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Ricevere al rientro dalle Paralimpiadi le congratulazioni per la medaglia conquistata non può che fare piacere a un atleta. Un piacere che diventa speciale quando i complimenti arrivano dal presidente del Comitato Italiano Paralimpico. Luca Pancalli ha scritto a Giada Rossi e ad Amine Kalem, un particolare che la dice lunga sulla sensibilità della persona.

"A distanza di pochi giorni dalla conclusione dei Giochi, non posso non smettere di sfogliare, con la mente, le pagine di una straordinaria esperienza chiamata Rio 2016, un evento che ti vede per la prima volta sul podio paralimpico, regalandoti la soddisfazione di vivere, da protagonista, un sogno chiamato Paralimpiade".

Inizia così la lettera del numero uno del Cip, che poi prosegue:"Partecipare ai Giochi Paralimpici è un privilegio che spetta a pochi, parteciparvi e portare a casa una medaglia è un onore che riguarda i campioni veri e tu, all'esordio sul palcoscenico più prestigioso per un atleta, hai dimostrato di esserlo".

Tangibile l'orgoglio da parte del presidente:"Vederti sul podio e sapere che, con le tue gesta sportive, hai contribuito a dare lustro all'Italia è una gioia non solo sportiva, ma anche personale, emozioni che vivo da dirigente ma anche e soprattutto da ex atleta, che sa quanto impegno e quanto lavoro ci siano voluti per portarti oggi a raggiungere questi traguardi".

Il ringraziamento di Pancalli è duplice: "Per la gioia sportiva, che ci hai saputo regalare e per il ruolo di ambasciatore del nostro movimento che hai l'onore di svolgere". Certamente, perché "ragazzi e ragazze che vivono una condizione di disabilità ... e che hanno la possibilità di riappropriarsi della propria vita attraverso la pratica sportiva ... potranno farlo proprio perché hanno visto voi gareggiare, vincere, superare i vostri limiti e spingere il cuore oltre l'ostacolo".

Bellissime parole, che acquistano ancora maggiore significato perché scritte da un uomo che le sente profondamente. Dopo averle lette, per Giada e Amine sarà più facile tornare in palestra e impegnarsi ancora di più per migliorarsi e, magari, provare a tornare sul quel podio fra quattro anni a Tokyo. Grazie a lei presidente.

Luca Pancalli con atleti paralimpici