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Alessio Sardelli e il ping pong poeticoDomani il ping pong sarà protagonista a Parigi, ma non sarà nella versione che siamo abituati a vedere ai tornei. Al Theatre de la Ville andrà, infatti, in scena una versione poetica della nostra disciplina, che unirà arte e sport. Partendo dall’idea di creare una coesistenza fra il gioco del ping pong e i versi di una poesia, gli “atleti” saranno chiamati a disputare una partita in cui le regole del gioco sportivo si mischieranno a quelle della metrica della poesia e della lingua. In pratica la pallina sarà colpita sugli accenti tonici delle parole e chi sbaglierà perderà un punto, proprio come accade in ambito sportivo quando si fallisce un colpo. Gli artisti coinvolgeranno anche il pubblico.

Il progetto “Ping pong, poesia e musica” è stato proposto recentemente in piazza della Santissima Annunziata a Firenze, nel corso de La Pergola in Piazza, da Alessio Sardelli (nella foto), che nella sua vita, prima di diventare attore, è stato un campione pongistico, negli anni ’70, durante i quali ha conquistato un titolo italiano assoluto di doppio e ha indossato più volte la maglia della Nazionale, e dai suoi colleghi Francesco Cordella e Lorenzo Volpe. I tre attori-giocatori italiani riproporranno lo spettacolo nella capitale francese e sarà un primo passo per poi presentarlo in concomitanza con le Olimpiadi. Saranno affiancati da due attori-giocatori transalpini, che reciteranno nella loro lingua.

Il progetto è nato da un'idea del direttore artistico del Teatro de la Ville di Parigi Emmanuel Demarcy, che ne sta già portando avanti uno con attori-giocatori di tennis, ed è il prodotto del lavoro svolto in sinergia fra il Teatro della Pergola di Firenze e il Theatre de la Ville, che collaborano da parecchi anni per la costruzione di un teatro del XXI secolo capace di gettare dei ponti fra differenti discipline, generazioni e Paesi.