aver raggiunto questo obiettivo, dopo aver cercato di conseguirlo varie volte in passato. In questa occasione ce l’ho fatta, anche perché sono stata per due anni ferma, per via di un’incidente che ho subìto nel corso di una trasferta in Georgia, e sono riuscita a studiare di più. Sono rientrata proprio ai Mondiali Master. La mia carriera arbitrale è iniziata nel 1975 e dunque sto per tagliare il traguardo dei 50 anni. Sono partita, come tutti, in Regione, però all’epoca si dirigevano parecchi incontri e ho fatto pratica molto in fretta. Ho sostenuto gli esami per il passaggio a Giudice Arbitro Provinciale, Regionale e Nazionale e sono diventata arbitro internazionale nel 1998. Da quel momento ho svolto moltissime trasferte all’estero, fino all’incidente che mi ha bloccato a settembre del 2022. Recentemente a Roma ho capito quanto sia importante il tennistavolo nella mia vita. Molte persone che ho incontrato mi hanno festeggiato per il rientro. Per acquisire la qualifica di Blue Badge dovrò ricevere quattro valutazioni positive all’estero sul campo e farò il possibile per riuscirci».

D’Agostino in questi giorni è impegnato ai Campionati Europei Giovanili di Malmö, in Svezia. «Puntavo - commenta - a diventare Blue Badge in Progress da qualche tempo e avercela fatta mi riempie di orgoglio. Ho cominciato ad arbitrare nel 1983 e dopo i vari passaggi sono arrivato nel 2000 a essere Giudice Arbitro Internazionale, ovvero White Badge. Avevo tentato un paio di volte la salita a BBP e alla fine sono riuscito nel mio intento. Ho pensato che questa potesse essere la volta buona e così è stato. Mi sono preparato meglio e ho affrontato le prove con maggiore convinzione ed è andata bene. Il percorso è ancor lungo, perché quattro MEET non sono facili da ottenere. Portare a termine questo compito sarebbe per me una grande soddisfazione personale, a prescindere dal fatto che in futuro mi possa fruttare delle designazioni nelle principali manifestazioni internazionali».