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altCsilla Batorfi, il nostro tecnico della nazionale femminile assoluta, una delle giocatrici più forti d’Europa di tutti i tempi, Campionessa continentale a soli 17 anni, presente a tutte le olimpiadi da Seoul ad Atene come giocatrice ed a Pechino come tecnico azzurro, ci racconta anche questa settimana le sue impressioni sul training camp in Cina dove sta seguendo Stefanova e Vivarelli prima dell’Open di Cina in programma a Tianjin la prossima settimana.

Cara Csilla eccoci di nuovo a commentare questa esperienza di stage insieme non solo e soprattutto alle nazionali cinesi under 20 ma anche a tutto il meglio del tennistavolo femminile europeo.
Come è andata questa settimana?
“Abbiamo completato la nostra seconda settimana di lavoro qui in Cina. Questa settimana è stata molto dura per tutte le giocatrici europee, specialmente la parte iniziale. Sebbene fossero tutte abbastanza stanche, le atlete si sono spinte l’un l’altra per dare il massimo durante gli allenamenti e di questo si sono giovate soprattutto le giocatrici europee. Alla fine ciascuna di loro era veramente al limite. I matches di sabato non sono andati molto bene per l’Europa che non ha vinto molti incontri.”

Parliamo delle nostre giocatrici?
“Niko ha svolto tutti gli allenamenti senza perderne neanche uno. Ha lottato al massimo anche quando era stanca. Avevamo iniziato lavorando molto con lei, anche al di fuori delle normali sedute, per curare al meglio le necessità della sua schiena e del busto.  Durante questa seconda settimana abbiamo allenato soprattutto la velocità delle gambe. Le condizioni fisiche di Niko sono molto buone, cosa che le ha consentito di non accusare nessun acciacco.”

E la giovane Vivarelli?
“Debora ha avuto un brutto mal di stomaco, con un po’ di febbre anche,  martedì notte che le ha impedito di allenarsi il mercoledì successivo. Per fortuna improvvisamente come è arrivato è poi scomparso e giovedì pomeriggio ha potuto riprendere per un’ora e poi da venerdì tutto bene tanto che ha potuto allenarsi al meglio per tutto il giorno.”

Dunque un buon lavoro per l’Open di Cina?
“Sì, le nostre giocatrici hanno svolto veramente un buon lavoro qui e mi auguro si possano vedere dei risultati in futuro. Hanno trovato talmente tanto piacere nell’allenarsi che lunedì hanno chiesto di poter svolgere ancora una volta l’intero programma. Poi martedì partiremo per Tianjin. Sono veramente curiosa di verificare in che modo giocheranno la prossima settimana al pro-tour dopo questo training-camp così impegnativo. Forze avrebbero avuto bisogno di qualche giorno in più per recuperare ma ho fiducia e… vedremo.”

Molto lavoro in palestra come è giusto ma anche una occasione di confronto con gli altri tecnici presenti?
“Si infatti in questa settimana, come gruppo di allenatori europei, abbiamo avuto la possibilità di incontrarci con le due donne responsabili tecnici della nazionale cinese per parlare circa il futuro di questo progetto. Le due cinesi hanno precisato che non sono interessate a mandare in Europa le loro giocatrici per allenamenti, mentre sono molto disponibili ed interessate a ripetere esperienze come questa in cui le giocatrici europee vengono in Cina. In effetti in questa occasione abbiamo avuto tutti l’impressione che ci sia stata veramente una grande voglia di cooperazione, ci hanno messo in condizione di veder esaudita qualunque nostra esigenza o richiesta oltre a far effettuare il miglior allenamento possibile per le nostre aspettative. Così abbiamo ipotizzato, e mi sono trovata d’accordo, che l’esperienza possa essere ripetuta in Gennaio quando ci potrebbero essere due settimane disponibili al termine del calendario.”

Ci vorrebbe un coinvolgimento delle varie federazione e dell’ETTU contemporaneamente?
“L’ETTU dovrebbe tener conto di questi training camps e prevedere tempo libero nel calendario. E’ mia opinione che poter ripetere l’esperienza due volte l’anno (Agosto e Gennaio) potrebbe essere veramente molto utile alle giocatrici europee e sfruttare le perfette condizioni di allenamento che abbiamo sperimentato. A questo proposito chiederei alla Fitet (cosa che gli altri allenatori hanno pensato di fare nei confronti della propria federazione) di scrivere una lettera ufficiale all’ETTU per elogiare la perfetta organizzazione del training camp da parte di Li Yu, coach dell’Austria, e di come tutto abbia funzionato alla perfezione e di come, infine, la collaborazione cinese sia stata piena e puntuale sotto ogni aspetto. L’ETTU deve mantenere in vita questo progetto perché è una grande opportunità, (forse la sola) per l’Europa di tentare di avvicinarsi veramente al livello delle giocatrici asiatiche.”

Grazie Csilla, ti auguro di vedere esaudite queste tue speranze e non mi rimane che augurarti in bocca al lupo e a risentirci per l’Open di Cina?
“Spero di potervi dare buone notizie anche dal Pro Tour. Ciao.”