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Tennis-Tavolo-img20373 678Come sempre puntuale e disponibile allo scambio di considerazioni Lorenzo Nannoni fa il punto sulle performance dei suoi atleti agli Europei Giovanili appena conclusi.

Caro Lorenzo dopo un’edizione da Campione d’Europa a squadre quest’anno è stata tutta un’altra musica ma credo che tu abbia saputo comunque trarre delle indicazioni positive al di là dei risultati dai tuoi junior, giusto?

“Ero consapevole che questo anno sarebbe stato un campionato di stampo completamente diverso dall'anno scorso, abbiamo iniziato questa gara dopo un anno di lavoro molto intenso in cui i ragazzi sono stati molto impegnati e, devo dire, non si sono mai tirati indietro.

L'obiettivo era salvarsi nella gara a squadre e dare battaglia il più possibile nelle gare dei singolari.

Premettendo che con l'indisponibilità di Piccolin Jordy la squadra si era indebolita, dato che fino a dicembre, nelle gare disputate, aveva dimostrato buon rendimento di risultati, siamo partiti comunque fiduciosi come è ovvio che sia.

Purtroppo l'esito della gara a squadre ci vede retrocedere anche se qualche rammarico (gara con la Slovacchia soprattutto) c'è.”

Parlando un po’ dei singoli?

“Nelle gare dei singolari sono contento per le vittorie di Bressan e Frigiolini contro rispettivamente Totkalo e Samokysh mentre erano molto difficili le successive partite contro Chen Diogo per Bressan e Zatowka per Frigiolini.

Bressan Luca e Frigiolini Nicholas da primi anni junior non avevano un compito facile. Tecnicamente non hanno grandi problemi. Bressan deve migliorare molto con le gambe e soprattutto con i piedi. Frigiolini è troppo fragile nella risposta e quando deve bloccare. Al di la' che per ognuno di loro andrebbero fatte considerazioni più approfondite, mancano nell'approccio che da junior deve essere diverso rispetto alla gara cadetti. In questo devono crescere in un processo di maturazione che li deve portare anche a gestire le partite in  modo diverso, meno casuale e più costruttivo su ogni punto.

Puppo Enrico è giocatore combattivo. Aveva il compito di dare, caratterialmente, quel qualcosa in piu alla squadra. Ha fatto sicuramente la sua parte registrando anche delle belle vittorie. Su di lui il lavoro da fare è anche tecnico. Ha buone gambe e buon diritto, è molto costruttivo anche se in certe partite deve capire che "improvvisare" alla fine non ti può aiutare più di tanto. Anche per lui, essendo un primo anno junior, vale lo stesso discorso fatto sopra per Bressan e Frigiolini. A maggior ragione, senza togliere l'aspetto anche estroso nella conduzione della partita vanno implementati diversi aspetti di conduzione del suo gioco.

Marcato Luca giocatore ultimo anno junior aveva il compito di portare per mano la squadra. Il suo apporto doveva essere non solo nei risultati ma anche di guida per gli altri di due o tre anni più piccoli. 

Ha giocato una discreta gara che sarebbe stata buona se avesse battuto Katic nel singolo. Nella gara a squadre ha fatto quello che mi aspettavo e sono molto dispiaciuto per la partita contro Jorgic che stava conducendo tatticamente in modo impeccabile. 

Luca ha lavorato tanto quest’anno ed ha avuto momenti di gioco di buon livello alternati a momenti di rendimento più basso spiegabili in alcune mancanze tecniche che purtroppo ne possono condizionare le prestazioni anche quando ti sembra che tutto possa procedere in modo tranquillo.

Cresciuto nel gioco sopra al tavolo e nella gestione delle prime tre-quattro palline è giocatore con gambe ottime e diritto pesante. Doveva garantire una certa solidità contro avversari più deboli provando a fare quel qualcosa in più contro avversari più forti di lui.

Per finire, Cerza Matteo da ultimo anno cadetto ha partecipato a questi campionati aggregato alla squadra junior. Matteo ha buona tecnica. Dalla parte del diritto ha da lavorare molto sia come posizione del corpo sia come posizione della gamba destra. Nella fase di blok non è sicuro. Nelle partite disputate a Riva ha fatto abbastanza bene. Passa junior ed anche lui deve avere una crescita generale per affrontare la gara con superiori di età che da quel punto di vista sono avanti.

Penso ci sia una buona base tecnica su cui lavorare.”