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Abituato a soffrire tanto a questi livelli, teso a bordo tavolo con la voglia di saltare dentro come faceva fino a non molti anni fa, Lorenzo Nannoni al suo ormai ennesimo mondiale da tecnico azzurro ci racconta le sue impressioni sulle prestazioni dei suoi azzurri a Rotterdam.
Lorenzo, un po’ meglio di quanto ci si potesse aspettare?
“La trasferta di Rotterdam è stata al di sopra delle mie aspettative oltre che per il risultato più importante, la gara di singolo di Stoyanov e finalmente la gara di doppio (Bobocica e Stoyanov), per l’insieme generale delle partite disputate che ci ha visti sempre protagonisti e mai fuori partita. E’ stato un bene perché questa competizione arrivava dopo un periodo non troppo buono per la nazionale assoluta maschile.”
Veniamo alla valutazione dei singoli. Cominciamo da Mutti?
“Esperienza internazionale per Leonardo ma anche l’occasione per vedere i più forti del mondo a livello assoluto e vederlo all’opera al di fuori di competizioni giovanili. Perde la partita contro Hindersson (Dan) per 4-2 con 3 sets ai vantaggi giocando alla pari per vincere il girone. Comunque Leo, pur non superando il girone, dimostra tutte le qualità che di lui conosciamo con in più un servizio tagliato (migliorato e ancora migliorabile) che gli permette di conquistare diversi punti subito. Hindersson, giocatore di talento con poche gambe, molto forte di rovescio e buon servizio, che è abituato a gestire lo scambio nelle prime tre-quattro palline, viene messo in difficoltà da Leo che risponde rischiando e, seppur sbagliando qualche risposta, lo costringe a gestire la terza palla, dopo il suo servizio, senza rischiare troppo. Purtroppo per noi questa gestione dello scambio del danese (forse anche non troppo voluta ma piuttosto forzata) si rivela vincente soprattutto alla fine della partita quando Hindersson “accetta” di aspettare l’errore di Leo. Da sottolineare anche la capacità di Leonardo di dominare spesso sulla diagonale del rovescio cosa già accaduta ai mondiali junior contro il giapponese Niwa Koki. Unico appunto sulla troppa lunghezza del movimento del rovescio che a volte non gli permette di giocarlo per il poco tempo a disposizione nel poterlo effettuare.
Seppur molto motivato, una sua ottima caratteristica, gioca meno bene nella gara di consolazione con qualche diritto di troppo sbagliato. Sconfitta di misura nel doppio maschile con Rech Marco contro i nigeriani e nel misto insieme a Vivarelli, contro i Turchi-Cinesi Jang Peng Fei-Hu Melek dopo esser stati 10-6 al settimo. Nel complesso per lui una buona esperienza.”
Marco Rech?
“Marco è arrivato alla gara in ottime condizioni di forma che speriamo che più che condizioni di forma siano un miglior livello tecnico acquisito. Dopo aver battuto abbastanza nettamente (primo set molto tirato) l’israeliano Davidovitz e vincendo l’altra partita per assenza dell’avversario incontra nel preliminary round il greco Papageorgiu. Ci mette un po’ ad entrare in partita e ad un certo punto da l’impressione che possa farcela, poi la maggior esperienza internazionale del greco viene fuori e marco perde per 4-2. Nel torneo di consolazione inizia bene contro Calvo 3-1 ma la successiva partita contro Navas (Ven) 469 del ranking mondiale lo vede non reattivissimo fin dall’inizio per cui seppur essendo più forte, ma non essendo l’altro un cattivo giocatore, gioca un match fra diverse difficoltà in risposta al servizio che nel complesso lo portano alla sconfitta. Buona la prestazione in doppio con Leo non benissimo invece nel doppio misto. Nel complesso Marco da l’impressione di giocare la partita ad un livello inferiore (è come se avesse un po’ il freno a mano tirato) rispetto alla qualità ed il livello del gioco espresso in  allenamento che inizia ad essere molto buono. Per contro c’è da dire che l’anno in corso (maturità scolastica da affrontare) e poca comprensione del corpo insegnanti del suo istituto non gli hanno permesso di affrontare l’anno agonistico, come la maggior parte dei suoi coetanei europei, nel modo ottimale. L’aspetto positivo è sicuramente un miglioramento generale del suo gioco ma come detto il livello della partita deve essere migliorato senza ombra di dubbio. Infine, l’aspetto da migliorare subito, per iniziare a giocare da subito meglio le partite, è il servizio. Ancora pochi punti diretti e poca sicurezza nelle alternative.”
Per Bobocica che mondiale è stato?
“Mihai è arrivato allo stage di preparazione ai campionati (Faak Am See dal 24 aprile al 3 maggio) con fortissima motivazione dopo un anno troppo altalenante per un’atleta dalle sue potenzialità. Dopo qualche giorno di stage un risentimento muscolare alla coscia destra ha penalizzato seppur non in modo grave l’andamento dello stage. Dopo qualche giorno di pausa completa l’atleta ha ripreso a piccole dosi con un lavoro finalizzato ma purtroppo l’avvicinamento alla gara non è stato potuto svolgere nel migliore dei modi. Questa situazione non ha comportato comunque un grosso sbalzo di rendimento ed alla fine non ha disputato una gara sotto tono. Il doppio, finalmente, ci ha dato la soddisfazione che poche volte siamo riusciti ad avere mentre per il singolo direi che un po’ si è visto che nella tenuta dello scambio aperto Bobo aveva qualcosa in meno dei suoi momenti migliori. Difficile dire se la preparazione condizionata dall’infortunio sia il motivo ma senza dubbio per Mihai è più facile vincere sapendo di poter affrontare con il gioco aperto (che è la sua qualità migliore) gli avversari. Non avere le gambe a mille gli ha tolto un po’ di quella forza mentale che caratterizza l’atleta quando sa di essere pronto sia mentalmente sia fisicamente. Cinque sets contro il koreano Cho Eun Rae tutti finiti a nove (1-4 il risultato finale) dimostrano grande equilibrio anche se l’avversario, bisogna riconoscerlo, aveva qualche soluzione in più da giocare. Bobo, in questa partita, seppur regolare e con pochi errori di rovescio non faceva male in quella diagonale ed anzi l’avversario era molto a suo agio e non sbagliava praticamente mai. Quando Mihai ha iniziato a giocare sfruttando le sue migliori caratteristiche (girarsi col diritto) l’inerzia del match è cambiata e l’avversario ha iniziato a sbagliare qualche palla in più perché decisamente più preoccupato. Poi come detto l’avversario aveva delle carte in più da giocare ed ha ripreso in mano l’inerzia del match. Ritengo comunque positivo questo periodo di lavoro per Bobocica che ha messo in evidenza capacità di miglioramento immediato ad un lavoro finalizzato dimostrando che agli appuntamenti decisivi potrà essere pronto e competitivo.”
Nei miei commenti a caldo ho scritto: è stato il mondiale di Stoyanov, sei d’accordo?
“Sì, ottimi i campionati del mondo di Niagol. Singolo e doppio ad alti livelli e buono anche il misto con Lisa Ridolfi. Intanto c’è da dire che finalmente dopo molto tempo c’è stata la possibilità di affrontare il periodo di lavoro in condizioni di salute e quindi senza infortuni che ne condizionassero la preparazione. Allo stage in Austria la sua condizione è cresciuta col passare dei giorni ed è arrivato alla fine dello stage molto stanco come era nelle previsioni e come era giusto che fosse. Ancora un po’ imballato ad inizio gara ha trovato, partita dopo partita, una condizione di forma che in nazionale non si vedeva dal periodo autunnale del 2009 (pro tour England). Nel girone ha faticato contro l’olandese Chung Wai Lung (4-2) e battuto nettamente il bulgaro Gabrovski (4-0). Segnali di crescita contro Riniotis (Gre) (4-1) e forti segnali contro Assar Omar (4-2) (161 ranking) in un match che ad un certo punto non si era messo bene con due sets persi entrambi 12-10. In questa partita Niagol giocando vicino al tavolo, contro un giocatore che ama stare un po’ staccato dal tavolo (data anche la stazza fisica), teneva in mano le redini del gioco ma conoscendo bene Assar sapevamo delle sue capacità di “aggrapparsi” al punto per cui non c’era da attendersi, dopo i primi due sets vinti nettamente, una vittoria comunque facile. Poi dopo la rimonta dell’egiziano Niagol è stato molto bravo a ripartire da “zero” senza condizionamenti portando a casa la partita. A questo punto Niagol incontrava il forte giocatore di Hong kong Li Ching (36 del mondo) e ha vinto per 4-2.  Una partita dove Niagol risponde bene ed aggressivo con l’avversario che non riesce a giocare. In realtà c’è un momento in cui li Ching prende un po’ in mano la partita girandosi spesso col diritto sul flip diretto di Niagol ma poi l’azzurro se la riprende e nell’ultimo set, dopo aver sprecato diversi match points porta via la partita. Vinta la partita va ad incontrare l’altro giocatore di Hong Kong, Ko Lai Chak (60 ITTF) per entrare nei primi 32 della gara. A questo punto c’è da aspettarsi di tutto in quanto Niagol è in forma, sicuro nel gioco e forte nella testa ed infatti inizia la partita con grande sicurezza e vince il primo set dominando. Nel secondo set c’è più equilibrio con Ko Lai Chak che stà crescendo ma  Niagol se la gioca alla pari e da l’impressione di poter condurre anche questo set ma sul sei pari uno spigolo evidente in favore di Niagol non viene rilevato dagli arbitri con il giocatore di Hong Kong che si guarda bene dal dire che ha toccato, inizia una fase di fermo causa le proteste ed il giusto rammarico del nostro che, comunque, non avrebbe dovuto perdere troppo tempo in proteste che probabilmente ne hanno minato la lucidità straordinaria dimostrata fino a quel momento. Purtroppo il set scivola via seppur Niagol non lo abbia certamente regalato dopo l’episodio dello spigolo. Dal quel momento un Niagol meno lucido ed un Ko Lai Chak in crescita hanno spostato l’inerzia della partita. Al di là “dell’ ingenuità” di Niagol è fuori dal mondo che uno spigolo di cui io stesso ho sentito il rumore del tocco dalla panchina non venga visto e sentito dall’arbitro più vicino che quindi era distratto e dal giocatore che quindi era in malafede.
Come detto nel doppio buona prestazione dove spicca la vittoria contro Korbel-Procopkov per 4-3 dopo altri incontri vinti. Con Niagol più vicino a giocare attivo e Bobo un po’ staccato a far male col diritto il doppio finalmente funziona ed ottiene un risultato non facilmente ipotizzabile soprattutto dopo diverse prestazioni altalenanti nei recenti tornei.”
Insomma una volta tanto hai voluto parlare anche di arbitri.
“ E non sarebbe finita qui. Infatti a proposito di errori arbitrali e furberie dei giocatori nel singolo femminile Lisa Ridolfi perde per 4-3 quando sul match point per la malaisiana (CHIU Soo Jiin ) il servizio della stessa prende lo spigolo dopo aver toccato il net anche in questo caso arbitro che non vede e giocatrice che fa finta di non capire e continua ad indicare lo spigolo che era si evidente ma preceduto dal tocco della rete dalla pallina che ne ha addirittura cambiato la traiettoria con un rimbalzo.”

di Corrado Attili