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Commentiamo l’Europeo Giovanile, con i tecnici che hanno guidato i nostri quattro gruppi. Cominciamo da Lorenzo Nannoni “indiziato” di poter portare a casa una medaglia che poi è stata effettivamente, ma soltanto, sfiorata.
Lorenzo, le note sono state più positive che altro, giusto? “Sì, Kazan 2011 si chiude in modo positivo nel complesso per quel che riguarda la junior maschile. Ottima la prova a squadre con il sesto posto finale e medaglia non raggiunta veramente per poco. Squadra veramente compatta e competitiva e con grande spirito di collaborazione. Squadra consapevole di dover concentrare molte delle energie in questa gara perché consapevole di poter fare un buon risultato. Vittorie abbastanza nette nella prima fase della gara a squadre (Belgio 3-0, Repubblica ceka 3-1, Croazia 3-2) contro squadre sul nostro livello o anche più blasonate di noi tipo il Belgio. Vittoria anche contro la Serbia con un bel 3-1 e sconfitta contro la Russia per 3-2. Discreta nel complesso la prova nelle gare di singolo, dove gioca bene Baciocchi (primo anno junior) meno impegnato nella gara a squadre e quindi anche più fresco. Rammarico per un ottimo Seretti che non è riuscito a tenere la tensione dei primi giorni, subendo la sconfitta contro l’Ungherese Szita già battuto a squadre.
Pavan dopo una gara a squadre indimenticabile e da 10 fino alla partita contro la Russia, non è stato all’altezza nella gara individuale. Non brillante Leonardo che comunque, da vero numero 1, perde solo 2 volte in tutto il torneo (da primo anno junior - contro Kuimov a squadre e Pitchford nel singolo) arrivando nei 16 e  perdendo contro un Pitchford non in forma splendida ma pur sempre giocatore di caratura internazionale. Insufficiente invece la prova dei doppi e doppi misti con naturalmente i distinguo del caso. Questo rendimento generale era per altro abbastanza attendibile perché sapevamo che a squadre avevamo chance per cui grandi risorse sono state dedicate a questa gara mentre le gare individuali erano obiettivamente difficili.”

Andreja Ojstersek ha guidato le junior. Soddisfatta?
“Nella gara a squadre abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di salire in prima fascia, anche se durante la gara a squadre abbiamo avuto la possibilità di entrare nei quarti  (veramente questa volta il risultato era alla nostra portata!) contro la Polonia, perché la Trotti ha vinto con la n° 1 avversaria Kusiska purtroppo però in questa partita è mancata la Vivarelli alla quale comunque va dato un plauso perché ha fatto una gara a squadre encomiabile. Per quanto riguarda la Colantoni anche lei finalmente ha dato il suo apporto riuscendo ad esprimere il suo livello nei momenti delicati dei match. Per la Carassia è stato un Europeo importante per rendersi conto che per competere a questi livelli deve ancora lavorare tanto. Il singolo non è stato altrettanto positivo in quanto si potevano raggiungere posizioni migliori. Dove veramente si è persa l’occasione della medaglia è stato il doppio Vivarelli – Trotti sconfitto nei quarti di finale solo per la maggior capacità di soffrire nei momenti importanti delle avversarie Ciobanu – Lupulescu.
Questo secondo europeo con l’Italia è stato per me veramente positivo perché finalmente sto iniziando a vedere i frutti del mio lavoro sia tecnico che mentale, nel senso che le ragazze stanno iniziando a capire che per avere risultati bisogna avere spirito di squadra ed ognuna pur mantenendo la propria individualità deve lavorare per un obiettivo che sia comune anche alle altre.”
Joze Urh tecnico dei cadetti dopo un titolo europeo ricominciare è stata dura?
“Reduci dal quinto posto dell’anno scorso abbiamo avuto un compito molto difficile visto che quest’anno non avevamo neanche un giocatore nei primi 50 in classifica Europea e poi per tutti i quattro giocatori questo e stato un esordio in Campionati Europei giovanili. L’obiettivo che ci siamo posti era rimanere nei primi 16 anche se raggiungerlo sarebbe stato per questa squadra quasi come vincere una medaglia. Nelle prime tre partite nel girone non avevamo nessuna possibilità di vincere perché gli avversari erano molto piu` forti di noi. Dopo il quarto posto nel girone e arrivata la partita decisiva per rimanere nei primi 16 contro la Ucraina composta da due giocatori: Samokysh piu` forte di noi e invece Tymofiev era al livello nostro. Infatti Samokysh ha fatto 2 punti abbastanza bene, mentre Marcato ha battuto altrettanto bene Tymofiev, il doppio Marcato - Piccolin ha vinto bene contro il loro doppio cosi la partita si porta su due pari. Nella partita decisiva Perri contro Tymofiev parte bene e su  uno pari vince ancora 6/3 poi però si e` fermato completamente e non c’è stato più niente da fare. Peccato perché eravamo veramente molto vicino ad un successo che sarebbe stato importante per questa squadra. Poi abbiamo giocato per le posizioni e, dando la possibilità di giocare nei singoli anche a Piccolin e Bressan siamo alla fine arrivati al 22° posto che ritengo sia più o meno la nostra realtà. Nella gara individuale sono rimasto contento perché abbiamo vinto sempre quando si poteva e perso quando gli avversari  erano troppo forti. E rimasto qualche rammarico per qualche sorpresa che si poteva fare come nel doppio maschile dove Bressan e Marcato hanno sfiorato il colpo grosso perdendo 3/2 tiratissimo contro i Croati che erano le teste di serie numero 3. Nei singoli, Bressan, Piccolin e Perri hanno passato il primo turno e perso nel secondo. Marcato ha perso il primo trovando un avversario molto bravo e dopo si e` rifatto nella gara consolazione dove e` arrivato nei primi 4 giocando bene.”

Maurizio Gatti è invece giustamente soddisfatto delle prestazioni delle sua azzurrine chiamate soprattutto alla risalita.
“Partivamo dalla seconda fascia ed il nostro primo e principale obiettivo nella gara a squadre era quello di andare in prima divisione e lo abbiamo centrato in pieno. Abbiamo perso due partite, una 
con la squadra di Israele che onestamente è più forte di noi e con cui con avevamo chance, anche se
la prestazione delle ragazze è stata buona, ed una con la Turchia partita nella quale invece ritengo che potevamo giocarcela maglio. Nella gara a squadre sono andate bene sia Giorgia Piccolin che
Bianca Bracco e benissimo il doppio composto da Piccolin e Trotti.
Nella gara individuale siamo invece andati così così con la sola Francesca Trotti che è riuscita ad andare un po’ avanti. Giudizio positivo comunque anche su Cristiana Dumitrache, che è giovanissima, e su Veronica Mosconi che ha giocato tra le junior. Peccato per il doppio Trotti e Piccolin che ha perso veramente in modo rocambolesco nei sedicesimi dalla fortissime russe.”

(Corrado Attili)