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Ishikawa Ito e Hirano eliminate a Gold Coast 2017Era veramente difficile alla vigilia immaginare un tracollo del genere. L'Australian Open, in corso di svolgimento a Gold Coast, ha finora riservato delusioni in serie al pongismo giapponese. Nel settore femminile addirittura le prime tre nipponiche non hanno superato il turno inaugurale. Kasumi Ishikawa, numero 6 al mondo è stata battuta per 4-1 (7-11, 11-7, 7-11, 10-12, 10-12) dalla cinese Chen Xingtong. Non hanno avuto sorte migliore le giovanissime Miu Hirano, detentrice del titolo di World Cup e campionessa asiatica in carica, e Mima Ito, rispettivamente numeri 7 e 10, eliminate per 4-2 (13-11, 7-11, 11-9, 7-11, 5-11, 7-11) e per 4-1 (11-8, 10-12, 5-11, 7-11, 7-11) dalle altre cinesi Gu Yuting e Zhang Quiang.

La nazione dominante conferma dunque di avere risorse infinite e di essere in grado di dare dispiaceri alle avversarie più qualificate anche con atlete non di prima fascia. Il Paese del Sol Levante si è solo parzialmente riscattato con l'impresa di Saki Shibata, che ha messo fuori dal tabellone, con il punteggio di 4-2 (6-11, 6-11, 11-8, 12-10, 11-9, 11-6), la singaporeana Feng Tianwei, testa di serie numero 2. Contro pronostico anche il successo della 17enne Maki Shiomi, per 4-3 (2-11, 11-5, 13-11, 7-11, 10-12, 11-7, 11-7) sull'altra singaporeana Zeng Jian. Continua il suo percorso la campionessa uscente Hina Hayata. I risultati a sorpresa fin qui maturati non fanno che rafforzare la posizione delle cinesi Zhu Yuling e Chen Meng, che prenotano la finale.

Passando al singolare maschile, il Giappone ha dovuto incassare la sconfitta di Koki Niwa, numero 2 del seeding. A superarlo per 4-2 (11-4, 11-7, 5-11, 11-3, 8-11, 11-7) è stato l'ottimo francese Tristan Flore, che ora affronterà l'inglese Paul Drinkhall, bravo a estromettere per 4-2 (11-7, 11-9, 8-11, 3-11, 11-8, 11-7) il russo Alexander Shibaev. Disco rosso anche per il 13enne prodigio Tomokazu Harimoto, che dopo le vittorie a sensazione dell'ultimo mese e mezzo, culminate nei quarti di finale raggiunti ai Mondiali e nella semifinale di Chengdu, che lo hanno fatto salire al 39° posto nella classifica Ittf, si è arreso senza combattere per 4-0 (6-11, 3-11, 7-11, 6-11) al coreano Lim Joonghoon, n. 64. Fenomeno sì, ma sarà meglio ricordare che si tratti pur sempre di un ragazzino, con tutti gli alti (molti) e i bassi (comunque pochi) legati alla sua verdissima età. Nessun problema per il favorito Jun Mizutani, che non ha lasciato set (11-9, 11-8, 11-5, 11-8) al coreano Seo Hyundeok.