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Medaglia d'argento nel singolare maschile per il siciliano Giuseppe Quartuccio nell'ultima giornata di gare dei Giochi delle Isole 2011.
Ottima prestazione del giovane Peppe Quartuccio che, dopo avere superato il girone come primo, è arrivato a giocarsi la finale per la medaglia d'oro superando Bistrussu e Meloni (Sardegna) e battendo in semifinale con una superba prestazione Ricardo Pereira (Madeira). Cede in finale 3-0 al forte cipriota Yiangos Yiangou 3-0 (7,5,3).
Buona prova anche per Simone Zaccone che arriva ai quarti di finale superando Rodolfo Pedra (Madeira) ma viene fermato dal cipriota Charalambos Christou (3-0).
Alessandro Basile supera il girone al primo posto battendo il cipriota  Charalambos Christou, Andrè Rocha (Azores) e Combo Djamicid (Mayotte). Si ferma agli ottavi in una combattuta partita contro Ricardo Pereira del Madeira 3-2 (-9,9,6,-9,4)
L'ultimo siciliano ad arrivare nel tabellone finale è Daniele Rizzo che, in una sfortunatissima partita agli ottavi di finale, si fa recuperare da Filipe Conceicao (Madeira) con un punteggio che la dice lunga sull'andamento della partita 3-2 (-6,-9,7,8,9).
In campo femminile la nostra Claudia Minutoli supera gli ottavi di finale battendo Victoria Barnes (Jersey), ma si deve arrendere alla fortissima Ana Santos (Madeira) vincitrice del torneo e medaglia d'oro.
Simona Pillera supera il girone battendo la Elena Ricciu (Sardegna) ma cede 3-0 agli ottavi di finale perdendo con Gabriela Nunes (Madeira).
A Simona Grasso non basta vincere con Vanda Teixeira (Azores) nel girone per superarlo perchè perde con Roberta Perna e Gabriela Nunes.
Alla sua prima esperienza in campo internazionale Erika Militello non supera il girone perdendo con Joana Fernandes (Madeira), Raquel Andrade (Azores) e Giulia Lixia (Sardegna) a cui riesce a strappare un set.
Nella classifica generale per il Tennistavolo la Sicilia si piazza al 2° posto dietro Madeira (1°), superando la Sardegna (3°) e le isole Azzorre(4°).

Tre bronzi e un argento. La rappresentativa sarda del Tennistavolo può ritenersi contenta del suo terzo posto complessivo alla spalle di Madeira e dei padroni di casa della Sicilia che però hanno preso le stesse medaglie del team guidato dal tecnico italo – nigeriano Michael Oyebode. La XV edizione dei Giochi delle Isole sarà ricordata per le potenzialità non espresse totalmente dai nostri pongisti, colpiti da un inspiegabile complesso di inferiorità nei momenti in cui si sono trovati di fronte avversari sulla carta temibili. Il secondo posto conquistato da Giovanni Cuccu (Muravera) e Marco Sarigu (La Terrazza Cagliari) nel doppio maschile è scaturito da un andamento thrilling che ha fatto soffrire l’allenatore: “Hanno passato due turni vincendo al quinto set, dopo che erano stati in vantaggio per due a zero sia con Sicilia, sia con le Azzorre – commenta Oyebode - poi ci siamo dovuti arrendere alle coppie di Cipro che giocavano davvero molto bene. A parte la sofferenza, che fa parte del gioco, Giovanni e Marco hanno offerto una buona prova. Se fossimo in grado di giocare sempre con questa convinzione ci potremmo togliere delle grandi soddisfazioni”.
Il bronzo a squadre maschile conquistato dal quartetto della Sardegna (oltre a Cuccu e Sarigu c’erano anche i due del Cagliari TT Alessio Meloni e Mario Bistrussu) rende bene l’idea appena espressa dal selezionatore “Sono molto contento perché abbiamo battuto la Sicilia, con una grande prova dei ragazzi che si sono imposti per tre a zero. Sicilia che si è presentata con la stessa squadra dello scorso anno che ci sconfisse alle Azzorre. Noi invece ci siamo opposti con le novità Meloni e Bistrussu. Quest’ultimo è riuscito a battere il numero uno siciliano, impresa non da poco. In semifinale ci siamo arresi a Madeira, perché hanno sofferto parecchio la personalità degli avversari. Il fatto che provenissero da Madeira per loro era un motivo per non scendere in campo con la concentrazione giusta. Purtroppo non posso entrare nella loro testa, però ho capito subito qual’era l’andazzo perché la gara non ha avuto storia con un netto tre a zero per i portoghesi. Non ho visto tutta questa differenza, con un approccio diverso magari avremmo perso lo stesso, ma non tre a zero”. Mentalità che purtroppo non è cambiata nel singolare: “Faccio un esempio - prosegue il coach - nel torneo singolare Marco Sarigu vinceva due set ad uno e 5/1 al quarto contro il famigerato numero uno di Cipro, solo che non ci ha creduto fino in fondo. Mario Bistrussu ha perso con il siciliano Quartuccio che aveva battuto nel torneo a squadre. Alessio Meloni è arrivato ai quarti di finale, ma se Mario avesse battuto il siciliano Quartuccio, i due pongisti del Cagliari TT si sarebbero scontrati e almeno uno dei due sarebbe salito sul podio. Alessio, frenato dall’emozione, é entrato in campo con poca convinzione e quando subentrano questi fattori a livello tecnico/tattico non puoi fare niente. E questo è uno sport in cui conta molto la testa. È una disciplina individuale per eccellenza. La mano è importante ma la testa predomina. Giovanni Cuccu ha fatto tutto quello che poteva però non è riuscito a trovare soluzioni alternative nei confronti di chi era più bravo di lui. Però consentitemi di dire che Bistrussu ha giocato molto bene, dava garanzie, per me é stato il numero uno della nostra rappresentativa. Deve fare molta strada, è ancora acerbo, però se continua così abbiamo un forte giocatore modellato in casa”. E proprio il pongista cagliaritano racconta le sue impressioni: “Sono soddisfatto, soprattutto per la prestazione esibita contro Quartuccio. Non ho disputato molte gare difficili – puntualizza Bitrussu - il più delle volte erano avversari alla mia portata. Quelli provenienti da Cipro mi sono sembrati gli avversari più insidiosi, si allenavano tanto. Poi ci siamo divertiti parecchio, era bello il luogo dove siamo stati accolti, la compagnia degli amici, abbiamo legato molto con i siciliani, ce li avevamo sotto il balcone e ne abbiamo combinato di tutti i colori”. Seguono le impressioni del masese Marco Sarigu: “L’aver conquistato l’argento nel doppio con Giovanni Cuccu è stato bellissimo. Abbiamo sgominato prima Madeira che era testa di serie, poi in semi ci siamo imposti sulla Sicilia e in finale abbiamo perso con Cipro, testa di serie n. 1 e n. 2 del torneo. Potevamo fare di più perché io in finale non mi sono piaciuto, però sono soddisfatto. Abbiamo ricevuto tanti complimenti. Quanto all’esperienza in sé è stato tutto bello, soprattutto nei giorni liberi dove abbiamo potuto visitare i dintorni di Palermo divertendoci con tutti gli amici pongisti”.
Dice la sua anche Alessio Meloni: “L’esperienza è stata indimenticabile soprattutto per l’aver conosciuto persone di altri stati e di aver condiviso la stessa passione per questo sport. Spero di poterla rifare l'anno prossimo, mi metterò di impegno”.
 
Sul fronte femminile sono arrivati altri due bronzi con Roberta Perna (TT Quartu) nel singolo e con il duo Perna – Elena Ricciu (Libertas Ping Pong Monterosello Sassari) nel doppio. “Una medaglia che non mi aspettavo – afferma Oyebode - perché Elena era alla sua prima apparizione rispetto ad avversarie, che avevano ripetutamente calcato questi palcoscenici. Madeira ci ha superato nel match d’accesso alla finalissima: loro erano troppo forti ed Elena era invece troppo piccola per poter affrontare gare di questo tipo”. Poi si sofferma su Roberta Perna: “É rimasta praticamente ferma per un anno, si è allenata un po’ ma senza partecipare alle attività regionali o nazionali. Prendere parte all’improvviso a queste manifestazioni internazionali si paga perché lei si è ritrovata un po’ fuori condizione e non era in grado di giocare partite di quella caratura. Un anno senza fare niente non è facile. L’ho trovata pimpante e tonica, per il tipo di preparazione che aveva alle spalle ha fatto anche troppo. Vorrei specificare che se Roberta si è ritrovata in questa situazione non è certo per colpa nostra. Purtroppo ha avuto problemi con la sua società che non le ha consentito di fare agonismo e questo ci ha penalizzato molto. Il rammarico è grande perché la nostra atleta è stata battuta in semifinale da una ragazza di Madeira che invece aveva battuto l’anno scorso; nel giro di una stagione la portoghese è migliorata tantissimo, mentre Roberta non è cresciuta”. Nel team femminile c’era da registrare anche l’esordio di Giulia Lixia del Quattro Mori Cagliari: “All’inizio era spaesata – conclude Oyebode - poi ha fatto tutto quello che poteva. Ma sia lei, sia Ricciu erano piccole e alle prime armi, spero che nei prossimi anni, continuando ad allenarsi, possano dire la loro”.