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La trasferta dell'Italia pongistica all'Open di Slovenia si è tinta di rosa grazie alle imprese di Giada Rossi (nella foto) e Clara Podda, capaci di salire sul podio in classe 2. La giovane Rossi è stata sensazionale, perché in semifinale ha eliminato per 3-0 (11-7, 11-8, 11-7) la fortissima russa Nadejda Pushpasheva, oro agli Europei, e in finale è riuscita nella mission impossible di battere la cinese Jing Liu, due volte campionessa paralimpica e mondiale, da lei già affrontata nel girone. Giada ha perso il primo set (3-11), si è imposta nel secondo (11-7) e nel terzo ha di nuovo inseguito (5-11). Inarrestabile da quel momento in poi la sua prestazione, con due parziali strappati ai vantaggi (12-10) a un'avversaria che non subiva una sconfitta da anni. La Podda è stata battuta in semifinale per 3-0 (8-11, 6-11, 4-11) da Jing Liu e si è piazzata terza.

«Il merito di questo risultato - spiega il direttore tecnico paralimpico Alessandro Arcigli - è certamente di Giada, che è tesserata per la Polisportiva San Giorgio Porcia, e poi del suo tecnico Marino Filipas e dei Rangers Udine della presidente Rosanna Palmiotto e del suo vice Giuseppe Vella, che da oltre un anno la ospitano nei duri allenamenti quotidiani. Mi sento di ringraziare anche la splendida famiglia di Giada, che, a dispetto dei molti luoghi comuni sul ruolo dei genitori nello sport di alto livello, rappresenta un valore aggiunto d'inestimabile valore. Non deve, però, passare in secondo piano, il bronzo di Clara, sempre più una certezza per il pongismo paralimpico nazionale».

Usciti nei quarti i due azzurri della classe 1. Federico Falco ha sfiorato il colpaccio ai danni del tedesco Holger Nikelis e si è arreso alla "bella" (3-11, 14-12, 3-11, 11-6, 12-14), mentre Andrea Borgato è stato regolato per 3-1 (7-11, 11,6 7-11, 8-11) dall'inglese Paul Davies. Fuori sempre nei quarti anche Raimondo Alecci in classe 6, superato per 3-0 (9-11, 10-12, 3-11) dal britannico David Wetherill.

Giada Rossi