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Questa sera alle ore 21,30 Michela Brunelli, Clara Podda e Giada Rossi si giocheranno contro la Corea la medaglia di bronzo paralimpica nella gara a squadre di classe 1-3. «Essere fra le prime quattro nazioni, pur essendo l’unica a non avere due giocatrici di classe 3, - spiega il direttore tecnico Alessandro Arcigli - è un vero miracolo. Non avrei potuto immaginare un’edizione dei Giochi più rosea di così. Battere la Corea sarebbe l’ennesimo capolavoro, ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra e capire che sarà difficilissimo».

Le azzurre hanno già compiuto l’impresa di superare le britanniche nei quarti, oltretutto dopo aver perso il doppio. «Le ragazze - afferma il dt - sono state fantastiche e sull’1-1 Giada ha fatto una prodezza che vale più della medaglia conquistata in singolare, battendo un’avversaria di classe superiore alla sua. Oltretutto la Campbell non è l’ultima arrivata, un’atleta ostica, che ha battuto varie volte Michela e quattro anni fa ha superato Pamela Pezzutto nella partita decisiva per il bronzo. Anche Michela è stata bravissima e ha confermato di essere in un periodo di forma strepitosa, perché la Head è una delle sue bestie nere».

Risultato strepitoso dunque. «È stato fondamentale - osserva Arcigli - perché ci ha dato la possibilità di disputare la semifinale contro la Cina e la finale contro la Corea, che sono squadre sulla carta assolutamente fuori dalla nostra portata. Saremo comunque qui a combattere nell’ultima giornata di gare in quella che per noi è un’edizione storica delle Paralimpiadi. Il tutto in un clima sereno e con un gruppo di atleti unito come non mai. Sono veramente soddisfatto».

Alessandro Arcigli e Donato Gallo