Banner MINI bando Over65 B 3

Patrizio Deniso con Niagol Stoyanov 2Il giorno dopo la bella vittoria per 3-2 sull'Ucraina, ottenuta dall'Italia nel match di andata dei playoff per la qualificazione alla Prima Divisione dei Campionati Europei, gli azzurri stanno preparando la decisiva sfida di ritorno, in programma questa sera alle ore 19 sempre al Centro Sportivo Bonacossa di via Mecenate 74 a Milano (ingresso libero). Sarà possibile seguire integralmente l'incontro in diretta sul profilo Facebook della FITeT e con il servizio di live scoring.

«Faccio i complimenti ai ragazzi - commenta il direttore tecnico Patrizio Deniso, nella foto di Marta Moratti con Niagol Stoyanov, - ma siamo tutti consci di non avere ancora fatto nulla. L'esperienza ci porta a dire che in incontri di questo tipo si è sicuri di ciò che si è ottenuto solo dopo la conquista dell'ultimo punto. Sappiamo che ci attende un ritorno ricco d'insidie, anche se potremo affrontarlo davanti al nostro pubblico, che ieri è stato molto numeroso e ci ha dato una mano importante. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra, concentratissimi e non pensare alla prima partita, ma solo alla seconda come se fosse l'unica e decisiva per salire. Anche per loro le chance di centrare l'obiettivo sono alte, pur se è vero che psicologicamente siamo un po' avvantaggiati, perché i ragazzi hanno fiducia. La strada che porta al traguardo è ancora molto lunga, però siamo partiti con il piede giusto».

La squadra ha dimostrato di essere competitiva ai massimi livelli:«Bobo è stato bravo a fare doppietta. Ha tenuto sotto controllo il primo singolare e nel secondo, dopo aver subìto la rimonta di Kou Lei, nel quinto set non si è disunito e anzi è andato in crescendo. Quando la tecnica funziona è chiaro che sviluppare bene anche la tattica diventa più facile. Niagol ha giocato alla pari con Lei e alla fine è risultato determinante qualche errore di troppo sulla risposta. Oggi lavoreremo per sistemare quest'aspetto. È stato comunque lui a darci il successo, battendo Efimov in un testa a testa complicato. Marco Rech con Zhmudenko ha avuto l'opportunità di andare alla "bella" e nei frangenti delicati ha commesso troppi errori non forzati. A 9 nel nostro sport arrivano in molti, fondamentale però è raggiungere almeno gli 11 punti. Peccato».