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altDopo avergli dato il tempo di riposare un po' (Bahrain, Egitto e Lignano in un mese) abbiamo chiesto a Joze Urh, tecnico dei nostri cadetti, di analizzare e commentare l'ultimo, straordinariamente vittorioso periodo dei suoi gioielli Mutti e Baciocchi. Joze non si è lasciato pregare, lo abbiamo lasciato parlare un po' a ruota libera, ed ecco cosa è uscito fuori dalla lunga chiacchierata.

Cominciamo con le classifiche mondiali nelle quali Mutti e Baciocchi hanno fatto salti in avanti incredibili grazie agli ultimi risultati. Partiamo da Mutti oggi n.3 al mondo nell'under 15.

"Devo dire che non sono uno di quelli che spesso guardano le classifiche. Molte volte vengo a sapere  riquardo le novita ed i cambiamenti dagli altri. E poi sono convinto che le classifiche bisogna saper leggerle.
Pero` quello che sta succedendo nell'ultimo periodo con i nostri due migliori allievi Leonardo Mutti e Alessandro Baciocchi non è passato inosservato e voglio aggiungere un commento anche tecnico. 
Leonardo Mutti è numero 3 delle classifice mondiali under 15 dove davanti a lui ci sono solo due Cinesi. Poi Leo, quindici anni, è numero 24 del mondo nella categoria juniores under 18. Nelle classifiche Europee si trova al 4. posto nella categoria allievi e all'undicesimo posto nella categoria juniores. Nella classifica assoluta mondiale si trova al 362° posto. Questo vuol dire che se si facesse in questo momento il  top 12 Europeo giovanile  potrebbe giocare sia quello degli allievi e che quello degli juniores.
Anche se  ho sempre sostenuto che le classifiche giovanili non sono la cosa importantissima, perchè importante è come si gioca da grandi, credo comunque  che questo sia un risultato molto importante al quale non si può arrivare casualmente. E sopratutto  perchè io non mi ricordo quando l`Italia ha avuto l'ultima volta un giocatore al 3° posto in una qualsiasi classifica mondiale.
Leonardo ha avuto ultimamente un periodo molto ricco e intenso di gare. Così ha partecipato nel mese di febbraio agli open di Bahrein e di Egitto dove ha fatto le gare allievi, juniores e poi anche le qualificazioni olimpiche. Tornato a casa ha appena trovato un po' di tempo per riposare che è subito arrivato l`open di Lignano.
La vera forza di Leonardo è che stavolta ha veramente saputo sfruttare al massimo l'occasione data. Innanzi tutto si è qualificato per le olimpiadi, competizioni dove ha  vinto anche un sacco di partite. Tanto è vero che  il suo parziale di partite vinte e perse è niente meno che 39 vinte e solo 6 partite perse negli ultimi tre tornei a livello ITTF. Se poi consideriamo che le partite vinte nelle qualificazioni olimpiche valgono almeno 2,  a volte anche 4 volte tanto quanto in un torneo ITTF normale diventa tutto molto piu` chiaro.
Quanto è forte dentro se stesso e quanta è la sua voglia di vincere ce lo dimostra il fatto che al torneo di Lignano si è presentato direttamente dal letto, ancora un po' influenzato. Ha voluto giocare lo stesso anche se in alcuni momenti non stava  piu` in piedi. Alla fine ha finito la gara a squadre (che abbiamo vinto) senza mai perdere, ha vinto anche nel doppio assieme ad Alessandro ed è stato fermato solo un'unica volta in tutto il torneo in semifinale nel singolo. Una cosa che è stata davvero impressionante anche per me che credo di conoscerlo bene."

Mutti rappresenta la certezza che in parte già avevamo, invece Alessandro Baciocchi possiamo definirlo la sorpresa più bella?

"Alessandro Baciocchi, anche lui è un ragazzo con molto talento  ma che è tutto il contrario di Leonardo sotto molti aspetti.  Ti fa spesso arrabbiare e lo devi tenere sempre con la corda corta. Mi ricordo bene che nel 2007 ai campionati Europei per i mini cadet a Strasburgo mentre Leonardo giocava la finale lui giocava nella terza palestra il torneo di consolazione per i posti intorno ai 30.
Oggi, dopo due anni, è come allievo il numero 13 nella classifica Europea e il numero 35 nella mondiale. Anche lui dopo il torneo di Lignano ha fatto un bel salto in avanti nelle classifiche.  Quella volta li a Strasburgo mi ricordo che di  rovescio non era proprio capace di giocare e con il dritto sembrava piu` un poliziotto con la paletta all'incrocio che un giocatore di tennistavolo. Però si vedeva che aveva qualcosa dentro di se. Dopo il torneo mi sono seduto con il suo allenatore John Ippoliti e gli ho dato qualche dritta che secondo me andava osservata e messa in pratica per migliorare il gioco e le possibilità di Alessandro. Qui bisogna sottolineare che Alessandro vive a Perugia, una bella città, dove gioca per una piccola società, rispetto a Mutti che invece a Castel Goffredo ha il meglio in termini di team e di tutto. Per Alessandro le condizioni da pongista sono senz'altro po' più difficili però` zitti zitti i responsabili della società si sono messi a lavorare ed hanno raggiunto questo importante risultato. E' uscita fuori tutta la bravura di John che invece di andare in giro a lamentarsi, piangere e chiedere gli sparring si e` creato da solo un cosiddetto sparring, cioè il fratello maggiore di Alessandro, Federico, che quest'anno seriamente sta bussando alla porta della nazionale juniores. E così sono diventati sparring uno per altro.
Che Alessandro aveva grandi potenzialità dentro se stesso si sapeva già da un bel po'. Pero` spesso nei momenti importanti veniva bloccato da qualche cosa dentro se stesso. Anche a Lignano dopo la gara a squadre sembrava succedesse la stessa cosa.
Invece nel singolo  dopo aver battuto il Singaporese si e` sbloccato e tutto quello che sapeva fare è uscito fuori. Oltre il Singaporese ha battuto anche Lakatos e Boloussa e stava  ancora in vantaggio 9:7 alla bella contro il Francese Landrieu per portarsi a casa la sua prima tripletta d'oro nella storia internazionale che sarebbe stata veramente straordinaria.
Alessandro ha giocato a Lignano nel singolo un gran bel tennistavolo e ha fatto un grande risultato. Assieme a Leonardo hanno fatto un risultato storico per la squadra allievi e per il tennistavolo Italiano. Questi risultati sono venuti in una competizione nella quale si è riusciti a vincere la gara a squadre, il doppio e portare a casa un argento ed un bronzo nel singolo in un torneo dove hanno partecipato i giocatori numero 1,4,6,7,9,10 tra i primi 10 in Europa, dunque poco spazio anche per i commenti dei soliti invidiosi che potrebbero obiettare sul livello del torneo. E questo vale soprattutto per per uno come Alessandro che è stato veramente la sorpresa più bella per tutti."

Dunque nelle società si sta lavorando bene?

"Rispetto a questi due ragazzi i meriti di questi risultati vanno alle societa di Castelgoffredo e al suo capo allenatore Yang Ming e alla societa di Perugia ed al suo allenatore John Ippoliti.
Dalla parte della federazione vorrei ringraziare i miei due collaboratori Sebastiano Petracca e Enrico Rech Daldosso per il loro prezioso contributo e una grande disponibilità. Nel nostro piccolo ognuno di noi sa esattamente che ruolo ha e cosa deve fare. E questa è sempre stata la nostra forza."

Mutti e Baciocchi sono giovani, stanno assorbendo bene questi successi?

"E' giusto anche per loro godersi questo risultato ma bisogna comunque stare con i piedi per terra. I ragazzi per giocare  bene da grandi devono ancora migliorare tanto. Di questo si sono accorti anche loro solo una settimana dopo Lignano quando il grande vecchio Ivan Stoyanov li ha battuti tutti e due. Uno nel primo e l`altro nel secondo turno tel torneo assoluto a Castelgoffredo. La partita contro Leonardo è durata un ora e 15 min. ed era solo un tre su cinque. Ha dato a tutti e due una grande lezione di come si gioca piano, punto per punto e con un continuo cambio di velocità e di effetto sulla palla.
Mi ricordo che spesso nei momenti importanti durante la  partita dico ai miei giocatori di giocare piano e punto per punto. Ma in realtà non sanno ancora esattamente cosa vuol dire giocare cosi. Solo quando giochi contro Ivan ti rendi veramente cosa vuol dire questo. Non è che voglia influenzare gli arbitri e gli  organizzatori dei tornei però io spero che i nostri giovani giochino ancora tante volte contro di lui perchè così forse un giorno veramente imparerebbero a giocare come si dice punto per punto."

Dopo tutti questi impegni ora sei in stand by?

"Per niente, anzi lo scorso weekend ho fatto una visita in Piemonte a Torino. Venerdi ho partecipato al raduno regionale dove ho visto una trentina di ragazze e di ragazzi, tutti molto giovanni, molti di loro del 1999, 2000 e 2001. Un gran bel raduno e un gran bel movimento a livello di piccolissimi.
Sabato e domenica ho tenuto anche un corso allenatori di primo livello dove tra le altre cose ho cercato di sottolineare e trasmettere l'importanza della societa nel vero senso della parola. Abbiamo bisogno di gente che nelle societa si occupi dei giovani. E non devono essere sempre dei fenomeni. Basta partire ed avere molta buona volontà. Basterebbero solo un paio di ragazzi nuovi ogni anno in ogni società e dopo un paio di anni potremmo avere molti piu  tesserati, molta concorrenza e un livello medio molto più alto."