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Il quattordicesimo scudetto del Castel Goffredo è arrivato nel modo più sportivamente sofferto che ci si potesse immaginare. Al termine di quattro ore e mezza di lotta, l'A.G. Turini ha pareggiato per 3-3 contro le campionesse in carica della Teco Corte Auto Cortemaggiore, mandando in visibilio il PalaTennisTavolo "Elia Mazzi". Dopo il 4-0 dell'andata in trasferta è dunque tricolore per le castellane, che tornano a vincere dopo sei anni e doppiano il successo di ieri ottenuto dalla squadra maschile, che mancava anch'esso dal 2010.

Il confronto è stato un raro concentrato di emozioni, con continui colpi di scena. Laura Negrisoli ha iniziato portandosi in vantaggio per 2-0 su Tian Jing, che ha recuperato e nel quinto set si è conquistata ben cinque match-point sul 10-5. Laura li ha annullati tutti e sul 10-11 ha neutralizzato anche il sesto, prima di chiudere per 13-11 alla sua prima palla utile. Giorgia Piccolin, a differenza di quanto accaduto all'andata, ha impegnato Shim Se Rom, che si è imposta per 3-1, riportando le sorti in parità. Wang Yu si è presa la rivincita nei confronti di Le Thi Hong Loan rispetto alla sfida di Cortemaggiore e ha prevalso per 3-0. Importanti le tre occasioni mancate dalla Loan per mettere in carniere il primo set, appannaggio poi dell'avversaria per 15-13.

Shim Se Rom ha prevalso per 3-1 su Negrisoli, dopo aver perso il primo parziale, impattando nuovamente la situazione sul 2-2. Nel quinto singolare Tian Jing ha avuto sulla sua racchetta il punto scudetto, quando si è trovata sul 2-0 e con un match-point nel terzo set. Wang Yu ne è uscita alla grande e ha recuperato, imponendosi al quinto. Ci ha però pensato la Loan, la più giovane del gruppo, con il 3-2 in rimonta da 0-1 e 1-2 su Piccolin, a consegnare il titolo all'A.G. Turini, prima di correre ad abbracciare le compagne e coach Alfonso Laghezza.

«Alla fine - spiega un emozionato Laghezza - non ci credevo più nemmeno io. Il risultato del primo singolare ci ha subito messo in difficoltà. A Tian Jing, quando ha avuto tutti quei match-point, è mancata un po' di lucidità e freschezza fisica. Anche dopo la sua sconfitta contro Wang Yu pensavo al peggio. Shim se Rom ci ha aiutato con i suoi due punti. È stata tutta una partita in salita per noi, però abbiamo avuto il merito di non mollare mai e siamo stati bravi. Non avrei mai immaginato di vincere questo scudetto con l'ultimo punto decisivo della Loan. Ha conquistato il successo nonostante non fosse nel suo migliore stato di forma ed è stata formidabile mentalmente. Una grandissima prova di maturità da parte sua. È il massimo che potessi chiedere a questa serata, dal momento che la alleno da sette anni, e il risultato di molte stagioni di duro lavoro. Vorrei fare i complimenti al Cortemaggiore, perché è stato veramente all'altezza di questa finale. Per noi si tratta di una doppietta strepitosa. Era giusto riportare a Castel Goffredo questi due scudetti, che mancavano da troppo tempo e che tutta la società si merita. Negli ultimi anni ne ho visti scappare via molti».

Il Cortemaggiore ha sfiorato la "bella", dimostrando di valere le avversarie. «Sapevo - afferma l'allenatore Michael Oyebode - che le ragazze sarebbero state capaci di una prestazione del genere. È un vero peccato non aver completato l'opera. Non so se ci sia stata una finale scudetto così combattuta. Personalmente non avevo mai vissuto una serata così. Laura è stata veramente eccezionale e mi dispiace che smetta di giocare a tennistavolo. Mi ha anche aiutato molto in panchina e le sono riconoscente per quello che ha fatto. Wang ha dato il massimo. Le avevo chiesto di tirare fuori il carattere e ha rimontato Tian Jing da 0-2, rimandando l'esito all'ultima partita. Giorgia ha fatto la sua parte e sfido chiunque a disputare questo tipo di gare. Ha solo 20 anni e andare in campo in questa palestra, con tanta tensione addosso, sarebbe stato difficile per chiunque. Non le devo rimproverare nulla e anzi dico brava alla Loan, che è rimasta lucida fino alla fine. Purtroppo il nostro è uno sport, a mio modo di vedere, assolutamente crudele. Questa sera ci ha tolto tanto, ma le mie congratulazioni vanno al Castel Goffredo, perché quando si vince vuol dire che si è meritato di vincere. Ringrazio Wang, Giorgia, Laura e Giulia Cavalli, la società, il presidente e tutti coloro che ci hanno seguito qui oggi per sostenerci. Abbiamo sfiorato l'impresa e questo è solo un arrivederci. La sfida con Castel Goffredo non morirà mai e l'anno prossimo saremo pronti a rinnovarla».

Castel Gofredo campione femminile