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Mihai Bobocica 3Sono ore tristissime per il tennistavolo italiano. A poco più di un giorno dal giovane Giovanni Cuccu, ci ha lasciati anche Mihai Bobocica senior, papà nel nostro atleta numero uno, di cui è stato il primo tecnico, e a sua volta personaggio di spicco del pongismo internazionale.

Nato a Craiova, in Romania, il tennistavolo ha fatto parte della sua vita quasi da sempre. I due fratelli maggiori gli hanno dato l'esempio e lui, che prima suonava il violino, lo ha seguito volentieri. Ha iniziato a giocare a 9 anni ed è stato campione romeno nelle categorie Allievi e Juniores. Con la Nazionale juniores ha partecipato agli Europei. Ha vinto tre scudetti con la prima squadra della sua città e ha terminato l'attività agonistica a soli 24 anni.

Si è dunque laureato in Scienze Economiche e ha cominciato ad allenare, seguendo la Nazionale giovanile romena, con la quale ha conquistato 15 medaglie a livello europeo. È stato anche, come assistente, sulla panchina di quella maggiore. Con l'Universitatea Craiova ha ottenuto una quindicina di titoli consecutivi. A 39 anni, nel 1993, è venuto in Italia, per assumere il ruolo di coordinatore del Centro di Alta Specializzazione Olimpica di Genova. Vi è rimasto per quattro stagioni e i suoi ragazzi in quel periodo si sono aggiudicati 30 titoli italiani giovanili e tre medaglie europee.

Ha allenato la Nazionale Allievi poi  è rientrato in Romania, mettendo in carniere altri due scudetti con l'Universitatea Craiova. La sua seconda esperienza italiana lo ha visto alla testa del settore maschile e femminile del Castel Goffredo, con un bilancio di due scudetti con gli uomini, protagonisti anche di una semifinale e di una finale di Champions League, e tre con le donne. A Pieve Emanuele ha preso in mano il Settore Giovanile, per poi trasferirsi in Francia al GV Hennebont, guidato al quarto posto in campionato. Nuovamente nel nostro Paese, ha allenato per due stagioni il Tennistavolo Torino, prima di tornare in Romania per occuparsi della Nazionale giovanile.

Il presidente Renato Di Napoli, che lo conosceva bene, avendo Bobocica senior lavorato per la sua società di provenienza, si stringe con grande affetto, con tutta la Federazione, attorno al suo campione Mihai e alla famiglia, esprimendo loro i sensi del suo profondo dolore.