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Si è disputato tra grandi emozioni il Torneo di Trezzano Sul Naviglio dedicato alla memoria di Daniele Billa, atleta diciannovenne della società Tennis Tavolo Trezzano prematuramente scomparso lo scorso marzo. La parte saliente della manifestazione è stata la commemorazione svoltasi nella palestra Di Vittorio domenica mattina in cui i genitori, gli amici, la federazione e tutti gli appassionati di tennis tavolo hanno potuto rendere omaggio alla memoria dello sfortunato atleta.
A prendere la parola è stato innanzitutto il presidente della società Tennis Tavolo Trezzano che con tono commosso ha provato a ricordare Daniele. “Siamo tutti vicini alla famiglia per questa grave perdita e tutti i giorni ci adopereremo perché la memoria di Daniele rimanga viva in noi. Abbiamo avuto l’opportunità, grazie al presidente federale Franco Sciannimanico e a quello del comitato lombardo Nicola D’Ambrosio, di organizzare quest’appuntamento inserendolo anche nella festa del nostro paese in modo da dargli ulteriore risalto e far così conoscere a molte persone questo torneo e la memoria del nostro giovane atleta che non è più con noi, ma che rimarrà per sempre nei nostri cuori”.
La società, nel momento più toccante della commemorazione, ha voluto donare alla famiglia un ricordo con un quadro contenente la maglia di Daniele Billa e la sua racchetta. Il comune di Trezzano ha invece donato alla società un tavolo da gioco, mentre la federazione, rappresentata per l’occasione dal presidente regionale della Fitet Lombardia Nicola D’Ambrosio, ha consegnato alla sorella di Daniele una borsa di studio. “Daniele era uno di noi – ha spiegato il presidente D’Ambrosio prima di consegnare la borsa di studio federale alla famiglia Billa – e ci impegneremo per ricordarlo ogni anno con un torneo alla sua memoria. La federazione è vicina alla famiglia e alla società Tennis Tavolo Trezzano per questa grave perdita, ma con l’organizzazione di questo torneo speriamo di poter aver onorato al meglio il ricordo di un componente della grande famiglia del tennis tavolo che ora ci guarda dall’alto”.