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Christian Ghelardi podio singolare maschile di terza categoria Terni marzo 2019Una terribile notizia ha colpito il tennistavolo italiano, con la prematura scomparsa, a 41 anni, di Christian Ghelardi, figlio del compianto Alessandro, giocatore e allenatore storico toscano, e fratello dell’indimenticato Maurizio, anche lui atleta di valore del nostro sport, mancato a 29 anni nel 2010 dopo una lunga malattia.

Christian è stato pongista di assoluto livello nazionale, raggiungendo nel 1999 il numero 30 delle classifiche italiane, ed è rimasto nella seconda categoria per moltissimi anni (tuttora numero 111 del ranking tricolore). Da giocatore ha espresso un talento cristallino, una velocità di braccio e un tocco di palla assimilabile a giocatori di livello internazionale, da allenatore ha seguito e fatto crescere molti giovani talenti in Toscana. Ha anche ricoperto per circa un anno il ruolo di referente tecnico regionale, prima di dovervi rinunciare per sopraggiunti problemi familiari.

Ha continuato a lavorare per il tennistavolo nel suo ruolo di tecnico nella società Polisportiva Dilettantistica Pulcini Cascina, dando un contributo importante alla crescita del movimento pongistico toscano e di tanti ragazzi che si sono avvicinati al nostro sport, contribuendo al loro miglioramento umano e tecnico.

Dopo molti anni in cui si era dedicato prevalentemente all’attività di coach e a supportare i progressi dei giovani, seguendoli direttamente nella gare di campionato a squadre e aiutandoli anche in veste di atleta, proprio in quest’ultima stagione ha partecipato al torneo di terza categoria di Terni, conquistando un brillante secondo posto, che ha dimostrato ancora una volta il suo valore tecnico-agonistico.

Ci piace ricordarlo in questo modo, con il sorriso e la soddisfazione mostrata nella foto del podio, e vogliamo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per il miglioramento del nostro movimento sportivo.

Il presidente Renato Di Napoli, il Consiglio Federale e il pongismo italiano sono vicini alla madre, alla moglie e al figlio e si uniscono al loro dolore.