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Tomokazu Harimoto vince lOpen del Giappone 2018È successo tutto in sette giorni. Se a Shenzhen i cinesi avevano fatto l'en plein, vincendo tutte e cinque le gare in programma, a Kitakyushu i giapponesi si sono presi la rivincita, aggiudicandosi i due ambiti singolari e i rivali hanno vinto solo il doppio femminile e il misto. In campo maschile il protagonista assoluto è stato Tomokazu "Wonder Boy" Harimoto (nella foto di Hideyuki Imai). Il 14enne fenomeno ha fatto fuori nei quarti il trionfatore di Shenzhen Ma Long, che in casa sua era parso imbattibile. Invece il suo giovanissimo avversario lo ha superato per 4-2 (11-8, 11-9, 11-7, 3-11, 2-11, 11-6) e non si è fermato. In semifinale ha messo sotto per 4-2 (11-5, 10-12, 11-4, 11-5, 5-11, 11-9) il coreano Lee Sangsu e in finale ha avuto la meglio per 4-3 (9-11, 8-11, 11-9, 11-4, 10-12, 11-7, 13-11) sul redivivo Zhang Jike, tornato a giocare a Hong Kong e già capace di centrare a distanza di due settimane una finale che gli mancava dal 2016. L'ex numero 1 al mondo in semifinale aveva approfittato della rinuncia del tedesco Timo Boll, bloccato da un infortunio al collo. Harimoto ha dunque ottenuto il suo secondo successo nel World Tour, dopo quello del 2017 in Repubblica Ceca.

Mima Ito vince Open del Giappone 2018Nel femminile la 17enne Mima Ito (nella foto di Hideyuki Imai) contro pronostico ha prevalso nell'atto conclusivo dulla cinese Wang Manyu, l'atleta più in forma del momento, reduce dalle vittorie di Hong Kong e Shenzhen. La nipponica si è imposta per 4-2 (11-7, 12-10, 8-11, 11-7, 6-11, 12-10), mettendo in carniere il suo quinto titolo nel World Tour. Wang, che era alla terza finale in altrettante settimane, può consolarsi pensando al 4-2 (11-7, 7-11, 12-10, 9-11, 11-6, 11-6) in semifinale sulla connazionale Liu Shiwen, che le ha garantito il primo posto nel ranking internazionale. La Ito nel penultimo turno aveva visto in faccia l'eliminazione, essendosi trovata in svantaggio per 3-0 (8-11, 9-11, 6-11) contro la cinese Chen Xingtong e aveva infilato quattro set consecutivi (11-9, 11-9, 11-7, 11-7).

Nel doppio maschile sono andati a segno i coreani Jeoung Yungsik e Lee Sangsu, che in semifinale hanno compiuto l'impresa di estromettere per 3-2 (11-8, 8-11, 12-10, 9-11, 11-9) gli hongkonghesi Ho Kwan Kit e Wong Chun Ting, capofila del seeding. Nel match decisivo hanno piegato per 3-1 (11-6, 5-11, 11-9, 11-5) i cinesi Liang Jingkun e Zhou Kai, che non erano inclusi fra le teste di serie e venivano dal 3-0 (11-5, 11-6, 11-5) sui taipeani Liao Cheng-Ting e Lin Yun-Ju.

Fra le donne era previsto un derby cinese per assegnare il primo gradino del podio, che è stato aggiudicato senza giocare a Gu Yuting e Mu Zi, per il forfait di Wang Manyu e Liu Shiwen, per un infortunio di Liu. In semifinale le vincitrici avevano disposto per 3-1 (11-4, 11-4, 6-11, 11-4) delle taipeane Cheng Hsien-Tzu e Liu Hsing-Yin e e finaliste avevano fermato per 3-1 (11-6, 6-11, 11-7, 11-5) le coreane Jeon Jihee e Yang Haeun.

Nel doppio misto la finale è stata diretta come primo arbitro da Mario Re Fraschini e ha registrato il 3-0 (11-9, 11-9, 11-9) dei cinesi Liang Jingkun e Chen Xingtong sui giapponesi Maharu Yoshimura e Kasumi Ishikawa. Terzo posto a pari merito per gli hongkonghesi Ho Kwan Kit e Lee Ho Ching, stoppati per 3-1 (11-7, 9-11, 6-11, 7-11) da Liang e Chen, e per i coreani Lee Sangsu e Choi Hyojoo, dominati per 3-0 (6-11, 6-11, 5-11) da Yoshimura e Ishikawa.