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Giada Rossi e Michela Brunelli Europei 2017Michela Brunelli Giada Rossi non sono riuscite a ripetere l'impresa dei Mondiali di battere le croate Andela Muzinic ed Helena Dretar e sono state superate per 2-0 nell'ultimo incontro del girone unico della gara a squadre di classe 2-3 dei Campionati Europei.

Grandi le recriminazioni per gli otto match-point non sfruttati nel doppio e i cinque set-point non concretizzati da Brunelli nel secondo parziale del singolare contro la Muzinic. È dunque sfumata la medaglia, con la Croazia oro e la Turchia argento, come due anni fa a Vejle, in Danimarca.

Si è iniziato naturalmente con il doppio e le azzurre sono state perfette fino al 7-3. L'attesa reazione è arrivate e le croate hanno rimontato (8-8). Rossi è andata segno con il rovescio e con lo stesso colpo molto stretto Dretar ha pareggiato. Su doppio turno di servizio di Brunelli, l'Italia ha portato a casa il primo set (11-9).

Nel secondo si iniziato come si era finito il precedente e con Michela in battuta è stato subito 2-0. La veronese e la pordedonese sono state brave ad approfittare dei loro servizi corti e dei colpi al rimbalzo (7-4), salvo poi esporsi anche questa volta all'aggancio avversario (8-8). Le croate non si sono fermate e sono salite a due set-point (8-10), Brunelli ha annullato il primo, ma una risposta in rete di Rossi ha chiuso il parziale.

Nella terza frazione l'avvio migliore è stato delle campionesse in carica (2-4) e sono state le nostre ragazze con quattro punti consecutivi a operare il sorpasso (6-4). Un servizio corto velenoso di Brunelli ha fruttato il 7-5 e un pallonetto di Rossi l'8-5. Sul 10-5 un taglio corto di Rossi in battuta ha portato l'Italia sul 2-1.

Nel quarto parziale l'Italia ha preso il largo (6-1) e la Croazia è rientrata (6-4). Per arginare la risalita il direttore tecnico Alessandro Arcigli ha chiamato il timeout. Le rivali, però, hanno insistito (6-6), ma un pallonetto e un servizio corto di Giada le ha ricacciate indietro (8-6). Sulla nuova parità (8-8) ancora un lob e un errore croato hanno dato alle azzurre due match-point (10-8), entrambi annullati. Anche il terzo (11-10) è stato neutralizzato, come pure il primo set-point dall'altra parte (11-12). Nulla da fare, invece, sulla seconda palla utile di Muzinic e Dretar, che hanno rinviato il verdetto alla "bella" (12-14).

Sono state loro a scattare di slancio in apertura di quinto set (0-2) e le azzurre sono state pronte a non farle scappare (3-2). Si è cambiato campo sul 5-4 di marca tricolore e il doppio turno di servizio di Rossi ha ampliato il gap (7-5). Sul 9-6 il traguardo era vicino e sul 10-7, ottenuto con un pallonetto di Rossi, il suo marchio di fabbrica, ancora di più. Il primo match-point se n'è andato e anche il secondo e il terzo, che poi era il sesto in totale.

Il primo per le croate è stato annullato da Brunelli. Il lob di Rossi ha dato la settima chance, vanificata da un rovescio lungo di Michela. Ancora rovescio incrociato di Rossi a bersaglio per l'ottava opportunità, nuovamente neutralizzata. Al secondo match-point sono poi salite le croate e un rovescio fuori dal tavolo di Giada ha mandato in archivio una sfida durissima e bellissima (13-15).

Nel primo dei due possibili singolari sono andate in campo Brunelli e Muzinic e la veneta ha tenuto bene testa nella prima parte del set iniziale all'argento della competizione individuale, che nel prosieguo si è conquistata quattro palle per chiudere e ha capitalizzato la terza (8-11).

Nel secondo Michela è andata avanti, mettendo sul tavolo una condotta di gara fantastica (7-2) e si è procurata quattro set-point (10-6), che la Muzinic ha annullato, come anche il quinto (11-10). È stata proprio lei a non sbagliare quando ha avuto la palla buona (11-13).

La terza frazione è stata in equilibrio (3-3), prima dello scatto della Muzinic (3-6), che ha costretto Arcigli al timeout. Alla ripresa la croata non si è fermata e si è issata ai match-point(3-10), concludendo di lì a poco (5-11).

Le azzurre hanno confermato di potersela giocare alla pari con tutte le nazioni. Molto spesso a fare la differenza sono le sfumature, che oggi hanno premiato la Croazia.