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Timo Boll e Bernadette Szocs Top 16 europeo 2018Al Top 16 Europeo di Montreux i campioni uscenti non si sono confermati, dopo aver raggiunto entrambi la finale. L'atto conclusivo maschile ha messo di fronte per la prima volta nella storia della manifestazione due tedeschi e il numero 1 al mondo Dimitrij Ovtcharov si è dovuto arrendere al connazionale Timo Boll, seconda testa di serie e n. 3 del ranking Ittf, che è andato a segno per la sesta volta in carriera, dopo le vittorie del 2002 e 2003 a Rotterdam, del 2006 a Copenhagen e del 2009 e 2010 a Düsseldorf.

Il 36enne di Erbach è ora a un successo dallo svedese Jan-Ove Waldner, che dal 1984 a Bratislava al 1996 a Charleroi si è imposto sette volte. Boll ha prevalso senza discussioni per 4-0 (13-11, 11-6, 11-3, 11-6). Nella finale per il terzo posto il danese Jonathan Groth ha avuto la meglio per 4-3 (7-11, 11-9, 11-9, 12-10, 4-11, 9-11, 11-6) sul bielorusso Vladimir Samsonov e anche lui si è qualificato per la World Cup, in programma a Disneyland Paris dal 19 al 21 ottobre.

«Sono arrivato qui - spiega Boll - non come un grande favorito. Ovtcharov ha dettato legge nel mondo negli ultimi mesi, ma oggi un po' di cose sono andate al posto giusto. Mi sono aggiudicato il set d'apertura, che era molto importante, e poi un altro aspetto chiave è stato che Dimitrij non era nella sua forma migliore. L'anno scorso abbiamo giocato contro molto spesso e ho lavorato su alcune nuove tattiche e su nuovi servizi. Tutto ha funzionato piuttosto bene e penso di aver trovato la soluzione per batterlo».

In campo femminile la detentrice olandese Li Jie, capofila del seeding e n. 10 al mondo,  poco ha potuto contro la 22enne romena Bernadette Szocs (con Boll nella foto di Rémy Gros), n. 8 del tabellone e n. 40 Ittf, che l'ha battuta per 4-1 (12-10. 8-11, 11-6, 11-5, 11-7), inserendo per la prima volta il suo nome nell'Albo d'oro. Terza, e dunque anche lei ammessa alla World Cup, l'altra romena Elizabeta Samara, che si è imposta per 4-2 (11-4, 8-11, 11-6, 11-9, 4-11, 11-8) sulla svedese Matilda Ekholm. «Non ho pensato - afferma la Szocs - che stavo affrontando la campionessa uscente e non ero spaventata. La fiducia in me stessa è al suo massimo livello. Ho disputato talmente tanti match contro le difese che ora posso giocare contro chiunque».