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Un evento in continua crescita che quest’anno, alla quinta edizione, festeggerà la sua consacrazione assoluta. Il Lignano Master Open, che si svolgerà dal 22 al 27 marzo, non aprirà, come nel 2010, la stagione agonistica internazionale, ma sarà comunque il primo grande appuntamento del calendario, una decina di giorni dopo l’Open di Ungheria. Per la quarta volta direttore di torneo è Giuseppe Vella, che per la seconda stagione si occupa delle iscrizioni e delle competizioni per conto della Fitet.
Vella, a fronte dei 180 atleti da 24 nazioni del 2010, è vero che in questa occasione avrete una vera esplosione di partecipanti?
«In effetti è proprio così, perché i pongisti in gara saranno oltre 340, provenienti da 36 Paesi. Pensavamo di attestarci intorno alle 300 unità e invece siamo andati abbondantemente oltre. A questo numero si aggiungono circa un centinaio di accompagnatori e una sessantina di arbitri».
Quali sono i motivi di questo incremento?
«Sono almeno di tre ordini. Prima di tutto siamo nell’anno di qualificazione paralimpica e tutti hanno interesse a giocare più tornei, per totalizzare il maggior numero di punti possibili. Oltre a ciò Lignano può mettere a disposizione lo splendido villaggio turistico sportivo Getur, sede anche del Centro Federale, che è dotato di alloggi e palestra perfettamente accessibili agli atleti diversamente abili. Non trascurerei poi l’aspetto economico, perché il costo d’iscrizione e permanenza  è più basso rispetto alla media degli altri tornei e questo aspetto incide sensibilmente nel caso dei gruppi più numerosi».
Nello specifico, da dove arriveranno i protagonisti dell’Open?
«Da tutti i continenti tranne l’Africa. Avremo una grande rappresentanza europea, il continente americano con Stati Uniti, Argentina e Brasile, l’Australia e l’Asia con Corea del Sud, Taipei e Hong Kong. Argentini e brasiliani dovrebbero arrivare una settimana prima, per svolgere un raduno in loco».
Il torneo è stato anche promosso in termini d’importanza.
 «Siamo stati premiati dall’Ipttc, settore  paralimpico dell’Ittf, e promossi da fattore 20 a fattore 40, per cui i punti ottenuti per ogni vittoria vengono raddoppiati. Si tratta di uno status riconosciuto alle manifestazioni che abbiano una struttura accessibile e funzionale, alti standard organizzativi e un minimo di numero di tavoli a disposizione. Ne allestiremo 20 per le gare più altri 8 per il riscaldamento».
Parliamo un po’ dei campioni presenti?
«Ci saranno tutti i nostri migliori elementi e complessivamente gli italiani saranno 34. Sul fronte stranieri ci saranno il tedesco Holger Nikelis e il russo Serguey Poddoubnyi, campioni mondiali in carica di classe 1 e 2. In classe 6 la star sarà il danese Peter Rosenmeier, che oltre all’ultima rassegna iridata di Gwangju si è aggiudicato le Paralimpiadi di Pechino nel 2008. Lo spagnolo Josè Manuel Ruiz, che ai Mondiali si è imposto nell’Open in piedi, sarà al via in classe 10. Molti i francesi, fra i quali Vincent Boury, che a Gwangju si è messo al collo l’argento a squadre di classe 1-2. Passando alle donne si segnalano per esempio la russa Nadezda Pushpasheva e la slovacca Alena Kánová, rispettivamente argento iridato di singolare in classe 1-2 e in classe 3».
Quale sarà il programma della  manifestazione?
«Le delegazioni arriveranno martedì 22 marzo e ripartiranno domenica 27, mentre le competizioni saranno dal 23 al 26, prima i singolari di classe e poi le gare a squadre. Giudice arbitro sarà il francese Patrick Ringel, delegato tecnico internazionale lo sloveno Gorazd Vecko e deputy referees saranno l’italiano Sauro Malta e lo sloveno Matija Krnc».
L’Open vedrà un grande coinvolgimento delle scuole di Lignano. Cosa avverrà?
«Tutte le scuole elementari e medie e l’istituto tecnico turistico saranno presenti. Esiste infatti un progetto di collaborazione con la Federazione, che prevede la partecipazione degli allievi come volontari. Un gruppo di studenti rimarrà a dormire al villaggio Getur e si occuperà anche delle attività di accoglienza e segreteria tecnica. In cambio le scuole ricevono un corso gratuito di tennis tavolo di un’ora alla settimana, per tutta la durata dell’anno scolastico. Siamo partiti a ottobre e andremo avanti fino a maggio. In tutto, fra elementari e medie, stiamo insegnando il nostro sport a 250 bambini di quattordici classi».
di Roberto Levi