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Il tennistavolo ha un nuovo campione olimpico ed è senza dubbio l’atleta più meritevole. Al Rioncentro Pavilion 3, il cinese Ma Long, numero uno al mondo, ha battuto in finale per 4-0 il suo connazionale e detentore del titolo Zhang Jike, ottenendo il suo primo oro individuale e completando il Golden Grand Slam. Quattro anni fa a Londra era presente solo nella gara a squadre. La medaglia di bronzo è andata al giapponese Jun Mizutani, per 4-1 ai danni del bielorusso Vladimir Samsonov.

Il derby cinese è vissuto soprattutto su un primo set molto combattuto. Ma Long è andato sull’8-4 e Zhang Jike lo ha raggiunto e superato 9-8. Alla fine è stato Ma a prevalere ai vantaggi per 14-12. Di lì in poi l’equilibrio è gradualmente scemato, per merito della prima testa di serie e favorito per il successo a cinque cerchi, che ha avuto la meglio per 11-5, 11-4, 11-5. Dopo aver portato a casa il successo, Ma ha ringraziato i suoi tifosi facendo un cuore con le mani. «Con Zhang - ha raccontato al termine il campione - ci conosciamo bene e dunque non è tanto una gara basata sulle qualità tecniche, ma sull’aspetto mentale e sulla psicologia. Per quanto mi riguarda, non difendevo alcun titolo e dunque ho avuto meno pressione in campo. Anche dopo aver vinto mi sono sentito tranquillo. Penso di aver giocato bene per tutto il match, a questi livelli non c’è mai nulla di scontato».

L’andamento del primo set probabilmente ha orientato l’esito del match. Zhang ne è convinto: «È stato il momento cruciale. Ero ancora lento nelle reazioni e debole nello scambio con il rovescio. Se avessi vinto, l’intero incontro sarebbe andato diversamente. L’abilità di Ma Long è superiore alla mia nei primi tre colpi e nella capacità di cambiare fra il gioco d’attacco e quello di blocco. Congratulazioni a lui».

Nella sfida per il terzo gradino, Mizutani ha dunque sconfitto Samsonov. Si era aggiudicato quattro dei cinque confronti diretti precedenti, ma erano sfide lontane. I due si erano affrontati per l’ultima volta ai Mondiali a squadre del 2012 e il giapponese aveva avuto la meglio per 3-1. L’asiatico, che è tre posizioni davanti all’avversario e 13 anni più giovane, si è ripetuto, mettendo in carniere la prima medaglia olimpica per il Giappone. Mizutani ha iniziato in modo più aggressivo, prendendo un margine (6-2) che ha mantenuto fino alla fine del primo set (11-4), in cui Samsonov ha ottenuto solo tre punti sul suo servizio.

Nel secondo il bielorusso è scattato meglio (4-1) è stato raggiunto ed è tornato in vantaggio (9-7). Gli ultimi quattro punti, però, sono stati del suo rivale, che ha avuto ragione per 11-9. Samsonov non si è dato per vinto e nel terzo parziale è andato sull’8-5 e ha chiuso per 11-6. Nel quarto, con il nipponico vicino al traguardo, il 40enne di Minsk con quattro conclusioni vincenti di seguito si è issato al set-point. Ne avrebbe avuti altri tre senza sfruttarli, mentre a Mizutani ne è bastato uno (14-12). Jun ha così fiutato il traguardo e nella quinta frazione non lo ha più fermato neppure un ottimo Samsonov (11-8).

«Sono straordinariamente felice - ha detto l’asiatico al termine della contesa - Samsonov non è stato un avversario facile da affrontare, perché ci conosciamo molto bene. Sebbene sia riuscito a rientrare nel match, si sia aggiudicato il terzo set e sia andato vicino a farcela anche nel quarto, non ho mai rinunciato a dare il massimo fino alla fine ed è andata bene». Deluso il bielorusso: «Non è bella sensazione perdere la sfida per il bronzo. Questa era probabilmente la mia ultima opportunità, siccome non so se sarò a Tokyo. Dopo l’incontro con Ovtcharov ero infortunato e probabilmente non sono riuscito a entrare veramente nel match. Non ho voluto neanche spingere troppo, per non rischiare fisicamente. Sebbene abbia mancato la possibilità di vincere il quarto set, l’adrenalina mi ha fatto dimenticare tutto e arrivare fino alla fine».

A Rio è intanto già tempo di pensare alle competizioni a squadre. Già oggi partirà la femminile, con gli ottavi di finale del tabellone: alle ore 15 Cina-Brasile, Australia-Corea del Nord, Corea del Sud-Romania ed Egitto-Singapore e alle 20 Germania-Stati Uniti, Taipei-Hong Kong, Olanda-Austria e Polonia-Giappone.

Il podio a cinque cerchi (foto Rémy Gros), con Zhang Jike, Ma Long e Ju Mizutani

Olimpiadi di Rio podio maschile singolare