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L'andata delle semifinali dei playoff di serie A1 maschile si è svolta tutto sommato secondo pronostico, con l'A.G. Turini Castel Goffredo che ha vinto per 4-2 in casa del Cral Comune di Roma e Apuania Carrara e Marcozzi Cagliari che hanno pareggiato per 3-3.

La capolista è riuscita dunque a esorcizzare le insidie della prima partita in trasferta, che così caro le era costata l'anno scorso. Cheng Qian (nella foto) ha battuto per 3-0 Nicola Di Fiore e 3-2 Federico Pavan e Marco Rech Daldosso e Luca Bressan hanno sconfitto per 3-0 Pavan e Di Fiore. Bravissimo Paolo Bisi nelle fila locali, con i 3-1 a Bressan e a Rech.

«Cheng - spiega il coach castellano Alfonso Laghezza - è andato via facile su Di Fiore, poi contro Pavan, come temevo, ha sofferto un po', perché in certe situazioni è stato troppo precipitoso e l'avversario lo ha condotto a sbagliare. Nei momenti decisivi dell'ultimo set, però, è stato bravo. Era in svantaggio per 5-2 e si è portato avanti 6-5. Tatticamente negli ultimi punti del match è stato più controllato e ha avuto ragione. Rech è partito bene contro Pavan nel primo set e nel secondo è risalito quando era sotto per 7-4 ed è riuscito a rimanere tranquillo e a portarlo a casa. È stata una fase determinante del match. Contro Bisi, forse anche tranquillizzato dal fatto che eravamo sul 3-1, non ha avuto lo stesso piglio mostrato nel primo singolare. Ha ceduto il primo parziale, vinto il secondo e poi si è perso nelle ragnatele di Paolo e non si è espresso al meglio. Bressan contro Bisi ha sbagliato un po' troppe palline facili nell'angolo del diritto, che gli sono costati il secondo e il terzo set. Ha offerto una buona prestazione con Di Fiore, facendo ciò che avrebbe dato fastidio a Nicola, che non è riuscito a trovare le contromisure». Il tecnico capitolino Domenico Giordani un po' recrimina:«Loro sono stati bravi, però un 3-3 avrebbe potuto starci. Al quinto set Pavan, che stava giocando benissimo, conduceva per 5-2 e il cinese gli ha preso due retine. Grande onore agli avversari e anche al nostro Paolino Bisi, che ha portato due punti».

Chi si aspettava equilibrio fra Apuania e Marcozzi non è rimasto deluso dal 3-3 conclusivo. Da una parte Mattia Crotti si è imposto per 3-2 su Alessandro Di Marino e per 3-0 su Maurizio Massarelli e Alessandro Baciocchi per 3-0 su Massarelli, dall'altra Stefano Tomasi ha fatto doppietta, con i 3-0 su Lyu Boliang e Baciocchi, e Di Marino ha prevalso per 3-1 su Roberto Negro.

«Ho pensato molto alla formazione - racconta il tecnico sardo Sandro Poma - e non è andata esattamente come volevo, anche se ero conscio che avrei avuto questi incroci. Ritengo che il pareggio sia un risultato giusto. Tomasi è stato immenso, non lasciando spazio a Liu e facendo una grande partita anche contro Baciocchi. Di Marino è stato ottimo e ci ha fatto credere in un paio di momenti della partita di poter battere anche Crotti. Ha fatto suo il primo set per 16-14 e poi è andato avanti 2-1. Nel quarto set è scattato benissimo, ha avuto un appannamento, ha recuperato e nel frangente decisivo è stato più lucido Crotti. Nel quinto set non c'è più stata gara. Mi voglio complimentare con Crotti, perché anche contro Massarelli, nonostante si vedesse che fosse stanco, ha disputato un match tatticamente perfetto, sfruttando al massimo le sue doti. Sul 3-2 per loro bisognava tenere i nervi saldi e Di Marino c'è riuscito in pieno. Il primo set è stato facile, poi nel secondo Negro ha recuperato. Sulla situazione di un set pari la sfida avrebbe potuto complicarsi e Alessandro è rimasto lucido e con molta concretezza ha tagliato il traguardo da vincitore. Massarelli contro Baciocchi ha avuto pochissime chance, ne ha avute di più contro Crotti. L'ho visto un po' sfiduciato e sarebbe stato fondamentale per lui vincere il secondo set, in cui era avanti per 9-7».

Per il direttore sportivo toscano Claudio Volpi «l'equilibrio tanto sbandierato è stato confermato. Crotti ha portato alla causa due punti importanti, dimostrandosi molto lucido nei momenti più delicati a capire le difficoltà degli avversari. L'esperienza gli permette di avere sempre delle soluzioni diverse per mettere in difficoltà chi gli sta di fronte. Baciocchi ha dato una buona prova di sé contro Massarelli, non si è ripetuto contro Tomasi, che peraltro tatticamente ha fatto fino in fondo il suo dovere e lo ha imbrigliato. Lyu all'inizio era un po' timoroso, nel prosieguo ha giocato meglio, ma la partita è stata a senso unico per merito di Tomasi. Negro è stato incolore nel primo set, poi ha capito che avrebbe potuto dire la sua e nel secondo parziale ci è riuscito, anche se non è bastato».

Cheng Qian