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Intervista al Maggiore Alessandro Loiudice, l'ufficiale che ha pilotato l'accordo tra Fitet e Aeronautica e che e' il punto di riferimento tecnico del Gruppo Sportivo dell'Arma Azzurra.

Maggiore Loiudice lei e' stato un po' il punto di riferimento costante del progetto che ha portato all’accordo tra la Fitet e l’Aeronautica. Quali sono i termini principali dell’accordo?
“Fino ad oggi i termini dell’accordo hanno riguardato la promozione che la Fitet si è impegnata a fare del tennistavolo all’interno delle forze armate, attraverso ad esempio la fornitura di tavoli da gioco, per consentire la pratica in numerose caserme. In secondo luogo è stata avviata la formazione di militari che volontariamente hanno scelto di diventare arbitri di tennistavolo e infine abbiamo organizzato due tornei nazionali con la partecipazione di tutti i nostri migliori pongisti e proprio in occasione di questa seconda edizione c’è stata la firma dell’accordo a Terni. Dal 2009 si comincerà ad inserire atleti di massimo livello nel nostro Gruppo Sportivo con obiettivo Londra 2012.”

Il vostro Gruppo Sportivo è tra quelli di maggior prestigio. Quali sono gli sport che seguite e quali gli atleti che vi hanno dato maggior soddisfazione?
“Il nostro è un piccolo Gruppo Sportivo che fa dell’eccellenza il suo motivo ispiratore. Ci occupiamo al momento di sei discipline e in ciascuna abbiamo atleti di primissimo piano: nella Scherma l’oro di Pechino Tagliariol; nell’atletica leggera Andrew Howe ma tutta la squadra è di altissimo livello se si pensa che al momento è considerata la seconda in assoluto in Italia; nella ginnastica abbiamo praticamente tutta la squadra delle ragazze argento ad Atene nella ritmica; nel Tiro con l’Arco abbiamo Galiazzo e Nespoli, il primo oro ad Atene e, insieme, argento a squadre a Pechino; nella Vela la campionessa della classe Laser Larissa Nevierov; nell’equitazione Emilio Bicocchi e Giulia Martinengo che hanno difeso i colori azzurri a Piazza di Siena e la specialista di completo presente a Pechino Vittoria Panizzon.”

Il rapporto tra mondo dello sport e forze militari, da sempre caratterizzato da grande stima reciproca, è un grande sostegno per il presente ma come evolve al termine della carriera di un atleta?
“In base all’esperienza maturata la maggior parte si sono riconvertiti come tecnici o istruttori che sfruttando le loro conoscenze svolgono un servizio di altissima qualità a vantaggio della forma fisica dei nostri militari, altri possono essere inseriti in attività promozionali e di immagine e comunque l’Aeronautica consente senz’altro loro di sfruttare al meglio gli alti profili di esperienza maturati nel rispetto della soddisfazione personale degli atleti.”

Come capo sezione sport dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, l’abbiamo vista molto impegnato sia a Pechino che in tutte le altre occasioni nelle quali ha partecipato alle iniziative della Fitet, come nasce il suo personale feeling con lo sport?
“Mi occupo del settore da circa dieci anni. Fui individuato dai miei superiori come idoneo ad occupare questa posizione e forse il non essere amante di uno sport in particolare ma di tutti a 360 gradi può aver giovato a mio favore. In questi anni abbiamo raggiunto grandi risultati e va sottolineato che il merito principale va ai vertici dell’Aeronautica che hanno sempre dimostrato entusiasmo e disponibilità nei confronti del settore sportivo.”

di Corrado Attili