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Dopo le prime battute a caldo di ieri sera, dopo le vittorie azzurre dei cadetti maschili e femminili, dopo l’entusiasmo e le vibrazioni nella voce che abbiamo sentito in Maurizio Gatti e Giuseppe Del Rosso, finalmente giustamente emozionati per la vittoria di Trotti e Schierano e sbilanciatisi fino al punto da definire perfette le prestazioni dei nostri ragazzi maschi  e femmine,  abbiamo sollecitato i nostri allenatori a raccontarci come hanno vissuto l’ebbrezza del successo. Primo a mandarci le sue considerazioni, molto obiettive ed equilibrate come sempre, l’allenatore dei cadetti maschili che con Mutti e Seretti ha conquistato l’oro a squadre a Malta, considerazioni che in senso generale valgono in massima parte anche per le ragazze, al loro primo successo importante che deve trasformarsi nel primo gradino di una lunga scala che auguriamo loro di continuare a salire.
Joze siamo ormai una squadra da medaglia quasi sempre certa con i cadetti?
“Abbiamo vinto la gara squadre dell’Open ITTF di Malta. Questa e stata per noi la prima finale ad un torneo ITTF che vale per la classifica mondiale. E vero che eravamo considerati tra i favoriti però non e stato facile perchè le squadre erano molto competitive e abbiamo dovuto lottare davvero al meglio. Leonardo non ha perso niente ed è stato veramente bravo, però sono contento anche di Damiano che sta ritrovando il gioco vero dopo un po’ di difficoltà che ha avuto negli ultimi tempi.
Volevo però sottolineare che tutte queste medaglie ci vanno benissimo e che sono una enorme soddisfazione per tutti i noi e sopratutto per i giocatori, per i genitori e la federazione. E chiaro anche per me, passerei per bugiardo se non lo ammettessi però e anche vero che il mio vero obiettivo non sono le medaglie ad ogni costo ma che invece loro un giorno diventino de giocatori che abbiano un gioco da poter competere con i migliori senior al mondo. Per questo motivo è a volte difficilissimo mettere assieme tutti e due  gli obbiettivi. Sono atleti giovani, loro non dovrebbero pensare solo a vincere le medaglie ma contemporaneamente pensare anche a sviluppare un gioco vero che però ogni tanto chiede anche il prezzo di perdere qualche partita. Siccome finora non abbiamo vinto tantissimo, se andiamo a vedere i risultati negli ultimi ann, è chiaro che i giocatori cercano prima di tutto il risultato per ogni costo. Li capisco e sono contentissimo anche io di poter lavorare con un gruppo così e sopratutto quando si vince. Però bisogna chiarire che alla loro età il vincere le medaglie non può essere l’unico obbiettivo. Bisogna pensare anche a cosa vogliamo e come vogliamo giocare da grandi. Per questo bisogna stare vicino ai ragazzi sia quando si vince ma anche quando non arrivano i risultati desiderati però si lavora comunque seriamente e molto duro. Questo gruppo lo sta facendo già da un po’ e lo continuerà a fare anche in futuro. Il merito va anche e sopratutto ai loro allenatori nelle società che troppo spesso non sono nominati quando si parla dei risultati al livello internazionale però il loro merito e enorme. Credo che anche loro siano contenti come siamo noi ed è giusto dirlo che il loro contributo è quello più importante.
Tutti assieme si lavora per il bene dei giocatori e tutti assieme bisogna stare vicini ai ragazzi anche quando le cose non vanno bene. Questo qui a Malta e stato il nostro primo primo posto a squadre e volevo dedicarlo e viverlo assieme a tutti quelli che lavorano e che seguono questi giocatori.
Ciao a tutti, Joze!”
Ecco dunque che l’occasione per ringraziare tutti i tecnici di società che tutti i giorni allenano e seguono questi ragazzi, ci consente di rivolgerci direttamente in modo particolare, in questa occasione agli staff tecnici delle società Sterilgarda Castel Goffredo, TT Alto Sebino e Rangers Udine che sono le tre società dei quattro medagliati, cui va, come sottolineato da Urh il maggior merito della crescita e delle prestazioni di questi ragazzi.