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Ecco di seguito l'editoriale del Presidente della Fitet sulla rivista federale Tennistavolo in corso di pubblicazione e spedizione in questi giorni.

Decolliamo verso un nuovo quadriennio
di Franco Sciannimanico

Utilizzare nel titolo la metafora da aviazione per parlare del passato, del presente e del futuro della Fitet e del tennistavolo italiano mi sembra un modo appropriato per cercare di agganciare tra loro i due argomenti che cercherò di trattare in questo editoriale che apre il numero di novembre della nostra rivista: l’accordo con l’Aeronautica e l’imminente Assemblea Elettiva.
Il più recente passato della nostra federazione è rappresentato dalla riuscita dell’accordo che abbiamo raggiunto e firmato con l’Aeronautica dopo anni di lavoro ai fianchi, o se preferite alle ali, del più prestigioso ed elegante corpo militare italiano. Si tratta di un evento che i commentatori e il Coni stesso hanno definito importante se non addirittura storico perché al ping pong, cui venivano storicamente attribuiti sì meriti “diplomatici”, non erano invece mai stati riconosciuti i necessari attributi per poter concorrere alla marzialità necessaria per l’accesso ad un Gruppo Sportivo Militare. Il merito di questo accordo si deve prima al Generale Landi e poi al Generale Gagliano che si sono succeduti nei contatti e nella trattative con il sottoscritto, ma in particolare va, credo, ringraziato il Maggiore Loiudice che da uomo di sport ha creduto e lavorato con grande impegno alla riuscita di questo progetto divenuto realtà. Sono sinceramente contento di poter chiudere questo mio quadriennio di lavoro con questo risultato che ci consente di aprire una finestra importante su un mondo che ci fornirà grandi opportunità e che saprà dare sicurezza ai nostri atleti che dal prossimo anno vestiranno l’uniforme azzurra.
Il presente è rappresentato dal grande e fondamentale appuntamento elettivo che abbiamo il 29 novembre a Sangemini. Sarà ancora una volta il momento in cui potremo confrontarci in maniera democratica, scambiando e sostenendo le nostre idee che, tutte insieme, ne sono certo, sapranno contribuire alla progettazione ed alla costruzione della Fitet del futuro. E’ un appuntamento da non mancare e per questo auspichiamo veramente la partecipazione di tutti, un desiderio che abbiamo cercato di sottolineare mettendo a disposizione i contributi necessari alle spese di tutti coloro che verranno a questo momento di confronto elettivo senza dover sopportare costi troppo gravosi. Esserci, come altre volte ho avuto modo di dire, significherà dimostrare di avere a cuore il tennistavolo ed il suo movimento, i nostri giovani, gli amatori, i veterani, i nazionali e tutte quelle anime diverse di cui tante volte abbiamo parlato e che, lo sappiamo, nella diversità rappresentano la nostra più grande ricchezza.
Ho parlato del recente passato e del presente, il futuro lo lascio a voi che lo scriverete a Sangemini con il vostro voto. Chiudo ringraziando tutti per il grande aiuto che mi avete dato in questi anni. Senza le vostre tante sollecitazioni avremmo avuto meno risultati, meno soddisfazioni ed avremmo fatto più errori. Ancora grazie.