Banner MINI bando Over65 B 3

Tra una partita e l’altra delle squadre azzurre abbiamo avuto il piacere di incontrare Michel Gadal direttore tecnico del tennistavolo francese, persona sempre molto gentile e cortese oltre che molto competente. Ne abbiamo approfittato per sentire le sue impressioni sulla salute del tennistavolo.
“Prima di tutto devo fare i complmenti – ci ha detto – al tennistavolo italiano perché aver conquistato con Leonardo Mutti il titolo europeo allievi è un grande risultato. Ho visto il ragazzo sia ad Istanbul che a Singapore, dove ho anche incontrato il Presidente Sciannimanico. A Singapore Mutti ha incontrato maggiori difficoltà rispetto agli Europei Giovanili ma non soltanto lui infatti l’esperienza olimpica ha dimostrato ancora una volta a tutti quanto il gap tra l’Europa e l’Asia sia molto grande, anche per noi francesi che pure siamo molto soddisfatti del nostro lavoro ed abbiamo un bel gruppo di ragazzi e ragazze.”
Avete avuto comunque anche la soddisfazione della medaglia olimpica.
“E’ vero ma il risultato di Gauzy era il massimo ottenibile perché tra lui e gli altri due che lo hanno preceduto la differenza è ancora molta, troppa.”
Esiste una cura che potrebbe “guarire” il tennistavolo europeo?
“E’ necessario andare in Cina, allenarsi, giocare, confrontarci il più possibile con la loro realtà. Sono proprio loro, i cinesi, i primi a suggerirlo perché c’è preoccupazione per il livello europeo che non cresce. Se ci allontaniamo troppo e non recuperiamo nei confronti degli asiatici ci potrebbero essere grossi problemi per tutto il movimento anche in Asia. Le televisioni ad esempio avranno sempre meno interesse in un gioco dall’esito scontato e che non propone confronti sportivamente incerti ed emozionanti di livello mondiale. Lavorare il più possibile in Cina con i giovani, è quello che cerchiamo di fare anche noi sempre di più prima che sia troppo tardi.”