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Podio singolare maschile classe 1Anche le gare di classe in carrozzina, come quelle in piedi, hanno offerto spettacolo nella seconda giornata dei Campionati Italiani paralimpici di Lignano Sabbiadoro. In classe 1 maschile (il podio nella foto di Domenico Vallorini) in finale si è assistito a un derby azzurro, in cui Andrea Borgato (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre) ha battuto in finale Federico Falco (Fondazione Bentegodi) per 3-1 (11-9, 7-11, 11-9, 11-4). Terzi classificati il rientrante Marco Pizzurro (Centro Pol. Uisp Germanine Lecocq) e Leonello Morando (Fondazione Bentegodi).

«I match di qualificazione non sono stati molto impegnativi - afferma Borgato - e li ho potuti utilizzare per preparare i fondamentali in vista delle partite più difficili, che sarebbero state la semifinale e la finale. Ho visto molto bene Marco Pizzurro, che non partecipava a competizioni da tre anni. L’ho trovato migliorato dal punto di vista tecnico e caratteriale. Il suo rientro è positivo per tutti noi. La finale contro Federico è stata piuttosto tirata nei primi tre set, mentre nel quarto sono riuscito a prendere le distanze abbastanza presto e ho controllato. È il sesto titolo per me. Ai primi di maggio parteciperò all’Open di Lasko, dove saranno in gara tutti i più forti, che poi ritroveremo la settimana successiva nell’appuntamento principale della stagione che è il Mondiale a squadre. Sarà dunque importante allenarsi non solo nel singolare, ma anche nel doppio».

Podio singolare maschile classe 2In classe 2 (nella foto) altra sfida fra nazionali, con successo in rimonta per 3-2 (9-11, 9-11, 11-4, 12-10, 13-11) di Federico Crosara (Fondazione Bentegodi) su Giuseppe Vella (Rangers San Rocco Udine). Terza piazza per Aldo Licciardi (TT L’Isola che non c’era) e Paolo Antonelli (Fondazione Bentegodi).

«È stata la quarta finale consecutiva - evidenzia Crosara - che ci ha visto di fronte. Mi sono imposto nelle ultime tre, mentre la prima era andata a Peppe. Siamo compagni di Nazionale e di squadra e ci conosciamo benissimo. Nei primi due set ho lasciato un po’ troppo l’iniziativa a lui e dovevo sempre rincorrere. Quando mi sono trovato alle strette ho cercato di cambiare qualcosa, provando a essere più propositivo e di rischiare qualcosa in più, anche sul servizio. Ho vinto facilmente il terzo parziale, il quarto è stato combattuto e il quinto è sempre una roulette. Abbiamo avuto match-point entrambi e alla fine è diventata una partita a scacchi».

In classe 2 femminile confronto stellare fra tre medagliate alle Paralimpiadi. In un girone a cinque Giada Rossi (Rangers San Rocco Udine) ha preceduto Clara Podda (TT L’Isola che non c’era) e Pamela Pezzutto (Polisportiva San Giorgio). Quarta Allegra Magenta (Nerviano Tennistavolo).

In classe 3 Matteo Orsi (Tennistavolo Savona) ha conquistato il suo primo titolo, superando in finale per 3-2, risalendo da 0-2 (8-11, 8-11, 11-5, 11-4, 11-6), Alessandro Giardini (Fondazione Bentegodi). Terzo gradino del podio per Gimmj Mestriner (Tennistavolo Vicenza) e Daniel Paone (Tennistavolo Catanzaro). Nel femminile Michela Brunelli (Fondazione Bentegodi) ha messo in fila Christina Ploner (Tennistavolo Vicenza) e Lucia Marchese (Sport Club Etna).

Podio singolare maschile classe 4In classe 4 (nella foto) Roberto Berti (Tennistavolo Vicenza) ha prevalso per 3-2 (12-10, 14-12, 7-11, 5-11, 11-8) Davide Scazzieri (Lo Sport è Vita Onlus), campione in piedi e al suo primo tricolore in carrozzina. Antonio Fiore (Tennistavolo Foggia) e Massimo Marinelli (TT Ennio Cristofaro) si sono spartiti il terzo posto.

«Davide ha bruciato le tappe - spiega Berti - e ai suoi primi Campionati Italiani in carrozzina è arrivato in finale. Sono partito bene e ho conquistato i primi due set, seppure ai vantaggi, poi sono stato troppo attendista e lui ha attaccato bene e ha recuperato. Nel quinto sono riuscito a spingere un po’ di più ed è andata bene. Davide è comunque stato bravissimo e in futuro potrà ottenere altri ottimi risultati. Questo per me è il primo tricolore, perché nella mia classe vinceva sempre Salvatore Caci e io arrivavo sempre secondo. Ora ho anche degli impegni istituzionali e mi alleno quindici giorni prima dei campionati italiani. Potrebbe anche essere stato il mio ultimo campionato. Bisogna allenarsi e non ho molto tempo da dedicare».

Fra le donne (nella foto) Valeria Zorzetto (Tennistavolo Vicenza) non ha avuto problemi (11-3, 11-9, 11-7) contro la giovanissima Carlotta Ragazzini (Lo Sport è Vita Podio singolare femminile classe 4Onlus). «Ho battuto - spiega Zorzetto - una ragazza promettente come Carlotta. Bisogna darle un po’ di tempo per crescere. Quanto a me, ho smesso con l’attività internazionale dopo i Giochi di Londra, perché per rimanere ad alto livello avrei dovuto allenarmi tutti i giorni e proprio non me la sentivo. Ho disputato tre Paralimpiadi e sono stata argento ad Atene 2004. Sono soddisfatta dei risultati che ho ottenuto nella mia carriera. Per preparare questi tricolori ho fatto 1-2 sedute alla settimana. Quest’anno non ho partecipato al campionato a squadre, in futuro potrei tornare a farlo».

Ennesima vittoria in classe 5 (nella foto) per Ettore Malorgio (Sportni Krozek Kras), che ha regolato per 3-0 (11-8, 11-7, 11-8) Carmelo Sofia (Sport Club Etna). Terza posizione a pari merito per Giancarlo Zani (Polisportiva Bagnolese) Lodovico Milanesi (OS Ha. - ASP). «Agli Italiani vinco dal 1992 - ricorda Malorgio - e ho saltato solo un anno, quado ero impegnato al torneo di qualificazione per andare a Giochi di Sydney. Rispetto al passato mi sono accorto che sto perdendo qualcosa nella concentrazione, non nei colpi, perché la voglia di giocare c’è sempre ed è incredibile. Giocare è sempre bello, dal momento che parto sempre favorito e devo confermare il pronostico, cosa mai facile. Per fortuna faccio parte di una società che mi permette di allenarmi, come forse non facevo neanche quando ero più giovane. Oggi fungo anche da coach. Nella mia classe non ci sono particolari new entry e, finché potrò, cercherò sempre di resistere al vertice».

Podio singolare maschile classe 5In classe 5 femminile (nella foto) ormai non conta più i suoi titoli neppure Marisa Nardelli (Pol. Handicappati Fiorentini), che nella stessa classe ha preceduto Caterina Selleri (Tennistavolo Savona) e Ornella Brogliato (H81).

«È stato un peccato che non si sia deciso di accorpare le classi 4 e 5 - osserva Nardelli - perché così avremmo potuto giocare di più. Nella mia classe a livello italiano siamo poche, ma spero nella Selleri, che dovrebbe essere il mio futuro. Oggi non ha giocato bene e ne abbiamo parlato con grande sincerità, come penso sia normale fare. Attualmente vivo il tennistavolo in maniera molto serena, anche se quando devo entrare in gara sono agitata come sempre. Mi alleno quattro ore alla settimana e poi faccio da sparring ai ragazzi nuovi in società».

Podio singolare femminile classe 5