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Giuseppe CagninaGiuseppe Cagnina è venuto a mancare all'affetto dei suoi cari e di tutti gli appassionati di tennistavolo che lo avevano conosciuto o ne avevano sentito narrare le gesta.

Nato nel 1940 a Firenze, è stato un atleta di livello nazionale, campionate italiano juniores per due anni consecutivi nel 1956 e nel 1957 e campionate italiano juniores in doppio maschile nell’anno 1956 in coppia con Marmo.

Ha vinto anche un campionato a squadre di serie B nel 1956 con i colori dell’Etruria Firenze assieme al compagno di molte avventure Renato Bresci (deceduto nel 2011, che si è distinto come campione italiano nel settore veterani in diverse occasioni) e a Bartoli.

Storico portacolori della AICS Sestese, ha militato per molti anni nelle massime serie nazionali ed è riuscito ad adattare il proprio gioco all’introduzione del topspin, diventando di fatto un fortissimo difensore con una gomma puntinata sul dritto e una liscia sul rovescio, con cui imprimeva terribili tagli alla palla e con cui riusciva con un movimento tutto personale a “schiacciare”  la palla dalla parte del dritto, spiazzando completamente i malcapitati avversari.

Giocatore sanguigno, ironico e pungente, come molti altri toscani, un vero mito popolare, ha vissuto in quegli anni la rivalità con un altro grande giocatore toscano Gianmarco Filippeschi, prima dell’avvento di Stefano Bosi, Stefano Malesci, Alessio Sardelli, Francesco Provvedi e i molti giocatori che Firenze ha saputo generare in quegli anni settanta.

Ha giocato, anche dopo aver avuto alcuni seri problemi cardiaci, fino all’inizio degli anni ’90, per poi dedicarsi all’allenamento dei giovani e alla carriera dirigenziale nella AICS Sestese.

Il presidente Renato Di Napoli e il Consiglio Federale rivolgono le più affettuose condoglianze ai familiari e alla società.