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Lutto tennistavoloEra arrivato in Italia nel 2017, poco più che ventenne, dalla Libia. Nei giorni scorsi Abdoul Haziz Fares purtroppo è morto, quando di anni ne aveva soltanto 22, a causa di una polmonite, nel reparto di rianimazione dell’ospedale nel quale era stato ricoverato.

Era sulla sedia a rotelle, essendo stato ferito da un proiettile vagante in patria, nel corso di un conflitto armato. A Messina nel periodo iniziale della sua permanenza era stato ospitato al Cas del Collereale, gestito dalla Croce Rossa. Aveva anche conosciuto il tennistavolo, grazie a un contatto con la Top Spin del presidente Giorgio Quartuccio e alla generosità del maestro Wang Hong Liang, che gli aveva dedicato tempo e passione, per trasmettergli i primi rudimenti del nostro sport nelle ore di allenamento a Villa Dante. Si erano interessati a lui e lo avevano aiutato anche il direttore tecnico paralimpico azzurro Alessandro Arcigli e il consigliere federale e tecnico Marzia Bucca.

Fares aveva dimostrato una buona predisposizione ed era stato tesserato dalla Top Spin. Aveva partecipato a dicembre del 2018 al torneo nazionale di Linera Santa Venerina, classificandosi terzo nel singolare di classe 4 e secondo nel singolare giovanile di classe 1-5. Aveva ritrovato il sorriso, abbandonato da tempo, e tutto sembrava procedere nella giusta direzione.

Invece il destino non aveva in serbo per lui il lieto fine e il trasferimento a Villa Santa Maria a Faro Superiore, che era lontano da Villa Dante, gli costò l’interruzione della sua esperienza pongstica, consentendo all’angoscia e alla tristezza di prendere di nuovo il sopravvento.

Il consigliere Bucca ha scritto un accorato post sulla sua pagina Facebook. “Sembra ieri quando siamo stati allertati da Alesandro Arcigli della necessità immediata di una carrozzina per un rifugiato ... Marco Pizzurro, senza esitare un istante, ne donò una ...

Ho ancora impresso nella mente quel pomeriggio, in palestra, in cui facemmo il possibile, con Michele Aprile, Chiara Mandalari e Alessandro Cesareo, per sistemarla al meglio ... Non era facile adeguare la carrozzina di un tetra a un para ... Finalmente la Croce Rossa venne in palestra a ritirarla e al successivo torneo paralimpico FITeT la sedia era sotto il suo sedere ... Lui non sapeva nulla, noi eravamo felici ... Oggi, all'improvviso, la notizia ...
Certo è che se quella barca fosse arrivata qui oggi certamente non saresti stato solo ... La vita è solo una semplice e squallida questione di incastri”.