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altUn titolo per questa intervista avrebbe potuto essere "Joze Urh in Egitto minuto per minuto" tanto è ricco di dettagli e di aneddoti il racconto della qualificazione olimpica del bravo Mutti da parte del tecnico sloveno. Le indimenticabili emozioni vissute con e per Leo ma anche le prestazioni in crescendo di Elisa Trotti ci vengono fatte rivivere come se fossimo stati presenti. Questo è quello che abbiamo provato nel sentire l'entusiasmo e la partecipazione di Joze nel descrivere l'incalzante susseguirsi degli avvenimenti.

Joze, al telefono appena finita la partita mi hai detto »...che momenti non auguro a nessuno di vivere uno stress così«. Allora cominciamo dalla fine, quegli ultimi due punti che hanno dato la vittoria a Leo. Ricordi che pensieri hai fatto?
»Certo, 3 set pari e 9 pari… finale della qualificazione olimpica giovanile. Il nostro Mutti contro il polacco Kulpa, tutti e due mancini, tutti e due stremati da una lotta durissima, tutti e due con il cuore a 200. Ho pensato: dopo una trasferta lunga 16 giorni siamo arrivati al cosiddetto` punto di non ritorno. Tutto il lavoro adesso si risolverà nei prossimi secondi e fra pocchissimo tutto sara chiaro. In quel momento avrei voluto dire a Leo  tante cose su come giocare, dove rispondere, dove tirare etc. ma ormai sono già stato ammonito, come sempre, e devo stare zitto. Per un attimo mi passa per la testa un flash veloce di tutte le sue partite che ha fatto in questo torneo e ammetto a me stesso che Leonardo questa finale se l'è meritata più di tutti.«

Un percorso difficile ma costellato di vittorie. Rifacciamolo insieme.
»Già nel girone aveva avuto due avversari molto pericolosi. Uno era il giocatore dello Sri lanka col quale aveva perso nel mese di febbraio in Svezia. E` un giocatore molto bravo che vive in Svezia dove si allena due volte al giorno e al quale come giocatore promettente la ITTF passa un aiuto economico per poter stare là. Prima della partita ho convinto Leonardo che questo non  era lo stesso giocatore di allora ma invece suo fratello con un nome simile. Lui convinto di questo e` andato in partita molto piu`convinto, senza timori e alla fine si e` portato a casa una vittoria per 3-2 molto sofferta ma molto molto importante. La seconda partita l`ha fatta contro il polacco Kulpa…..si proprio quello che ci siamo ritrovati di fronte in finale e l'ha battuto con un netto 3-0. Il polacco non e` mai entratto in partita e non ha avuto la minima possibilita di poter dare fastidio a Leonardo.  Girone vinto e accesso direttamente in seminale dove doveva aspettare il vincitore tra il croato Fucec ed il Tunisino Hmam.«

Giocatori che conosceva bene per averci giocato e vinto anche in Bahrain la settimana prima.
»Sì, due giocatori di alto livello e che Leo aveva gia` battuto in Bahrein. Fucec con un 4-3, 11 -9 alla bella e il tunisino con un 4-2 molto tirato.
Tra i due vince il Tunisino 4-3 11-9 alla bella. Allora si gioca contro il tunisino. Leo voleva il croato, ma io preferivo il tunisino perchè e` un giocatore piu` morbido e ti da spazio e tempo per giocare mentre il croato tira fortissimo di dritto anche se  di rovescio è piu` debole.  Con Fucec pero` devi giocare veramente preciso tutta la partita, non devi dargli la palla lunga non gli devi tirare top facile perche` ti controtoppa subito etc.
Con il tunisino Leonardo parte bene e va subito in vantaggio di 2 set a 0. Il tunisino e nervoso e sembra sulla via di arrendersi. Ma non va cosi. Cambia il gioco e con i top senza effetto comincia a dare il fastidio a Leonardo. I successivi due set leo perde a 8 e a 9 e siamo due pari con il tunisino molto carico che ci crede di nuovo come mai e Leonardo in difficoltà. Però nel momento difficile Leonardo esce fuori alla grande, cambiamo il gioco non giochiamo piu` la palla mezzo lunga ma molto lunga e cerchiamo il gioco aperto dove Leo domina. Si va 10-7 per Leonardo e sembra che si porta a casa questo set molto importante. Ma il tunisino non si arrende e gioca tre giocate straordinarie e parreggia: 10 pari. Adesso sì che i nervi sono tesi, la pressione sale. Ma in questi momenti esce fuori la determinazione di Leonardo che si porta a casa questo set con un 12-10. Il tunisino diventa nervoso, perde sicurezza e Leo questa cosa l'ha sfruttata alla grande. Parte subito come un treno e con giocate veramente straordinarie che nenanche io glio mai visto fare prima vince 11-1. Roba da non credere. Tunisino in lacrime. Pero` sia lui sia il suo allenatore cinese con grande sportività ammettono che ha vinto il più bravo in una partita giocata benissimo da tutti e due.«

Di nuovo in finale, la seconda in una settimana.
»Esatto, siamo in finale per la seconda volta in una settimana. Nell'altra parte del tabellone si qualifica in finale con nostra grande sorpresa il polacco Kulpa che nel girone Leo ha battuto facile. Kulpa in questo torneo non era tra i favoriti per vincere. Pero` ha trovato un sorteggio favorevole ha cominciato a giocare molto meglio con un crescendo di forma strepitosa.«

Che effetto ha avuto su Mutti che pensava di dover giocare col tailandese? 
»Leonardo l'ha presa bene. E' contento e convinto che ormai è fatta. Io cerco di calmarlo un po' e di spiegarli che questa  partita non sarà come quella nel girone e che il polacco sicuramente cambiera` qualcosa e che non ha nessuna intenzione di giocare la partita decisiva per andare alle olimpiadi allo stesso modo di prima. Cerco di preparare Leonardo psicologicamente per essere pronto al cambiamento del gioco rispetto al girno prima. Lui mi ha ascoltato come fa sempre però mi sa che non l`ho convinto tantissimo. D'altra parte era convinto che non avrebbe avuto problemi ed io non ho insistito troppo sulla pericolosita dell'avversario  perchè mi sembrava comunque importante che Leo mantenesse la fiducia in se stesso.«

Come avevi previsto non è stata una è passeggiata.
»Infatti non mi sono sbagliato. La partita non è cominciata nel modo migliore per noi. Leo ha perso il primo set anche se era sempre stato in vantaggio. Kulpa ha cambiato il modo di giocare. E` un mancino come Leo e gioca molto rovescio – rovescio. Nell'incontro precedente il polacco ha cercato di giocare il rovescio molto spinto e con molto giro, però in questo non aveva nessuna possibilita con Leonardo che ha un rovescio più forte di lui e che tra l'altro in questa tournee qui ha funzionato proprio bene. Stavolta ha lasciato che Leo spingesse forte e lui si è messo tranquillo a mezza distanza e la ributtava finche Leo non si incastrava da solo. Era un problema perchè Leo non poteva cambiare sul dritto perchè se si andava al contro top  il Polacco era nettamente superiore.
Il secondo set Leo parte bene. Kulpa fa qualche errore gratuito e portiamo il set a casa. Uno pari e si ricomincia. Però i problemi nel gioco restano. Kulpa insiste con il suo gioco passivo di rovescio e Leo non trova il modo di fare i punti. Il terzo set lo perde a 5 e per la prima volta vedo negli occhi di Leonardo lo stupore che deriva  dall'impossibilita di uscire fuori da questo tunnel di questo tipo di gioco. Penso….devo fare qualcosa subito, devo trovare una soluzione se no finisce male. Tutto il torneo Leo ha gestito bene e praticamente quasi non ha avuto bisogno di me. Adesso non più, adesso non ce la fa da solo. Il risultato non era preocupante perche` trovarsi sotto di 2-1 su un quattro su sette non e` niente. Il vero problema restava il gioco. Penso molto veloce, rifletto, cerco di ricordarmi i punti  dove e come Leo faceva i punti. Mi ricordo che un paio di punti li ha fatti con il bloc lento, forse perche` Leo ha preso male  la palla e solo per caso  la palla e` andata di là lenta. Gli dico: Leo devi giocare più piano possibile sul suo rovescio, non devi più spingere. Cerca che provi lui a fare il punto.«

E ha funzionato?
»E'  incredibile come il gioco è cambiato. I due set successivi Leo li ha vinti a 2 e a 3. Kulpa si è trovato fuori ritmo, ha cominciato a spingere lui e non essendo bravo a fare questo, in pochi secondi è cambiato tutto. Si va a 3-2 e sembra fatta. Ma non è cosi. Il polacco si tranquilizza e ricomincia a giocare. Il sesto set si va punto per punto. Gli scambi sono lunghi, nessuno molla. La tensione sale. 9-7 per Leo, ci siamo quasi ma Kulpa in quel momento gioca straordinariamente e fa 4 punti incredibili. Niente. Si va al set decisivo. Anche qui punti molto lunghi. Leo comanda, cambia forte sul suo dritto poi sul rovesio poi in centro ma il polacco prende tutto. Con le gambe lavora come non mai. E` chiaro. Non si e` mai trovato cosi vicino alla qualificazione. O adesso o mai più. Per lui la seconda opportunità potrebbe non esserci e gioca al 150 %. Lo vedo abituato alle partite sotto la pressione e prima di sbagliare vende cara la pelle. Dico questo perche lui già per poter uscire fuori dalla Polonia si deve conquistare il posto in nazionale e per lui i tornei a casa sono tutti come questo quì…..decisivi. Quando va giocare all'estero non va solo per fare esperienza ma deve portare a casa anche i risultati. Lo si vede questo dai suoi occhi, dalla sua grinta.«

Sembra quasi tu stia descrivendo quello che ha vinto invece di quello che ha perso.
»Perchè credo in questo che dico. Dal primo giorno che ho preso in mano la nazionale cerco di spiegare l'importanza di questo aspetto: i tornei in casa devono avere un certo valore, una certa importanza, dove i giocatori giocano un po' sotto stress e dove si abituano a questa situazione che poi è  molto piu` presente nelle gare all'estero.  E' giusto portare i giocatori all'estero, il più possibile come sta facendo la Fitet in questi anni però in cambio bisogna sempre pretendere qualcosa. Cioè, i risultati oppure un miglioramento nel gioco che ci dimostri che siamo più competitivi. 
Nelle situazioni sotto stress i giocatori italiani rendono poco. Questo lo sappiamo tutti. Ma stavolta in questa finale il polacco si e` trovato di fronte un Leonardo Mutti conosciuto come uno che non molla mai e che vuol sempre vincere. Uno che anche se va a fare un torneo in parrocchia ti urla in faccia perche ti vuol battere. Lui è cosi, è cresciuto cosi. Ed il polacco questo lo sapeva e tutti all'estero lo sanno che Leo è un grande combattente che non molla mai , uno che tutti rispettano ovunque.«

E' stata questa consapevolezza che ti ha consentito di »sopravvivere« a quegli ultimi punti?
»E si……con un Leo cosi ti trovi a 3 pari e 9 pari e servizio all'avversario. Non è facile per nessuno. Ma neanche per Leonardo!  In quell momento era solo lui che poteva perdere e perdere la seconda finale in una settimana sarebbe stato un brutto colpo per Leonardo. Volevo dirgli tante cose in quel momento… gioca questa, attento a quello etc. etc. ma non potevo piu` farlo. Ormai avevo già un giallo, pensavo, se apro la bocca mi espelle. E questo non lo devo fare. Non posso abbandonare la nave adesso, devo stare buono fino alla fine. Con Leonardo ne abbiamo fatte tante di battaglie assieme. Ho fiducia in lui. Ho fatto un paio di respiri profondi e ho aspettato la fine di questa bellissima partita.
Il polacco sta per battere. La mano gli trema si vede anche da lontano. Un punto bello. Scambi dappertutto, sembra che nessuno voglie mollare. Alla fine una girata  straordinaria di Leo ed un top lungolinea di dritto…..ed e punto.  10-9 per Leo,  un altro punto…..si gioca rovescio-rovescio, 4-5 volte e Kulpa la mette fuori. E fatta!!
Leo alle stelle, Kulpa distrutto. E  sempre cosi`. Uno vince l'altro perde. E brutto quando arrivi secondo e sembra che non hai fatto niente e quello che ha vinto a fatto tutto. Però questo sono le qualificazioni. Sono fatte solo per i forti. E Leonardo è forte!!«

Sentirti raccontare è stato talmente emozionante che mi è sembrato di esserci. Dunque un grande Mutti ma anche l'allenatore ha dei meriti.
»Il merito e tutto il suo perche è lui che ha giocato, è lui che ha preso le decisioni durante le partite ed è lui che alla fine ha avuto la mano precisa. Non gli servirebbe in panchina neanche il campione del mondo se non riuscisse a trattenere le emozioni e mantenere la lucidità. Per cui è solo lui che ha vinto. I meriti vanno piuttosto alla sua societa ed ai suoi allenatori. Catalin Negrila ch l'ha ha seguito per tanti anni e nell'ultimo periodo sta facendo un bellissimo lavoro con lui anche il grande Yango!  I complimenti vanno fatti anche a loro!«

Dunque sono in tanti che hanno contribuito però lì c'eravate voi due.
»Guarda io sono fatto così adesso mi metto un po' da parte soprattutto perchè credo che quando i giocatori vincono devono essere loro in prima pagina ed gli allenatori devono sparire per un po'. Un vero allenatore si fa vedere e sentire quando un giocatore è in crisi, è lì che deve uscire fuori e aiutare il giocatore magari prendendosi la responsabilità di cosa fare.  Cosi la penso io!!«

E' stata la grande festa di Leonardo Mutti, ma non possiamo dimenticare che Elisa Trotti, l'altra nostra azzurra presente sia in Bahrain che in Egitto, ha giocato con lo stesso impegno e alla fine anche se non è andata tra i primi quattro ha tifato da matti per Leo.

»E' vero non possiamo non parlare anche di Elisa Trotti che è stata con noi e che è partita molto meno favorita rispetto a Leonardo. Rispetto al Bahrein l'ho vista giocare molto meglio qui in Egitto. Gia al torneo ITTF junior circuit ha fatto nella gara a squadre una belissima partita contro l'egiziana Meshref che è molto forte. La partita l'ha persa con un 3-2 molto tirato con l'ultimo set a 9. Per aver un idea, questa egiziana ha battuto nello stesso incontro la Polcanova che si e` qualificata alle olimpiade senza che le avversarie potessero fare più di 6 punti con lei.
Nelle qualificazioni olimpiche ha passato il girone come seconda perdendo dalla vincitrice del torneo Polcanova e vincendo contro una giocatrice del Qatar.  Nei quarti di finale ha incontrato la Bielorussa Karasiova. Una giocatrice del suo livello e anche come il tipo di gioco molto simile a quello di Elisa solo che usa  gomme lisce a differenza della nostra giocatrice che su rovescio usa la puntinata corta. Elisa e` partita bene vincendo il primo set a 7. Il gioco era bello, gli scambi lunghi. Il secondo parte male e la Bielorussa vince a 6. Il terso set Elisa gioca bene e si trova a 9-6 per lei. A quel punto però si è distratta un po' e lo ha perso a 9. Peccato, perche` era un set importantissimo anche per via del morale.  Elisa comunque ha continuato a giocare  e non si è arresa. Gli scambi sono belli lunghi. Finalmente ho visto giocare Elisa come avrei sempre voluto. Cattiva e decisa quando fa i punti e arrabbiata quando li perde. Anche il quarto set lo ha perso tirato a 8 e siamo andati 3-1 per l'avversaria. Sembra finita e invece Elisa reagisce e vince il quinto set a 9 e ci da ancora qualche speranza di poter andare in semifinale dove avrebbe trovato la giocatrice britannica Loveridge che secondo me sarebbe stata molto alla sua portata.
Purtroppo  parte male il sesto set. La bielorussa è scappata avanti e non ha più mollato, durissima in ogni punto.
In conclusione voglio dire che in questi 16 giorni di lunga tournee Elisa ha fatto progressi notevoli. Alla fine ha giocato molto meglio. Certamente risente ancora dei problemi legati al suo gioco però sono convinto che lavorando duro avrà le idee sempre più chiare e ne potra uscire fuori ancora più forte.«
Allora voti alti per questi ragazzi?
»Molto alti. Del gioco e dello stress ho detto tanto. Posso aggiungere che sono due ottimi ragazzi che anche il loro comportamento durante tutta la tournee e stato molto buono.«

E adesso?
»Adesso mi farò un paio di giorni di vacanza e andrò a giocare sulla neve con  mio figlio. Dalla sabbia alla neve...«