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Stage paralimpico a Torino 22 23 aprile 2017Lo stage paralimpico di due giorni organizzato a Torino dal referente tecnico regionale Francesco Baggio ha riempito la palestra di via Tempia in un'atmosfera di festa, offrendo ottimi riscontri al direttore tecnico Alessandro Arcigli, che ha coordinato gli allenamenti.

«Sabato - racconta il dt - è stato un vero e proprio raduno promozionale e una prima presa di contatto con le realtà al di fuori del nostro ambiente, come quella della Fisdir e degli atleti di classe 11 che non fanno attività federale. Ieri l'evento è stato esclusivamente riservato agli atleti in carrozzina e ho potuto verificare alcune situazioni tecnicamente interessanti. C'è una ragazza ancora ricoverata all'Unità Spinale del Cto, che si chiama Giuliana Turra ed è cuneese, che ha delle potenzialità non indifferenti. È venuta in palestra grazie alla collaborazione del Comitato Piemontese del Cip, presieduto da Silvia Bruno, che ci ha messo a disposizione un pullmino. C'è poi il sedicenne in piedi Lorenzo Cerina, che è tesserato per il TT Anspi Nebbiolo Trecate, che da almeno sei anni fa attività con i normodotati e non si era ancora avvicinato al mondo paralimpico. Sono felice, perché abbiamo fatto promozione e anche un po' di ricerca del talento».

Ci sarà dunque la possibilità di riproporre appuntamenti simili:«L'entusiasmo è grande e Francesco è stato bravissimo e si è impegnato in modo capillare, tanto è vero che nelle due giornate abbiamo avuto 25 atleti. Abbiamo anche ridato stimolo a pongisti torinesi che avevano perso un po' di smalto. È stato bello fare sinergia fra il Comitato Regionale, il cui presidente Paolo Lentini è stato con noi ieri, il referente tecnico paralimpico Baggio e la Federazione centrale rappresentata da me. Sarà un'esperienza da ripetere. Il Comitato ha contribuito garantendo la presenza di otto sparring di qualità, che hanno alzato notevolmente il livello tecnico dell'allenamento. Prezioso è stato l'apporto di Patrizia Saccà, che è il tecnico che cura per conto del Cip il tennistavolo in Unità Spinale e sta portando avanti da anni un ottimo lavoro».