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Incontro con le società a CagliariIl presidente federale Renato Di Napoli e il direttore tecnico giovanile e responsabile formazione della FITeT Matteo Quarantelli sono stati nei giorni scorsi a Cagliari, ospiti del presidente della Comitato Regionale sardo Simone Carrucciu. Ecco il resoconto della visita da parte del collega Giampaolo Puggioni, addetto stampa della FITeT Sardegna.

Lunedì pienissimo di impegni per il duo federale: prima a tu per tu con lo staff del Centro Universitario Sportivo cagliaritano (per mettere le basi del grande ritorno del tennistavolo negli impianti di Sa Duchessa) e successivamente via ai colloqui cordiali e positivi intercorsi con l’assessore allo Sport del Comune di Cagliari Yuri Marcialis sul futuro gestionale del PalaTennistavolo di Cagliari. Da vent'anni, infatti, la struttura che sorge nel quartiere di Mulinu Becciu è sotto la responsabilità della FITeT nazionale, che l’ha sempre affidata in gestione alla locale società Marcozzi.

Più tardi è stato il momento della visita all’Unità Spinale Unipolare all’Ospedale Marino di Cagliari, dove il tennistavolo paralimpico è diventato una meravigliosa realtà fra i pazienti ricoverati.

Poco prima dell'inizio del meeting con le società, nella sede di via Grosseto, Di Napoli, Quarantelli e Carrucciu hanno tenuto un briefing col tecnico regionale Francesca Saiu, per impostare le linee guida del progetto tecnico giovanile in Sardegna per la stagione 2017-2018.

La platea di via GrossetoLa giornata si è poi chiusa con ben tre ore di riunione, nella quale i presenti hanno potuto ricevere chiarimenti sulle attuali dinamiche dell’universo pongistico italiano. All’incontro erano presenti anche il vicepresidente FITeT Sardegna Gianluca Mattana, i consiglieri Sergio Ticca e Maurizio Muzzu, il consigliere federale Mario Gabba e rappresentanti delle società isolane. È stata anche l’occasione per presentare in anteprima il progetto scolastico denominato "Racchette di Classe", che, oltre alla FITeT, coinvolge la Federazione Italiana Badminton (FIBA) e la Federazione Italiana Tennis (FIT) in un’iniziativa unica nel suo genere, approvata recentemente dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e che nel corso dell’anno scolastico 2017-2018 coinvolgerà numerosi istituti scolastici italiani.

«Mi fa sempre piacere venire in quest’isola meravigliosa - ha dichiarato Di Napoli - dove ho trascorso una giornata intensa e molto costruttiva. Esperienze come quelle vissute all’Unità Spinale di Cagliari fanno crescere, perché si viene a contatto con un mondo particolare e difficile. Bellissimo è stato anche l’incontro con le società sportive sarde, ritornerò a Roma molto soddisfatto». Sul nuovo progetto scolastico si mostra molto ottimista: «"Racchette di Classe" porterà gransissimi benefici a tutte le società, che però dovranno organizzarsi per contribuire attivamente. La FITeT investirà moltissime risorse affinché il nostro movimento cresca soprattutto nel numero dei tesserati futuri che potranno fare attività agonistica». Infine un complimento al suo ospite:«Il Comitato Fitet Sardegna ha tanta voglia di fare e Simone Carrucciu, pur essendo giovane, ha dimostrato negli anni di avere le idee chiare, con molti progetti in mente. Come me crede molto nella promozione e nella propaganda del nostro sport. Formulo un grande in bocca al lupo a lui e a tutto lo staff del Consiglio Regionale».

Renato Di Napoli e Matteo Quarantelli allUnita Spinale di CagliariIl presidente isolano, originario di Norbello, nonostante si aspettasse un po’ più di partecipazione da parte delle società, si reputa soddisfatto per le molte iniziative portate avanti negli ultimi anni e che ha enumerato davanti a Di Napoli. «Ho assistito a un incontro molto costruttivo e partecipato - ha affermato Carrucciu - e ogni occasione è buona per crescere e migliorarci. Ringrazio il presidente Di Napoli per la sua presenza e la fiducia accordataci, segno che stiamo lavorando molto bene. Sicuramente gli assenti hanno perso una notevole opportunità di manifestare i loro proponimenti sia al massimo rappresentante della nostra federazione sia a noi del Consiglio Regionale e dispiace che poi eventuali critiche o perplessità si esprimano attraverso canali "informali", sui quali intavolare un confronto franco e diretto è praticamente impossibile. Spero che non si continui più su questa tendenza e si utilizzino metodi più trasparenti». Non ha poi mancato di elogiare i presenti: «Per tutti è stato un sacrificio non da poco ritagliarsi una fetta di tempo in un giorno feriale e per questo li ringrazio tantissimo. Abbiamo avuto la grande soddisfazione di enunciare una serie di attività già esistenti e altre che prenderanno avvio molto presto. Sono infine contento per i bei complimenti che mi sono giunti dal presidente Di Napoli».

Al termine della riunione, Carrucciu, Di Napoli e Quarantelli hanno fatto anche una visita all’impianto comunale interamente dedicato al tennistavolo, situato in via Crespellani.

Matteo Quarantelli illustra il Progetto Racchette di ClasseSul progetto "Racchette di Classe" si è espresso anche Quarantelli:«Abbiamo provato a fare un disegno di quello che la Federazione cerca di articolare per i giovani, mettendo attenzione sia alla pratica dell’alto livello, che è quella più analizzata e dibattuta, anche perché più visibile, sia a quell’altro aspetto che il Comitato Olimpico chiede alle Federazioni di assumere, e cioè di essere motori di un cambiamento e di essere propositivi nella promozione di una pratica sportiva che comprenda attività di reclutamento e di avviamento. L’iniziativa "Racchette di Classe" è molto interessante per il nostro mondo sportivo, perché rappresenta un bellissimo biglietto da visita che ci consentirà di essere conosciuti e riconosciuti in tutte le scuole primarie del nostro paese. Vi è poi è la possibilità di condividere con i colleghi delle altre Federazioni un percorso educativo che speriamo possa consentirci di avvicinare e coinvolgere molti bambini nella pratica sportiva. Per le nostre società rappresenta una sfida, perché devono intraprendere un percorso comunque impegnativo che richiede professionalità e organizzazione. Impone inoltre un confronto con le altre realtà organizzative. La Federazione stessa farà in modo che per ciascun ragazzino avvicinato possa essere riconosciuto un contributo al club che assolva non solo a compiti legati al tesseramento (utile da un punto di vista assicurativo), ma  anche a sostenere i costi delle persone impegnate in questa iniziativa. Sta diventando una priorità aprirsi al grande pubblico, rendersi disponibili a strutturare una proposta efficace, mettersi anche a disposizione degli istituti scolastici. In questo senso il grande cambiamento significa cambiare pelle, perché di fatto bisogna essere pronti ad avvicinare non solo i ragazzi ma anche gli insegnanti e mostrare una professionalità, affinché questi sport di racchetta possano diventare uno strumento educativo reale e importante delle classi terze, quarte e quinte».

Per concludere Quarantelli ha dato una sua valutazione della permanenza a Cagliari: «L’assemblea è stata molto partecipata e interessante, con molti dirigenti che vogliono contribuire fattivamente alla crescita del movimento sportivo dell’isola. L’attività del Comitato Sardegna è un prodromo per favorire un clima così propositivo e il fatto che ci siano passione, entusiasmo e partecipazione è, secondo me, un riscontro significativo».