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I Campionati Italiani di Rimini si sono conclusi ormai da quasi due settimane. Tra gli appuntamenti c’èra anche il Seminario per Tecnici al quale ha preso parte Michel Gadal, Direttore Tecnico della Nazionale Francese. Lo abbiamo sentito per una breve intervista di bilancio.

Michel cosa hai portato a casa da Rimini?
“Prima di tutto vorrei ringraziare tutti i partecipanti e lo staff per la loro cortese accoglienza a Rimini.
E’ stata un’esperienza veramente interessante essere presente a questa grande manifestazione che ha radunato a Rimini tutti i  livelli di tennistavolo. Credo sia veramente una buona idea per promuovere la nostra attività e creare interesse nel tennistavolo.”

Quali sensazioni dal tuo impegno seminariale e dalle partite alle quali hai assistito?
“La conferenza è stata molto eccitante per me, ho riscontrato una presenza molto attenta e ricca di domande. Dopo aver assistito ad alcuni incontri, ed aver scambiato alcune opinioni sul nostro sport con alcuni dei  tecnici presenti, io credo che l’Italia abbia un potenziale molto buono per il futuro se si sarà capaci raccogliere ed ottimizzare le conoscenze ed indirizzare le risorse su obiettivi comuni.”

Il tutto sempre per inseguire l’eccellenza di cui abbiamo più volte parlato?
 “L’eccellenza è chiaramente uno degli obiettivi di tutte le associazioni, ovviamente raggiungere l’alto livello è molto difficile, molto costoso e la concorrenza è molto alta. Resta tuttavia  la motivazione principale per cui spendere del tempo insieme (giocatori, tecnici, dirigenti) per discutere ed essere sicuri di avere gli stessi obiettivi, per poi fare le scelte migliori ed, infine, lavorare insieme. Credo che ognuno di voi possa apportare le proprie conoscenze ed il proprio contributo per aiutare la federazione a migliorare nell’avere più giocatori giovani, e sviluppare atleti di alto livello, con possibilità di vincere medaglie nelle più importanti competizioni come le Olimpiadi ed i Campionati Mondiali.”

Siamo lusingati dal tuo ottimismo.
“Ovviamente la strada è lunga ma con pazienza, duro lavoro e buona cooperazione io credo sia possibile."