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Domenico ScatenaIl romano Domenico Scatena, classe 1957, è un nuovo consigliere della FITeT. In questi giorni è entrato a far parte del Consiglio Federale, in sostituzione del dimissionario Giorgio Quartuccio.

Prima di candidarsi alle ultime elezioni è stato presidente del Comitato Regionale del Lazio in due periodi, dal 2008 al 2014 e dal 2016 al 2020. In ambito societario precedentemente era stato per dieci anni il presidente e successivamente il segretario dell’ASD Tennistavolo L’Isola che non c’era, di cui è stato anche atleta. A livello centrale è stato coinvolto nel corso degli anni nei lavori di varie Commissioni federali, l’ultima delle quali è stata quella per la Revisione dello Statuto. Prima del 2009, quando il tennistavolo paralimpico fece il suo ingresso in FITeT, Scatena è stato consigliere regionale del Comitato Italiano Paralimpico.

«Come Isola che non c’era - ricorda - ci siamo sempre occupati prevalentemente di settore paralimpico, portando Davide Scazzieri alle Paralimpiadi di Londra 2012 e Clara Podda ai Giochi di Rio 2016 e, sul fronte nazionale, aggiudicandoci per tre anni consecutivi, dal 2009 al 2011, il titolo italiano per società. Non abbiamo però trascurato l’attività dei normodotati e con la nostra prima squadra siamo arrivati a disputare la serie B1. Complessivamente abbiamo avuto anche 22 compagini iscritte ai campionati nazionali e regionali. In ambito organizzativo l’ultima manifestazione che abbiamo ospitato nella palestra della scuola “Giuseppe Peano”, è stata il recente primo concentramento della serie A1 di classe 6-10, che si è disputato il 29 ottobre. Nella stessa sede si svolgerà il secondo torneo nazionale paralimpico della stagione, che il 2 e il 3 marzo 2024 sarà organizzato dalla FITeT, in collaborazione con l’Isola che non c’era e con la Polisportiva Giovanni Castello».

Durante i suoi mandati alla guida della FITeT Lazio, «ho cercato di migliorare il più possibile gli aspetti della gestione amministrativa del Comitato e organizzativa dell’attività agonistica. Abbiamo curato molto la promozione sui social trasmettendo anche una sorta di telegiornale, in cui davamo risalto alle notizie riguardanti il nostro movimento. Ritengo di avere maturato una notevole esperienza, essendo ormai da una vita nel mondo del tennistavolo e avendo ricoperto un po’ tutti i ruoli, e penso di poterla utilizzare nell’espletamento del mio nuovo incarico. Sono felice di essere stato chiamato a far parte del Consiglio Federale e ho intenzione di entrare in punta di piedi. Mi confronterò con il presidente Renato Di Napoli e mi metterò a disposizione della causa comune, per collaborare con gli altri consiglieri e miei nuovi compagni di viaggio, per il bene del tennistavolo».