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Apuania Carrara 2017 2018 2Dopo la gara d'andata femminile, anche la finale scudetto maschile sta per entrare nel vivo. Oggi pomeriggio, alle ore 16 al Centro Sportivo Bonacossa, si affronteranno l'Aon Milano Sport e l'Apuania Carrara, con diretta Facebook sulla pagina del Centro Sportivo Bonacossa. Sono le uniche due squadre capaci di terminare imbattute la regular season.

I toscani hanno concluso al comando, totalizzando 25 punti, con 11 vittorie e tre pareggi, i lombardi si sono classificati secondi a quota 20, a pari merito con il Tennistavolo Lomellino - Cipolla Rossa di Breme (sconfitto però due volte), con sei successi e otto pareggi. Apuania ha conquistato già tre tricolori, nel 2013, 2014 e 2017 e nel 2016 ha disputato un'altra finale. Milano Sport è una matricola ed è dunque al debutto in una sfida del genere.

I padroni di casa potranno contare su Leonardo e Matteo Mutti e su Guo Ze, gli ospiti su Mihai Bobocica, sul russo Sadi Ismailov, su Mattia Crotti e sul serbo Lorencio Lupulesku (nella foto).

«La nostra stagione - spiega coach Yang Min - è stata molto positiva, se consideriamo che in squadra l'unico atleta che aveva già esperienza di A1 era Leonardo. Matteo è un giovane di soli 17 anni e anche Guo Ze non aveva mai disputato questa categoria. In finale non dovremo difendere nulla, ma soltanto spingere, saranno loro a difendere il titolo. Sono già soddisfatto di dove siamo arrivati. Non abbiamo ancora perso una partita ed è stata una bella impresa. In semifinale, contro il Lomellino, i ragazzi mi sono piaciuti. Matteo era tornato dai Campionati Mondiali, che sono stati per lui una fantastica esperienza, e contro Yefimov è stato bravissimo, non solo perché ha vinto, ma soprattutto perché ha avuto coraggio. Quella era una partita fondamentale per gli avversari ed essercela aggiudicata è stata la svolta. Leonardo, che era reduce dall'infortunio alla spalla, all'andata ha battuto Baciocchi, ma a livello di testa e di gioco non era ancora in forma. Al ritorno l'ho visto meglio e speriamo che in finale progredisca ancora. Guo all'andata era teso, a Milano ha giocato molto più tranquillo  Quando si arriva a una finale scudetto non c'è una squadra più forte e una più debole, vince chi gestisce meglio la gara mentalmente. Loro sono abituati più di noi a disputare partite del genere e hanno nelle loro fila il numero uno azzurro, un nazionale russo e un uomo di esperienza come Crotti. Noi abbiamo il coraggio della gioventù e andremo in campo senza paura. A differenza di altre squadre, io alleno e seguo i ragazzi tutti i giorni della settimana e questo rapporto ravvicinato rafforza la nostra conoscenza e il nostro spirito di gruppo».

I due scontri diretti sono finiti sul 3-3, ma nel ritorno ad Avenza i milanesi conducevano per 3-1. «A mio parere - afferma il tecnico carrarese Claudio Volpi - si tratta della finale più giusta. Milano ha Matteo Mutti in grande crescita e Guo Ze è un cinese forse non molto appariscente, ma certamente solido. Leonardo fin quando ha giocato in regular season ha avuto un rendimento elevatissimo. Ultimamente ha dovuto fermarsi, ma lui è uno che quando va in campo dà sempre il 100% ed è un avversario molto pericoloso. Penso che fra noi e loro non ci siamo partite con risultati scontati. Che noi abbiamo una maggiore abitudine alle finali è una considerazione di buon senso, poi però i match vanno giocati e con i set a 11 alle volte bastano poche palle a decidere le sorti. In frangenti come questi, c'è tensione da parte di tutti. In semifinale i nostri hanno fatto tutti la loro parte. Al ritorno Castel Goffredo ha avuto un ottimo avvio e la reazione è stata puntuale ed efficace. Non si può pretendere di giocare bene e vincere, perché, quando è in palio l'obiettivo di una stagione e vincere è l'unica cosa che conti veramente, tutto diventa più difficile. Secondo me fra noi non ci sono favoriti e sulla carta quella che ci aspetta è una delle finali più combattute degli ultimi anni. Comunque andrà gara-1 in casa loro, non sarà determinante e il secondo confronto, nel quale si ripartirà da 0-0, potrà essere del tutto diverso. Rispetto alla semifinale, non si potranno fare calcoli sui punteggi e bisognerà giocare sempre per il successoi. Saranno tutte belle partite da vedere. Dei nove accoppiamenti potenziali, sei o sette possono sortire dei testa a testa molto interessanti. Fare un punto in finale è sempre impegnativo, fra noi e Milano sarà ancora più arduo».