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È l'indiscussa primatista degli scudetti vinti, dal momento che si è aggiudicata 18 degli ultimi 20 titoli italiani a squadre, dal 1996 all'anno corso. Dodici Laura Negrisoli li ha conquistati con il Castel Goffredo, quattro con la Sandonatese e uno con lo Zeus e il Cortemaggiore. Impossibile non chiederle un pronostico sulle semifinali playoff, che inizieranno domani con i match d'andata, alle 16,30 fra il Tennistavolo Center Parma e l'A.G. Turini Castel Goffredo e alle 18,30 fra il Norbello e la Teco Corte Auto Cortemaggiore.

Laura, partiamo dall'inizio, quel Castel Goffredo era veramente imbattibile?

«In certi anni c'è stato un predominio assoluto, perché eravamo nettamente superiori alle avversarie Sono rimasta legata ai primi scudetti vinti con il marchio Fit Lycra e a quello del 2002 contro il Pink Cervino della Boulatova. Non eravamo favorite il mio punto contro di lei era stato decisivo. La due Champions League conquistate con lo Sterilgarda nel 2006 e 2007 sono altrettante pietre miliari».

Perché nel 2008 hai deciso di andare alla Sandonatese?

«Giocare per una società più affamata per me era un motivo di stimolo in più e lo vissi come una sfida. Quel primo scudetto del 2009, che ha interrotto il ciclo di Castel Goffredo, è stato veramente clamoroso. Anche lì abbiamo trovato continuità di risultati e in cinque anni abbiamo vinto quattro volte».

Poi è venuto lo Zeus?

«Era un club che da anni arrivava ai playoff, ma non aveva mai centrato l'obiettivo. Sono riuscita a dare quel qualcosa in più e in una finale tutta sarda molto dura contro il Norbello ce l'abbiamo fatta all'ultimo punto».

Non hai fallito neppure a Cortemaggiore.

«Anche lì ho trovato le condizioni giuste per rilanciare la sfida. C'era l'ambizione a salire in alto e già il primo anno abbiamo raggiunto il traguardo: eravamo una delle compagini favorite, ma non la favorita in assoluto. Sono orgogliosa del record dei 18 scudetti in 20 anni, perché ho sempre fatto la mia parte e ho ottenuto tutti i successi tricolori da titolare, garantendo i punti».

Per la tua esperienza quali sono le qualità che permettono a una squadra di vincere i playoff?

«L'amalgama all'interno del gruppo è fondamentale e devo dire che il rapporto con le compagne è stato sempre ottimo. Ho vinto due campionati con la Sandonatese da allenatrice-giocatrice e anche ora che c'è un tecnico la mia figura è quella di allenatrice in seconda. Parlo con le ragazze e cerco d'infondere in loro fiducia e creare un ambiente di armonia, sicurezza e convinzione nei propri mezzi. Ovunque vada, vado per vincere, mai per arrivare seconda».

Sei soddisfatta quest'anno del tuo rendimento?

«Fino all'anno scorso avevo una percentuale molto alta di vittorie, in questa stagione ho perso qualche partita in più, anche se in linea di massima ho vinto le partite che dovevo vincere. Sarà comunque per me l'ultimo campionato e cercherò di chiudere in bellezza. Un po' mi dispiace, ma arriva il momento per tutti di smettere».

Come giudichi le semifinali?

«Castel Goffredo ha sicuramente una marcia in più rispetto a Parma, avendo la coreana Shim Se Rom, Tian Jing e la Loan. In regular season ha vinto nettamente entrambe le volte, però i playoff sono gare diverse dalle altre, perché se sbagli sei fuori. Nessun risultato è scontato».

E voi contro il Norbello?

«Ci siamo imposte sia all'andata sia al ritorno, ma partiremo in trasferta e il loro campo è molto ostico. Sono convinta che i precedenti contino fino a un certo punto. Sarà tutto da vedere, anche se siamo leggermente favorite e se ripeteremo ciò che abbiamo fatto finora avremo le nostre possibilità».

Laura Negrisoli