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In una cornice unica e con la superba organizzazione del GSD Rangers San Rocco T.T., incorniciata dalla passione sportiva del suo tesserato Enrico Mascelloni e dalla presenza del Tecnico sanrocchino Marino Filipas, autorizzata dalla Direzione Didattica del 2° Circolo, si è svolta nella palestra della Scuola Primaria “Lea D’Orlandi” di Via Sabbadini 46  a Udine un’interessante  lezione per la Facoltà Universitaria di Scienze Motorie riguardante la disciplina sportiva del tennistavolo. L’incontro cercato fortemente dal Professor Ugo Cauz ha svelato a circa trenta studenti dell’ultimo anno i segreti di questo sport dando loro anche spunto di un possibile loro impiego quali preparatori atletici in discipline diverse dalle solite tanto normalmente osannate dai mass media. E per questo i Rangers ne sono un esempio unico in Regione in quanto nel tempo si sono avvalsi per la prepa-razione fisica di diversi loro atleti della maestria di Simone Spizzo, laurea-to in Scienze Motorie, e che poi si è dedicato nel prosieguo a studi partico-lari nel campo dell’osteopatia. La lezione ha occupato un’intera mattinata e, fra storiche insegne (da ricordare che i Rangers sono nati nel 1964 !!) si è svolta con i doverosi saluti del Professor Cauz, l’intervento del relatore Enrico Mascelloni, il saluto del Presidente dei Rangers Dottoressa Rosan-na Palmiotto e le specifiche del tecnico Marino Filipas. Il tutto è stato “condito” con una chicca donata dal relatore che ha curato una mostra inte-ressantissima di duemilacento spille (pin’s) metalliche, posti in preziose vetrinette di legno pregiato e rappresentanti Società, Federazioni, eventi di tennistavolo, provenienti da tutte le parti del mondo. I Rangers hanno pre-parato inoltre una pubblicazione di trentacinque pagine, distribuita agli u-niversitari, in cui è condensata schematicamente la storia di questo sport, i dati relativi ai più famosi atleti del territorio udinese, la parte relativa alla specifica attività motoria legata al ping pong, la sua evoluzione in relazio-ne con il cambiamento dei materiali e della tecnica, la tecnica stessa, la tat-tica e la parte riguardante la psicologia della disciplina. Il tutto con dati re-lativi al dove rivolgersi, nel prosieguo della loro vita sportiva, se interessa-ti a questa disciplina olimpica che tanto oggi dà anche al mondo dei disabi-li con una premiata ed intensa vita federale paralimpica. Dopo l’esposizione, molto apprezzata per i suoi interventi pratici e briosi, di tutto questo da parte del Colonnello Mascelloni si è passati ad una lunga fase di gioco sui sei tavoli a disposizione in palestra. Qui gli istruttori, hanno spiegato …….in diretta le modalità del gioco, i movimenti da fare, le po-sture migliori di partenza e nelle varie fasi del gioco, correggendo gli erro-ri più macroscopici dei vari giocatori. Si sono svolti così schemi suggeriti da Filipas, set di singoli, doppi, confrontando allievi sempre diversi, si so-no illustrate le differenze di gioco quando ci si trova a “curare” giocatori mancini e/o chi usa impugnature della racchetta diverse da quella tradizio-nale utilizzata nel mondo occidentale. Ha concluso la mattina un’esibizione tra due atlete classificate al 15°, la triestina Ana Brzan, ed al 27° posto, la rangerina Sofia Schierano, nella classifica attuale del raking individuale nazionale, coadiuvate da Giacomo Petrani, un 4^ categoria Rangers che quest’anno, grazie agli allenamenti con Marino Filipas, ha sa-puto scalare più di settecento posizioni nella classifica nazionale. L’estrema velocità del gioco, la continuità ad altissimi ritmi, la precisione,  la naturalezza dei movimenti, l’ intensità e la potenza dei colpi hanno sba-lordito tutti gli studenti che hanno assistito all’esibizione. Un momento in cui si è attualizzato tutto quello detto precedentemente mostrando anche metodologie di allenamento. Un periodo della lezione molto apprezzato da tutti e che ha dato la consapevolezza agli intervenuti che il tennistavolo è uno sport molto tecnico e quindi abbisognevole di mirata attenzione, con-tinuo allenamento e ………sudore per una buona preparazione pongistica. Insomma un buon viatico per dei prossimi novelli insegnanti delle nostre scuole che al termine dell’incontro hanno espresso il vivo ringraziamento al proprio Professore Ugo Cauz, Facoltà ed al GSD Rangers con la richie-sta di poter ancora ripetere un’esperienza del genere. Sarà che …l’aula so-lo “teorica” per giovani che fanno Scienze Motorie mortifica un poco le lo-ro aspettative? Forse ma anche perché molti hanno scoperto il tennistavolo come uno sport interessante e capace, oltre che divertire, prima di smuove-re il corpo, di far lavorare al altissime velocità il pensiero e la mente. In-somma un modo per i giovani di essere meno “morti” e sempre dotati di un propellente entusiasmo, quello che fa fare conquiste e dà senso ad una vita vissuta e non ….”vegetata”.