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Giada RossiSarà anche giovane, ma la 22enne Giada Rossi ha una maturità spaventosa. Nel match decisivo delle sue prime Paralimpiadi ha giocato come una veterana, gestendo in modo strepitoso i momenti di difficoltà. Contro la thailandese Chilchitparyak Bootwansirina, che non aveva mai battuto prima, ha compiuto il capolavoro della sua ancora breve carriera, imponendosi per 3-1.

Giada ha iniziato cercando fin dal primo punto di variare le angolazioni e la forza dei suoi colpi e dopo un avvio equilibrato ha fatto il break (8-5), capitalizzando i pallonetti con effetto a tornare indietro. Tre errori, però, le hanno riportato sotto l’avversaria, che ha effettuato il sorpasso (8-9). L’azzurra ha impattato con un rovescio alto a rientrare, poi altri due sbagli di misura hanno consegnato il set alla Bootwansirina (9-11).

Al ritorno in campo ancora le traiettorie alte della Rossi e i cambi di ritmo sul servizio non sono bastati a frenare la fuga della thailandese (1-4 e 2-7). La friulana ha recuperato fino al 4-7, spedendo però poi un servizio corto in rete. Non si è abbattuta e ha continuato a macinare gioco, pareggiando a quota 8 e salendo addirittura alla doppia palla set. Un rovescio alto a effetto ha strappato una smorfia all’espressione fino a quel momento imperscrutabile dell’asiatica e ha firmato l’11-9.

Giada ha preso definitivamente coraggio e nella terza frazione si è portata sul 3-0, ma la Bootwansirina ha reagito con quattro punti di seguito. La Rossi ha riassunto il comando (6-5) e ha incrementato sul +3. Sull’8-7 il direttore tecnico Alessandro Arcigli ha chiamato il timeout e al rientro l’ennesimo rovescio alto ed effettato ha fatto danni. Poi il servizio ha fruttato tre set-point e un rovescio implacabile l’11-7.

Nel quarto parziale l’azzurra è andata sotto 0-2 e 2-4 e con un magico filotto di 4-0 ha ribaltato la situazione (6-4). La Bootwansirina ha reimpattato (6-6), ma si è dovuta inchinare a tre invenzioni dell’azzurra (9-6), che con un rovescio imperioso è salita ai match-point, per chiudere con il suo marchio di fabbrica, il rovescio alto a ritroso (11-6). Più che giustificati l’esultanza sua e di Arcigli e il loro abbraccio a fine match. La seconda vittoria nel girone significa primo posto e un quarto di finale della classe 1-2 alla sua portata, per provare a dare l’assalto al podio.

Ha sfiorato il colpaccio in classe 1 Andrea Borgato, che ha impegnato fino al quinto set il numero 1 al mondo Robert Davies. Un avversario che non aveva mai sconfitto e mai come questa volta è andato vicino a farcela. A un primo set facilmente appannaggio del britannico (11-5), il rodigino ha risposto con lo stesso punteggio. Il terzo set è stato una lotta e Davies si è imposto soltanto per 11-9.

Nel quarto, equilibrato fino al 5-5, Borgato ha preso il sopravvento (8-5) e ha respinto qualsiasi insidia gli arrivasse dall’altra parte della retina (11-6). La “bella” ha visto Davies avanti, ma mai padrone. Sull’8-4, Andrea ha recuperato (8-7) e sul 10-7 ha annullato il primo match-point, non il secondo. Sabato alle ore 15,20 l’azzurro dovrà battere lo svizzero Sylvio Keller per passare comunque al tabellone. Poi potrà succedere di tutto. Un Borgato capace di costringere alle corde Davies è in grado di qualsiasi impresa.