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Fabio Bisogno con la medaglia doro vinta a ParigiMancano quattro mesi alle Olimpiadi di Parigi, ma qualcuno è già salito sul podio. Il 55enne campano Fabio Bisogno, che lavora come dipendente in una tipografia industriale, ha conquistato addirittura la medaglia d’oro, partecipando al Festival of Olympic and Sports Literature, organizzata dall’AICO (Associazione Internazionale di Collezionisti Olimpici). Si è aggiudicato la sezione “Articoli” (le altre due erano riservate a “Libri” e “Siti Internet”) con un lavoro di approfondimento sui Campionati Mondiali del 1961, che si sono disputati a Pechino, in Cina e sull’emissione filatelica effettuata per l’occasione di una serie di quattro francobolli più un Foglietto, il documento filatelico più importante.

Questo francobollo, emesso il 5 aprile 1961, ha avuto una tiratura di 30.000 esemplari ed è formato da 4 rettangoli. Sul primo in alto a sinistra c’è un logo composto da cinque racchette da tennistavolo di colore giallo, rosso, verde e blu che sono i simboli dei cinque continenti. Il secondo logo, di fianco, rappresenta Benvenuti a Pechino e il Tempio del Paradiso, il terzo, in basso a destra c’è ritrae un tavolo da gioco con un giocatore in maglia rossa in fase di attacco e uno in maglia verde che difende, e l’ultimo rappresenta il Peking Workers’ Gymnasium, la struttura imponente da 10.000 posti inaugurata nel 1961 e nella quale si sono svolte le gare.

Fabio Bisogno francobollo sui Mondiali del 1961 a PechinoBisogno, che è nato a Salerno e vive a Cava de’ Tirreni, è un grande collezionista di francobolli sul tennistavolo, provenienti da tutto il modo. In tutto sono oltre 450 di 150 Paesi. «Ero già collezionista di francobolli italiani - ricorda - poi negli Anni ’80, quando giocavo a ping ping all’ASD CSI TT Cava del presidente Raffaele Della Monica e del direttore tecnico Pietro Guarino, ho scoperto che esisteva un giro di collezionismo tematico e mi sono appassionato ai francobolli di tennistavolo. Sono stato uno dei primi in Italia a iniziare questa raccolta. Allora eravamo soltanto in tre. La mia è una collezione da esposizione e partecipo a manifestazioni nazionali e internazionali. La prima nazionale è stata nel 1989. Svolgo ricerche sulla storia del tennistavolo mondiale e creo una sorta di intro, con un indice dei capitoli. Non colleziono soltanto francobolli, ma anche annulli speciali, cartoline, affrancature meccaniche e tutto quello che gira intorno alla filatelia. Ho un sito, www.francobolli tematici.it, sul quale c’è tutta la collezione (il lavoro che gli è valso il successo a Parigi è consultabile al link https://www.francobollitematici.it/china-1961-world-table-tennis-championship.php, ndr). Dal 1992 sono socio dell’UICOS, che è riconosciuta dal Comitato Internazionale Olimpico e raccoglie i collezionisti olimpici».

Quest’ultima manifestazione alla quale ha partecipato Fabio riguardava gli sport olimpici:«Non mi aspettavo certamente di vincere, è stata una grande sorpresa. I tre giudici internazionale, che facevano parte della commissione, mi hanno tutti preferito a concorrenti che venivano da tutto il mondo. Complessivamente i concorrenti nelle tre sezioni erano un centinaio. Il premio è consistito in una medaglia e in un diploma. Si tratta della mia prima vittoria e ne vado molto orgoglioso».

Ha collaborato Matteo Monetta