Peppe Vella presenta il Lignano Master
- Pubblicato: 13 Marzo 2011
Vella, a fronte dei 180 atleti da 24 nazioni del 2010, è vero che in questa occasione avrete una vera esplosione di partecipanti?
«In effetti è proprio così, perché i pongisti in gara saranno oltre 340, provenienti da 36 Paesi. Pensavamo di attestarci intorno alle 300 unità e invece siamo andati abbondantemente oltre. A questo numero si aggiungono circa un centinaio di accompagnatori e una sessantina di arbitri».
Quali sono i motivi di questo incremento?
«Sono almeno di tre ordini. Prima di tutto siamo nell’anno di qualificazione paralimpica e tutti hanno interesse a giocare più tornei, per totalizzare il maggior numero di punti possibili. Oltre a ciò Lignano può mettere a disposizione lo splendido villaggio turistico sportivo Getur, sede anche del Centro Federale, che è dotato di alloggi e palestra perfettamente accessibili agli atleti diversamente abili. Non trascurerei poi l’aspetto economico, perché il costo d’iscrizione e permanenza è più basso rispetto alla media degli altri tornei e questo aspetto incide sensibilmente nel caso dei gruppi più numerosi».
Nello specifico, da dove arriveranno i protagonisti dell’Open?
«Da tutti i continenti tranne l’Africa. Avremo una grande rappresentanza europea, il continente americano con Stati Uniti, Argentina e Brasile, l’Australia e l’Asia con Corea del Sud, Taipei e Hong Kong. Argentini e brasiliani dovrebbero arrivare una settimana prima, per svolgere un raduno in loco».
Il torneo è stato anche promosso in termini d’importanza.
«Siamo stati premiati dall’Ipttc, settore paralimpico dell’Ittf, e promossi da fattore 20 a fattore 40, per cui i punti ottenuti per ogni vittoria vengono raddoppiati. Si tratta di uno status riconosciuto alle manifestazioni che abbiano una struttura accessibile e funzionale, alti standard organizzativi e un minimo di numero di tavoli a disposizione. Ne allestiremo 20 per le gare più altri 8 per il riscaldamento».
Parliamo un po’ dei campioni presenti?
«Ci saranno tutti i nostri migliori elementi e complessivamente gli italiani saranno 34. Sul fronte stranieri ci saranno il tedesco Holger Nikelis e il russo Serguey Poddoubnyi, campioni mondiali in carica di classe 1 e 2. In classe 6 la star sarà il danese Peter Rosenmeier, che oltre all’ultima rassegna iridata di Gwangju si è aggiudicato le Paralimpiadi di Pechino nel 2008. Lo spagnolo Josè Manuel Ruiz, che ai Mondiali si è imposto nell’Open in piedi, sarà al via in classe 10. Molti i francesi, fra i quali Vincent Boury, che a Gwangju si è messo al collo l’argento a squadre di classe 1-2. Passando alle donne si segnalano per esempio la russa Nadezda Pushpasheva e la slovacca Alena Kánová, rispettivamente argento iridato di singolare in classe 1-2 e in classe 3».
Quale sarà il programma della manifestazione?
«Le delegazioni arriveranno martedì 22 marzo e ripartiranno domenica 27, mentre le competizioni saranno dal 23 al 26, prima i singolari di classe e poi le gare a squadre. Giudice arbitro sarà il francese Patrick Ringel, delegato tecnico internazionale lo sloveno Gorazd Vecko e deputy referees saranno l’italiano Sauro Malta e lo sloveno Matija Krnc».
L’Open vedrà un grande coinvolgimento delle scuole di Lignano. Cosa avverrà?
«Tutte le scuole elementari e medie e l’istituto tecnico turistico saranno presenti. Esiste infatti un progetto di collaborazione con la Federazione, che prevede la partecipazione degli allievi come volontari. Un gruppo di studenti rimarrà a dormire al villaggio Getur e si occuperà anche delle attività di accoglienza e segreteria tecnica. In cambio le scuole ricevono un corso gratuito di tennis tavolo di un’ora alla settimana, per tutta la durata dell’anno scolastico. Siamo partiti a ottobre e andremo avanti fino a maggio. In tutto, fra elementari e medie, stiamo insegnando il nostro sport a 250 bambini di quattordici classi».
di Roberto Levi