aaaaboAbbiamo rivolto alcune domande al DT Patrizio Deniso sui recenti Campionati Mondiali a squadre dove l’Italia ha conquistato la promozione, mettendo in vetrina un Bobocica superlativo, e le azzurre hanno conquistato la salvezza.

Qual è il primo pensiero che ti viene in mente pensando a Tokyo?

“Volevamo questo risultato e l'abbiamo ottenuto. E' un anno che stavamo preparando questa gara, e i ragazzi non hanno fallito. Come in passato non ho risparmiato loro forti critiche (che avevano una logica e sarebbero dovute servire a raggiungere l'obiettivo stabilito), in questa occasione ora non posso che fare i complimenti a questo gruppo, che ha giocato un buon tennistavolo contro squadre anche più attrezzate fisicamente e tecnicamente di noi.”

Abbiamo avuto in Bobocica un giocatore insuperabile, un grande numero uno che ha vinto tutte le sue partite, te lo aspettavi?

“Faccio un plauso speciale a Mihai che ha finito questi Campionati del Mondo imbattuto, dimostrando che può essere leader e trascinatore. Ha espresso un tennistavolo di qualità, facendo bene anche ciò che alcuni mesi fa non era in grado di fare. E’ la dimostrazione che forza di volontà, determinazione e sacrificio uniti ad uno specifico e personalizzato lavoro alla fine pagano. Bravo Bobocica.”

C’è stato anche uno dei migliori Niagol di sempre?

“Stoyanov quando ha dovuto vincere, ha vinto. Anche lui ha dimostrato che mettersi in discussione, gli ha permesso di essere competitivo con tutti i giocatori incontrati. Il ragazzo negli ultimi tempi ha lavorato bene, non solo al tavolo, ma anche fisicamente. Ha mostrato una buona  motivazione a lavorare con attenzione e continuità. E' dimagrito, oggi è più potente e più resistente al lavoro e ciò gli ha permesso di raggiungere un livello tecnico che prima non aveva proprio perché  lavora di più e la quantità riesce a supportare la ricerca di una grande qualità.”


Un Mutti in crescendo ha giocato anche lui un ottimo mondiale dopo un po’ di appannamento, giusto?

“Mutti ha fatto finalmente quello che volevo, ma non avevo dubbi riguardo alle sue potenzialità.
Ha giocato bene dimostrando che quando riesce ad esprimere una tecnica efficace può giocare bene anche tatticamente. Ultimamente, per vari motivi, non è stato in grado di sviluppare una tecnica che gli permettesse di sviluppare una tattica corretta. La tattica non era supportata dalla tecnica.
In questi Mondiali c'è riuscito, il percorso  è ancora lungo, ma siamo sulla strada giusta. Ora parallelamente ad una ulteriore crescita tecnica deve migliorare fisicamente e questo sarà uno dei miei primi obiettivi da raggiungere con lui a breve. Quando esploderà fisicamente, il suo gioco potrà essere prorompente.”

Il quarto moschettiere Marco Rech è stato un pò’ sacrificato ma quando è stato utilizzato ha fatto in pieno il suo dovere. E’ esatto?

“Marco, purtroppo ha giocato poco. A parte l'incontro con l'Argentina dove, pur vincendo, non ha espresso il suo vero tennistavolo, con l'Inghilterra solo un po’ di sfortuna lo ha privato di una bella vittoria contro Drinkall. Ho fiducia in questo ragazzo. Fisicamente è forte, è corretto e sempre impegnato. Lo voglio vedere solo più cattivo e determinato a cambiare piccole cose. Quando farà questo con continuità diventerà un giocatore molto competitivo.”

In conclusione proprio un gruppo del quale non ti puoi lamentare?

“E’ stata una vera squadra: un giocatore leader, un giocatore che quando è costretto a vincere vince e due giocatori giovani. Questo credo debbano essere gli elementi importanti di una squadra che possa e debba puntare a  margini di crescita.”

Bene anche le ragazze la cui salvezza non era scontata.

“Riguardo le donne, hanno fatto il loro. Si sono salvate. Mi aspettavo qualcosa di più, ma la salvezza era l'obiettivo. Hanno pagato, forse lo scotto di non dovere sbagliare e questo ha impedito loro di esprimere un tennistavolo più sicuro. Comunque rimando al tecnico Gigliotti ogni ulteriore commento a riguardo.”