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WP 20161229 035La seconda giornata del Meeting del Progetto Italia si è svolta all’insegna delle sessioni di lavoro separate. Lo staff della Nazionale olimpica, coordinata dal direttore tecnico Patrizio Deniso ha dato vita a un workshop che ha coinvolto i tecnici delle società aventi atleti nel giro azzurro. Si è partiti dai video di alcuni pongisti italiani agli Europei giovanili per innescare un dibattito più ampio sugli aspetti tecnici e organizzativi dell’attività. Sui singoli atleti si sono definiti degli obiettivi da raggiungere prioritariamente, in piena collaborazione fra la Nazionale e i club.

Il direttore tecnico paralimpico Alessandro Arcigli ha proiettato un filmato predisposto da Giada Rossi, medaglia di bronzo nel singolare di classe 1-2 alle Paralimpiadi di Rio, che è scattato dalle emozioni della cerimonia inaugurale e della sfilata per proseguire con le immagini del match del girone di qualificazione della friulana contro la thailandese Bootwansirina e del doppio della finale per il terzo posto a squadre della stessa Rossi e di Michela Brunelli contro le coreane e terminare con la finale per il bronzo di Giada, nuovamente contro la thailandese. È stato lo spunto per parlare degli studi che sono stati portati avanti sui materiali e sulle attrezzature, per migliorare le prestazioni dei nostri atleti, e per raccontare alcuni retroscena della partecipazione alla principale manifestazione del quadriennio. Successivamente il dt si è trasferito in palestra dove si è tenuto uno stage alla presenza di Giada e Michela.

Gruppo ragazziLo staff tecnico del settore giovanile e della Nazionale Minicadet hanno effettuato una doppia seduta. «Ci siamo dedicati - spiega il dt attività giovanile Matteo Quarantelli - al gruppo dei 2004 e dei 2005, ovvero i cosiddetti minicadet, per poi rivolgerci a coloro che hanno cominciato da poco la loro attività, dal 2006 al 2008 con l’inserimento di un ragazzino addirittura del 2010. I primi sono già rivolti a un allenamento orientato allo sport, organizzato, sistematico e metodico, gli altri hanno avviato da poco un’esperienza sportiva più strutturata e articolata. Trascorrono circa quattro anni fra gli inizi e la fase di sviluppo del processo».

Alessandro Arcigli e Giada RossiLo stesso Quarantelli ha operato una sintesi della due giorni, sottolineando l’importanza di pensare in maniera collettiva, per raggiungere il bene comune.«Dalle esperienze fatte dallo staff azzurro in ambito internazionale deve emergere un valore aggiunto per altre realtà, come le società, che possano crescere. Con i ragazzi più giovani cerchiamo di portare avanti un impegno nel corso dell’anno e un traguardo potrebbe essere quello di fissare degli incontri settimanali, interessando maggiormente i referenti regionali». Arcigli ha voluto coinvolgere Rossi e Brunelli e ha enfatizzato il significato dell’integrazione del movimento paralimpico in quello olimpico. «In sinergia, a tutti i livelli, riusciremo a contrastare meglio la concorrenza internazionale, che sta diventando sempre più globale e agguerrita».

Il presidente Di Napoli ha ricordato l’emozione provata durante le Paralimpiadi e ha espresso la sua riconoscenza a Giada e a Michela, in rappresentanza di tutto il movimento, per avergliele regalate. È stato lui stesso a concludere il Meeting organizzato a Lignano. «Abbiamo voluto iniziare un percorso e non abbiamo la presunzione di aver detto tutto, ma di aver dato un piccolo contributo alla crescita dei nostri allenatori e non solo. Avremo altre opportunità per rivederci, confrontarci e anche criticarci, guardandoci però sempre negli occhi. Ringrazio tutti per averci seguito, qui sul posto o dalle proprie case, in virtù del collegamento in streaming». L’appuntamento è rinnovato, dunque, alle prossime occasioni.