Aggiornamento attività in base al DPCM del 3 novembre 2020
- Pubblicato: 06 Novembre 2020
Come noto con il DPCM del 3 novembre 2020 sono state apportate delle modifiche a quanto previsto in materia di prosecuzione di eventi competizioni e allenamenti di livello nazionale.
Si fa riferimento in particolare all’Art. 1 comma 9 lettera e), che prevede testualmente:
- e) sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni - riconosciuti di interesse nazionale con provvedimento del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) - riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva ovvero da Organismi Sportivi Internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse o all'aperto senza la presenza di pubblico. Le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, partecipanti alle competizioni di cui alla presente lettera, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva;
Rispetto al precedente DPCM, dunque, dove nello stesso articolo si prevedeva che il riconoscimento di un evento o competizione quale “d’interesse nazionale” spettasse alle rispettive Federazioni Nazionali, cosa puntualmente fatta dalla nostra Federazione, il nuovo dettato normativo rimanda questa prerogativa esclusivamente al CONI e al CIP.
A tal proposito, si comunica che il CONI ha appena pubblicato sul proprio sito istituzionale l’elenco di tutti gli eventi e le competizioni riconosciuti di interesse nazionale, riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva ovvero da Organismi Sportivi Internazionali.
Ecco il link per consultare i documenti nel dettaglio:
Ciò premesso, con riferimento alla possibilità di far continuare a svolgere gli allenamenti ai propri atleti, rimane valido quanto già reso noto con il comunicato dello scorso 26 ottobre.