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Il pongismo paralimpico sta vivendo una stagione lunga e impegnativa, che qualificherà ai Giochi di Londra 2012.  Si è partiti a marzo da Eger, in Ungheria, per proseguire a Lignano Sabbiadoro, Al Watani, Lasko, Rotterdam, Piestany, Cluj-Napoca, Bangkok, Bayreuth, Pechino, Costa Rica, Rio de Janeiro, Ostrava e l'ultima tappa di Sheffield, sede del British Open. Ci attendono ora i Campionati Europei di Spalato, in Croazia, dal 19 al 29 ottobre, che saranno l'appuntamento clou del 2011. È dunque il momento ideale per fare il punto della situazione con il ct azzurro Alessandro Arcigli. 
Arcigli, qual è stato il rendimento dei nostri giocatori finora?
«Tutti hanno girato il mondo in lungo ed in largo e non hanno lasciato nulla d'intentato per cercare di ottenere la qualificazione paralimpica. Conferme ai vertici sono arrivate da tre ragazze. Pamela Pezzutto può vantare 55 vittorie su 59 incontri disputati e sette ori e un bronzo conquistati nei quattro tornei cui ha partecipato. Clara Podda ha un bilancio di 59 successi su 84 match portati a termine e cinque ori, due argenti e due bronzi in sette tornei. Michela Brunelli si è aggiudicata 47 partite su 70 e si è messa al collo una medaglia d'oro, una d'argento e tre di bronzo in cinque tornei. Le tre vicecampionesse  paralimpiche di Pechino 2008 e iridate di Gwangju 2010 sono praticamente sicure di difendere i colori azzurri il prossimo anno a Londra».
Da chi sono invece venute le piacevoli sorprese?
« Soprattutto da tre uomini. Raimondo Alecci  è stato protagonista di 93 vittorie su 139 sfide disputate, che gli sono valsi due ori, cinque argenti e tre bronzi in otto tornei. Davide Scazzieri è a quota 102 centri su 153 match complessivi e ha totalizzato tre ori, quattro argenti e due bronzi in nove tornei. Andrea Borgato è stato artefice di 36 successi su 80 gare e ha messo insieme due ori e due bronzi in sette gare. Per loro come per le tre colleghe già citate l'ammissione alle Paralimpiadi è ormai certa. Dovrebbero esserci pochi dubbi anche per Valeria Zorzetto  e Marisa Nardelli».
Chi sta ancora lottando per avere il pass?
« Sono alla ricerca degli ultimi punti necessari  Peppe Vella, Salvatore Caci, Marco Pizzurro e  Federica Cudia. Poche, a questo punto della stagione,  le speranze per gli altri azzurri, che pagano  il rapido innalzamento del livello tecnico in tutte le classi di gioco».
Nel complesso è soddisfatto delle performance dei nostri atleti?
«Lo sono certamente. La stagione è stata estenuante e la concorrenza è agguerritissima. I nostri hanno ben figurato e l’obiettivo di essere competitivi anche con gli uomini è stato raggiunto. I raduni a Lignano ci hanno consentito, tra l’altro, di affinare lo spirito di squadra e non a caso numerosissime sono state le medaglie conquistate in tali competizioni. I nostri team non sono mai la somma di due individualità, ma molto di più. Ringrazio a questo proposito il presidente federale Franco Sciannimanico, il Consiglio e il direttore tecnico Matteo Quarantelli per aver creduto nel progetto del “Centro Paralimpico” e per averlo via via potenziato. Gli atleti hanno a loro disposizione un supporto paramedico (infermiere e fisioterapista), medico, fisico e tecnico e presto avranno anche uno strumento psicologico. Per farsi valere a livello internazionale serve un serio e competente lavoro di team e noi stiamo riuscendo a metterlo in pratica».
Gli Europei sono ormai alle porte. Con quali ambizioni li affronterete?
«Ci presentiamo a Spalato reduci dalle cinque medaglie del 2005 a Jesolo, dalle sei del 2007 a Kraniska Gora e dalle sette del 2009 a Genova. Vincerne otto e proseguire l'escalation sarà tutt'altro che facile. A livello individuale grandi speranze sono riposte in Andrea Borgato, Raimondo Alecci, Davide Scazzieri, Andrea Furlan, Pamela Pezzutto, Clara Podda, Michela Brunelli, Valeria Zorzetto e Marisa Nardelli. Per quanto riguarda le squadre punto molto sulle classi 1, 2 e 6  maschili e 2, 3 e 5  femminili. Le possibilità, quindi, ci sono. A differenza del passato, però, la concorrenza  a livello continentale è qualificatissima. L’Inghilterra, la Francia, la Germania, la Turchia, la Croazia, la Svezia, la Slovenia, la Serbia, la Slovacchia e la Polonia hanno fatto passi da gigante e si sono dotate di un’organizzazione professionale. Molti dei nostri competitor sono atleti professionisti che si dedicano a tempo pieno alla pratica sportiva e sarà difficilissimo ripetere i grandi risultati del passato».
Da chi sarà composto il suo staff?
«I tecnici che collaboreranno con me saranno Donato Gallo, il mio alter ego alla testa della squadra,  Fabio Angiolella, esperto di videoanalisi, mentre preparatore atletico al seguito sarà Massimo Oliveri, che è l'ultimo arrivato e si è subito dimostrato un valore aggiunto molto prezioso. Confermato il personale medico guidato da Carmelo Spitaleri (medico) e composto da Cristina Calì (fisioterapista) e Orlando Giraldi e Eva Pittini (infermieri). Capo delegazione sarà Paolo Puglisi,  consigliere nazionale Cip-Fitet».

di Roberto Levi