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IMG 20160903 WA0004Sappiamo molto se non tutto sui nostri pongisti che fra qualche giorno saranno protagonisti alle Paralimpiadi di Rio. Nulla o quasi su una categoria che, insieme con i tecnici, contribuisce in modo determinante al livello delle loro prestazioni. Il compleanno odierno dell’infermiera Eva Pittini (AUGURISSIMI!!!!!), che con il collega Orlando Gilardi è al seguito degli azzurri in Brasile, ideali angeli custodi, ci permette di parlare dello staff sanitario.

«Con Eva e Orlando - spiega il direttore tecnico paralimpico Alessandro Arcigli - il gruppo è costituito anche da Carmela Castro, Giovanni Botta ed Elisa Quaglia. Sono tutte persone speciali, che mettono il CUORE nelle attività quotidiane con i ragazzi e rappresentano il vero valore aggiunto di questa Nazionale. Spesso non si esprime ciò che si sente, ma questa mi sembra l’occasione giusta per rimarcare la mia gratitudine nei loro confronti».

Dicevamo di Eva, friulana di Gemona, che oggi ha soffiato sulle sue candeline. «Dal 2010 - racconta il dt - segue gli atleti in tutte le competizioni internazionali ed è un punto di riferimento fondamentale per i nostri equilibri. Pur essendo a disposizione di tutti, si occupa specialmente delle donne di classe 2. La serenità di Giada Rossi e di Clara Podda dipende prevalentemente dal lavoro 24 ore su 24 di Eva». Giada e Clara concordano: «Possiamo dire di essere state davvero fortunate ad avere a fianco una persona che ci dedica la maggior parte del suo tempo, sempre con il sorriso sulle labbra e senza far trasparire alcun segno di fatica. Eva mostra la sua notevole professionalità nei grandi e nei piccoli gesti ed entrambe le vogliamo bene».

La diretta interessata è alla sua seconda esperienza paralimpica, dopo Londra 2012: «Sono felice di essere qui insieme con questi ragazzi, che ammiro profondamente. Nonostante li segua da sette anni, la loro forza e la loro determinazione mi stupiscono sempre. Io rappresento solo una goccia in un immenso mare di emozioni e di passione per lo sport, di forza e di coraggio e sono fiera e orgogliosa di fare parte di tutto questo. Grazie alle persone che mi hanno dato la possibilità di esserci e di metterci il mio cuore».

Orlando Gilardi, romano e romanista, è una vera istituzione del Comitato Italiano Paralimpico, essendo arrivato alla sua decima edizione dei Giochi. Andrea Borgato, da lui assistito, lo tratteggia così: «Super Orlando, aiutante tuttofare impareggiabile. Professionista di lunga militanza paralimpica, è uomo su cui si può sempre contare, in ogni momento. C’è di più, perché ha uno spirito pirotecnico. Con lui il malumore non esiste e i suoi aneddoti ospedalieri sono strepitosi. Ha un sorriso e un abbraccio per ogni persona che incontra. Sono segni indelebili, che rimangono sulla pelle e nel cuore di coloro che hanno la fortuna di stargli vicino».

Un buon lavoro, dunque, a Eva e a Orlando per le imminenti Paralimpiadi e per gli appuntamenti che seguiranno.