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aacadetFinalmente rilassato, dopo un intenso periodo di lavoro, culminato con i Campionati Europei Giovanili, incontriamo un Valentino Piacentini sereno e soddisfatto delle prestazioni e dei risultati dei suoi allievi.

Vale, bravi tutti, atleti, tecnico, ma anche tutti quelli che vi sono stati vicini?

“E’ vero, infatti vorrei iniziare ringraziando questi ragazzi, chi ci ha lavorato, e chi ci ha fatto lavorare insieme. Il nostro è stato un percorso lungo e non sempre facile, ci siamo conosciuti, ci siamo fidati e siamo cresciuti fino a raggiungere un traguardo importante come la medaglia di doppio con Pinto e Rossi e a sfiorarla nella gara a squadre.

Detto questo prima di qualunque analisi tu mi chieda ci tengo a fare solo una piccola premessa: spero che questa medaglia sia davvero un punto di partenza per continuare un lavoro tecnico condiviso a 360 gradi con persone davvero motivate a lavorare quotidianamente per raggiungere obiettivi importanti.”

Visto che l’hai anticipata tu, allora facciamola questa breve analisi?

“Non mi dilunghero' sulle questioni tecniche di ogni singolo giocatore peche' lo faro' privatamente con gli allenatori di societa'. Ecco però in sintesi come racconterei gli Europei dei miei quattro moschettieri.

PINTO: sono molto contento della prestazione di Daniele ed è evidente la sua crescita tecnico-tattica. Dovra' lavorare molto sull'aspettofisico ed anche sull'aspetto gestionale di alcune situazioni che si presentano in partita ma siamo sicuramente sulla buona strada.
ROSSI: Carlo ha dimostrato una grande personalita' ed una presenza scenica importante, nonostante sia del 2001 e non sia un Vatusso, interpreta il tennis tavolo con disciplina e con idee tecnico tattiche gia' mature. Non bisogna pero' commettere l'errore di aver fretta e lasciare che il suo sviluppo avvenga in maniera naturale.

AMATO: Antonino è un ragazzo che ha fatto una scelta importante, trasferirsi da Palermo a Mugnano, per il tennis tavolo, è molto ricettivo e possiede delle buone doti naturali verso il nostro sport ma c'è da lavorare tantissimo sotto altri aspetti. Considerata la sua voglia di arrivare, la sua motivazione, e quella di chi gli sta vicino, penso che ci dara' delle belle soddisfazioni.

MUTTI: Matteo, nonostante abbia giocato meno, si è fatto trovare subito pronto quando è stato chiamato in causa. Il suo è stato un europeo in crescendo con un bel risultato nel singolo, anche con lui non bisognera' aver fretta ma concentrarsi sul lavoro quotidiano che gli permettera' di essere competitivo nel panorama internazionale.”

Un saluto sportivo a tutti da Valentino Piacentini