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Claudio Rossini, atleta ligure di quinta categoria e papà di Simona, che agli ultimi Campionati Italiani di Lucera ha vinto il titolo di singolare di terza categoria, ci ha inviato questo bell’articolo, che pubblichiamo volentieri.

“Nulla è impossibile” è la scritta presente sul mio profilo WhatsApp. L’ho adottata perché mi dà una carica particolare, ma questa volta forse non ci credevo neppure io che potesse accadere… E invece è andata bene fino in fondo. Ho coronato un piccolo sogno: vincere un torneo di doppio misto con mia figlia. È successo nella gara Open di San Salvatore Monferrato (Alessandria). Per un qualunque papà già ce ne sarebbe abbastanza per gioire. Ma qui la situazione è ancora più complessa.

Si dà il caso che un mese fa ci abbia lasciati mio papà Vincenzo, nostro primo tifoso, che seguiva con grande passione l’attività del T.T. Amatori San Fruttuoso e in particolare i successi della nipote Simona. Da allora ho pensato che avrei dovuto impegnarmi di più, anche per lui, se non altro per potergli dedicare qualcosa …

E sicuramente, me lo ha confermato Simona, da lassù papà ci ha dato una mano in quel torneo, ma non solo una mano, era quasi come essere in tre… E’ difficile spiegare come in quella gara, sin dal primo turno, sentissi una spinta in più che mi ha aiutato a superare il gap tecnico con gli altri giocatori presenti. Simona effettivamente era al suo livello, ma io sono un modesto quinta categoria… Era tutto fuorché semplice.

Per quel grande aiuto extra e per la bravura di Simona, insomma, ce l’abbiamo fatta. E pensare che le avevo proposto di cercarle un giocatore del suo livello per poter essere competitiva anche nel doppio misto. Lei mi ha messo un po’ in difficoltà dicendomi “no papà non cercare nessuno, lo faccio con te” e io, quasi a insistere, “ma è un peccato, con le tue potenzialità…Io sono troppo scarso per te..”. “No papà, voglio farlo con te, se no non iscrivermi…” Roba da matti, a volte come si incastrano le situazioni. Una coppia iscritta con queste prerogative non è proprio esattamente normale che poi vinca.

Mi sembrava una bella storiella da raccontare e da condividere col resto del mondo pongistico…

E anche un'occasione per ringraziare ancora pubblicamente e salutare papà, che oltre ad avermi messo al mondo, ci ha seguito e sostenuto diverse volte in questi anni di attività pongistica e anche quando non stava bene ultimamente, il suo pensiero era comunque per Simona, impegnata ai Campionati Italiani che poi ha vinto, superando svariate difficoltà contingenti: “Come sta andando?”, “Abbi fede, vedrai ce la farà”.

Avevi ragione papà… Ce l’ha fatta! E per quanto riguarda la fede, quella la conserverò sempre (è stato il tuo insegnamento più grande). Ciao papà, questa nostra piccola vittoria è tutta per te.

Simona e Claudio Rossini