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Debora Vivarelli terza al WTT Feeder Stockholm 2023Debora Vivarelli ha concluso al terzo posto la sua fantastica settimana al WTT Feeder Stockholm, nella quale è tornata in semifinale a quattro anni dall’ultima volta. Oggi nel penultimo turno ha ceduto per 3-1 (5-11, 6-11, 11-9, 5-11) all’esperta tedesca Shan Xiaona, da poco laureatasi campionessa europea a squadre.

«Sono contentissima - commenta l’azzurra - ne avevo veramente bisogno. Erano mesi che stavo giocando bene e sentivo che tutto funzionava, semplicemente non riuscivo a concludere. Ho disputato molte partite contro gente forte, nelle quali ero sempre in vantaggio e mi facevo rimontare. Sono stata brava a tenere duro e a rimanere positiva, sentivo che prima o poi questa resilienza e il duro lavoro avrebbero pagato. Fin dall’inizio contro la polacca Martina Lys sono stata molto concreta. Ho poi trovato la taipeana Huang Yu-Jie e sono stata nuovamente solida, riuscendo a mettere in pratica il mio gioco. La prima gara in cui mi sono veramente data una grande pacca sulla spalla è stata quella degli ottavi contro l’altra taipeana Chien Tung-Chuan, che è la n. 53 al mondo e a febbraio ha battuto la giovane cinese Kuai Man. Sapevo che sarei andata incontro a una sfida molto dura, però mi sono imposta fin da subito e sono stata aggressiva dall’inizio alla fine. Nei quarti avevo la difesa croata Ivana Malobabic, che avevo già affrontato parecchie volte ed erano sempre stati match tirati. Il fatto di avere Elena Timina in panchina mi ha aiutato e l’ho portata a casa abbastanza velocemente».

Per quanto riguarda la semifinale odierna contro Shan Xiaona «è stata dura, non me l’ero mai trovata di fronte prima. Nei primi due set ho fatto veramente fatica a trovare il ritmo e i suoi punti deboli. Nel terzo non ho pensato alla tattica e ho giocato sciolta. Ho iniziato a servire un po’ più lungo e a essere subito aggressiva ed è andata bene. Nel quarto parziale sono partita bene e lei ha alzato un po’ il livello. Aveva molta qualità nei colpi e mi ha messo in difficoltà. Mi tengo stretta questa semifinale, che fa bene a me e a chi lavora con me, alla mia società, alla mia famiglia e al mio tecnico Jason Luini. Desidero ringraziare il Centro Sportivo Esercito e la Federazione, che mi aiuta a partecipare a questi tornei. Vedo una luce in fondo al tunnel e l’obiettivo, è inutile nasconderlo, è l’Olimpiade di Parigi del prossimo anno, mi sento di avere chance di farcela».