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Abbiamo sentito Lorenzo Nannoni sulle performance degli azzurri in Slovenia, il primo Pro Tour della stagione. Ecco cosa ci ha detto soprattutto esprimendo delle valutazioni tecniche sulle giocate.

Cominciamo da Mutti? “E’ cresciuto giorno dopo giorno ed il suo rendimento al terzo giorno di partite è stato decisamente migliore soprattutto rispetto al primo. Non aveva iniziato bene. Troppi errori, per lui inusuali, nella gestione delle prime 3-4 palline, anche se c’è da dire che Floritz (Ger) è bravo proprio nella situazione iniziale del gioco. In crescita, come già detto, dal secondo giorno è meno falloso  e col diritto batte agevolmente l’austriaco Luginger e l’ungherese Moricz. In quest’ultima partita gioca bene diritto lungolinea a gioco aperto quando l’ungherese cerca il suo diritto fuori, mentre non fa altrettanto l’avversario quando Leo gioca due palle (la seconda più fuori) sul suo diritto. La partita si incanala velocemente a favore di Leo che porta velocemente a casa il match. Nel tabellone incontra Shibaev (Rus) n. 131 al mondo, con cui gioca la miglior partita del suo torneo. Il russo parte un po’ superficiale ma deve ravvedersi velocemente perché Leo è molto concreto e lo infastidisce parecchio quando serve. Quando la partita è 50 e 50 Shibaev serve molto sotto (anche se non sembra così sotto) due volte di fila e trova i due punti che gli permettono di portare a casa il set. Il quarto Shibaev gioca bene e Leo può far poco per arginarlo pur continuando con la sua linea di gioco.”

Stoyanov? “Torneo a due facce quello di Niagol. Batte in modo non facile lo spagnolo Robles (che è un discreto giocatore) con buon servizio e diritto efficace e batte pure Il brasiliano Tsuboi –n. 103 al mondo- che è la testa di serie uno del girone. In questa partita, molto difficile contro un giocatore dal classico stile di gioco asiatico, buon servizio-buon diritto e prima risposta efficace Niagol soffre ma dà sempre l’impressione di creare a sua volta difficoltà all’avversario. Ogni volta che Tsuboi è poco aggressivo Niagol ne approfitta. Questo succede anche sul 3-2 per il brasiliano. Così Niagol inverte la rotta della partita e porta a casa il match dopo un possibile rientro nel settimo set del brasiliano che visto ormai compromesso il match aggredisce, seppur senza rischiare troppo, ma non
Riesce a recuperare. Niagol passa così al tabellone principale (non deve fare il k.o. round in quanto il suo girone 17 è l’ultimo che vede il primo classificato qualificato direttamente al tabellone). Incontra lo sloveno Lasan (difensore) che sulla carta è un buon sorteggio ma non per Niagol. Non ha pazienza in questa partita. Cerca di chiudere in fretta quando potrebbe stare più tranquillo dato che Lasan non attacca col diritto. Tanti errori di palleggio che dimostrano che l’atleta non è tranquillo. Si vede che manca anche allenamento con questo tipo di giocatori con i quali la tranquillità sta nel tenere più in campo la palla.”

Tomasi? “Ho trovato Stefano migliorato di rovescio e quindi più tranquillo in campo perché meno sotto pressione nel doversi girare sempre e comunque, che rimane la peculiarità del suo gioco. Ha migliorato anche a servire e questo gli da un’arma in più nell’impostare il gioco. Batte agevolmente Gasymov (Svk) e perde contro Vrablik (Cze). Gioca piuttosto bene vincendo spesso il punto anche in situazioni di gioco a lui non congeniali. Alla lunga però Vrablik prende il sopravvento e vince la partita. E’ importante però che Stefano si sia reso conto che i rischi di cambiare qualcosa nel gioco sono appunto dei rischi ma per lui erano indispensabili per avere ancora dei margini di miglioramento. Ora può avere motivazioni ed energia per continuare ad allenarsi con grande intensità in una direzione ben precisa.”

Il doppio Stoyanov-Tomasi? “ Era un doppio inedito (avevano giocato insieme a Stoccarda 2009) ed è stata sconfitta contro Gorak-Floras (Pol). Seppur con qualche buon sprazzo di gioco manca l’abitudine a giocare insieme e si vede quando lo scambio va avanti. Giocano bene quando Stefano da più dietro e Niagol da più vicino impostano aggressivi il gioco. Giocano male quando giocano come se stessero giocando in singolo.”